Dichiarazione del segretario generale Elvira Serafina all’Ansa sul nuovo governo
Chiediamo certezze per la scuola
(ANSA) – ROMA, 25 OTT – “Ci preme ricordare al nuovo
presidente del Consiglio dei ministri lo stato di emergenza che
da anni vive la nostra scuola e che il COVID 19 ha solo
accentuato, rendendo improcrastinabili le decisioni che
avrebbero dovuto essere prese da tempo”. Lo dice il segretario
generale dello Snals Confsal Elvira Serafini. “Nel discorso di
insediamento alla Camera il Presidente Meloni – continua la
Serafini – ha giustamente dato rilievo ai gravi problemi dettati
dalla grave congiuntura economica e sociale interna ed
internazionale. Non sono mancati tuttavia importanti accenni ai
problemi dell’istruzione e a quelli del più vasto mondo dei
giovani”.
Lo Snals Confsal condivide con il presidente “la necessità di
assegnare alla scuola il ruolo di risorsa strategica per lo
sviluppo economico e sociale di tutto il Paese”. Il rilievo dato
al Merito che integra la nuova denominazione del Ministero, a
parere dello Snals Confsal, “non può sottrarci dal dovere di
rimuovere, come dettato dalla nostra Costituzione, gli ostacoli
che si frappongono alla piena crescita culturale, civile e
sociale dei cittadini e dei nostri giovani. Tra l’laltro la
Missione Istruzione del PNRR presenta quale obiettivo
fondamentale la riduzione dei divari territoriali e della
dispersione scolastica. Ciò sarà possibile, secondo la Serafini,
solo con una seria politica di investimenti e di valorizzazione
di tutto il personale. Il rinnovo del CCNL del Comparto
Istruzione e Ricerca rappresenterà un primo banco di prova delle
reali intenzioni del nuovo Governo di cambiare rotta. Per i
giovani, a parere dello Snals Confsal, sono sicuramente
opportune le politiche di sviluppo delle attività culturali,
artistiche e sportive. Per non cadere negli errori del passato
bisogna però individuare la strategia vincente per avviare a
soluzione i problemi della condizione giovanile. Solo creando
nuove opportunità di lavoro, coerenti con le necessarie
innovazioni nel sistema di istruzione e formazione, potrà essere
possibile emancipare la condizione dei giovani nel nostro
Paese”. (ANSA).