MOBILITÀ DEI DIRIGENTI SCOLASTICI
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Si è svolto il 27 maggio alle ore 12 al Miur, in videoconferenza, il confronto sugli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1.9.2020, richiesto dall’amministrazione a seguito dell’informazione resa il 22 maggio.
L’amministrazione era rappresentata dal Capo Dipartimento Dott Bruschi, dalla Dott.ssa Sabrina Capasso e dalla Dott.ssa Guglielmi.
Le dotazioni organiche dei dirigenti scolastici per il prossimo anno scolastico fanno registrare un totale di 8.054 istituzioni scolastiche di cui 398 sottodimensionate per complessivi 7.785 posti di dirigente scolastico di cui 129 per i CPIA. Le scuole sottodimensionate saranno ricoperte da incarichi di reggenza. Considerando le cessazioni (508) i posti accantonati per le riserve (52) e i trattenimenti in servizio(39), restano 479 posti vacanti.
Secondo la nota che ci è stata illustrata la scadenza per domande di mutamento di incarico e per la mobilità interregionale è fissata al 22 giugno mentre gli USR dovranno completare le operazioni entro il 15 luglio.
Gli USR devono inviare le istanze di mobilità interregionale agli uffici di destinazione entro il 6 luglio e dovranno inoltre comunicare, eventualmente entro il 22 luglio, alla DGPER, il numero dei posti vacanti e disponibili, dopo le operazioni di mobilità, per consentire di calcolarne il 20% da destinare ai soggetti inclusi nelle graduatorie di cui al DDG 13 luglio 2011 della Regione Campania, previo assenso degli uffici regionali interessati. Successivamente saranno fornite le indicazioni per i candidati interessati alla procedura.
La mobilità interregionale sarà attuata con le previsioni del C.C.N.L. Area Dirigenziale Istruzione e Ricerca, sottoscritto in data 08/07/2019, che modificano l’articolo 9, comma 4 del CCNL Area V del 15/7/2010. E’ pertanto possibile procedere alla mobilità interregionale, su richiesta del dirigente scolastico alla scadenza del suo incarico, fino al limite del 30% dei posti annualmente vacanti nei ruoli della regione di destinazione, con il solo assenso del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di provenienza, mentre non è più previsto il consenso del dirigente dell’Ufficio scolastico della regione richiesta. L’assegnazione degli incarichi dirigenziali è effettuata nell’ordine previsto dall’articolo 11 comma 5 del C.C.N.L. – Area V – sottoscritto in data 11/07/2006 e s.m.i.:
- a) conferma degli incarichi ricoperti alla scadenza del contratto;
- b) assegnazione di altro incarico per ristrutturazione, riorganizzazione o sottodimensionamento dell’ufficio dirigenziale;
- c) conferimento di nuovo incarico alla scadenza del contratto e assegnazione degli incarichi ai dirigenti scolastici che rientrano, ai sensi delle disposizioni vigenti, dal collocamento fuori ruolo, comando o utilizzazione, ivi compresi gli incarichi sindacali e quelli all’estero;
- d) mutamento d’incarico in pendenza di contratto individuale;
- e) mutamento d’incarico in casi eccezionali.
Nel corso dell’incontro, lo Snals-Confsal ha sottoposto all’attenzione dell’amministrazione alcune osservazioni chiedendone la verbalizzazione.
Le operazioni di mobilità interregionale dovrebbero essere attuate con maggiore trasparenza rispetto al passato e dovrebbero essere garantite dall’uso di criteri oggettivi, anche al fine di evitare arbitrari mutamenti di incarico in pendenza di contratto.
Chiediamo di fornire indicazioni a tutte le Regioni affinché applichino il limite massimo del 30% dei posti vacanti da destinare alla mobilità interregionale.
Dovrebbe essere prevista e richiamata nella nota la possibilità di chiedere la mobilità interregionale anche in pendenza di incarico per i dirigenti neoassunti per casi di particolare rilevanza previsti da norme speciali.
Segnaliamo la necessità, anche in considerazione della drammatica attualità che stiamo vivendo, di sostenere sul piano legislativo un provvedimento che consenta una deroga ai limiti di mutamento di incarico per i dirigenti scolastici che si trovano a lavorare fuori regione in ragione delle scelte imposte dal DDG del 2017 relativo al concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Poniamo all’attenzione dell’amministrazione la necessità di trasferire al livello politico l’eventuale ricollocamento in graduatoria, magari in coda, per i depennati dell’ultimo concorso per rinuncia. Sollecitiamo, inoltre, il Ministero in sede di conferenza Stato–Regioni a rivedere i criteri per l’attribuzione delle dirigenze per le scuole sottodimensionate ma che per volontà delle regioni hanno conservato la personalità giuridica.
L’amministrazione ha posto un sostanziale rifiuto a considerare il mutamento di incarico con la mobilità interregionale per i dirigenti neoassunti per i limiti posti dal bando di concorso di cui al DDG del 2017 ma ha anche posto la propria disponibilità a considerare in un tavolo di confronto le procedure per le immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico.
Da parte del Ministero è stata auspicata anche l’apertura di un confronto su nuove modalità di supporto ed accompagnamento dei dirigenti neoassunti, in considerazione delle drammatiche condizioni in cui si trovano ad esercitare la funzione dirigenziale.