Carta docenti -Lo Snals-Confsal chiede che si rispetti la normativa
Circa la destinazione futura dei 380 mln di euro annui previsti per il finanziamento della carta docente, lo Snals-Confsal rimane coerente con la decisione di non firmare il CCNL 2018 e con la piattaforma per il rinnovo del CCNL presentata il 28 giugno scorso. Chiede che le risorse, comprese quelle della “carta docente”, non vadano disperse in mille rivoli e che tutte facciano parte del budget contrattuale.
Infatti, lo Snals-Confsal, nella sua piattaforma, ha chiesto al Governo di rivedere la politica degli stanziamenti contrattuali in modo da reperire risorse economiche sufficienti a innalzare le retribuzioni stipendiali. Dunque, prioritariamente, tutti gli aumenti vanno ad incrementare la retribuzione tabellare.
Ci sono solo per esempio due esigenze:
- ripristinare le fasce 0-2 anni e 3-8 anni (la fascia stipendiale da 3 a 8 anni di anzianità fu soppressa nel 2011 per garantire la sostenibilità economica e finanziaria del piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA per gli anni 2011-2013);
- riconoscere ai dipendenti in servizio ed a quelli collocati in quiescenza nel 2013 lo scatto stipendiale maturato in quell’anno, congelato dal Governo e ignorato dal CCNL/2018.