Si è svolto ieri  in modalità mista l’incontro tra   i Rappresentanti del MIM e le OO.SS per fornire l’informativa sugli incarichi temporanei del personale ATA, organico PNRR e Agenda Sud.

L’Amministrazione, rappresentata dai Capi Dipartimento, Dott. Jacopo Greco e Dott.ssa Carmela Palumbo, nonché dal Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR, Dott.ssa Simona Montesarchio

In  apertura  di  seduta  sono  stati  forniti  dall’amministrazione  i  numeri  complessivi  dei  contratti  stipulati  come  risulta al SIDI:    PNRR – Coll. Scolastici n. 4320  Agenda Sud – Coll. Scolastici         n. 1419 Assistenti Amministrativi e Tecnici: Totale 3166 tra PNRR e Agenda Sud

L’Amministrazione ha comunicato che per quanto riguarda i Collaboratori Scolastici, nella legge  di  bilancio  in  fase  di  approvazione,  sono  stati  stanziati  50  milioni  di  euro

che  consentiranno la proroga dei contratti fino al 15 Aprile 2024.

Le istituzioni scolastiche  riceveranno le indicazioni necessarie cui seguirà una ulteriore nota tecnico-operativa per garantire la proroga senza soluzione di continuità dato che la relativa funzionalità SIDI sarà attiva dall’8 gennaio prossimo. La proroga risulta obbligatoria poiché la disposizione utilizza la definizione  “i contratti sono prorogati”. Per le eventuali sostituzioni si applicheranno le procedure già note che vedono il coinvolgimento dell’USR di riferimento.

Fonte delle risorse necessarie per questa proroga di contratti :

Per la prosecuzione dei contratti del personale amministrativo e tecnico, il canale di finanziamento è dato dal Decreto-legge n. 145 del 18 ottobre 2023, convertito dalla Legge n. 191 del 15 dicembre 2023. Secondo l’articolo 20-bis di detto decreto, sono attivabili dal 1° gennaio 2024 nuovi incarichi di personale amministrativo e tecnico soltanto a favore di coloro già destinatari di incarichi temporanei fino al 31 dicembre 2023. Tali incarichi, a differenza di quelli del personale ausiliario, saranno finanziati con le risorse del PNRR nella disponibilità delle istituzioni scolastiche.  Ogni scuola, grazie ad  un simulatore messo a disposizione dal Ministero, potrà:  verificare la capienza dei fondi a ciò destinabili nell’ambito degli investimenti del PNRR di cui beneficia, gestire il relativo contratto e dovrà disporre i pagamenti conseguenti. L’Amministrazione ha garantito  la disponibilità a SIDI di un modello di contratto ad hoc  e ha assicurato il proprio supporto in vista dell’elaborazione dei cedolini.

Per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici invece sarà possibile attivare dei nuovi incarichi temporanei ovviamente in favore di coloro che  erano  già  destinatari  di  un  precedente  contratto.

Nel corso della riunione sono state evidenziate alcune criticità della pur positiva notizia :

I TEMPI : è  inopportuna   una modifica delle regole in questo momento, in quanto il prelievo delle risorse PNRR per prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico – che riguarderà soltanto le linee di investimento 1.4 “Divari territoriali”, 2.1 “Didattica digitale integrata” e 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” – avverrà a progettazione ormai effettuata (investimento 1.4) oppure in stato avanzato (investimenti 2.1 e 3.1). Questa operazione  potrebbe  intaccare le risorse necessarie per garantire la prosecuzione dei contratti in essere ma non toccherebbe  i compensi di altro personale già individuato (quali il dirigente scolastico, il DSGA e altre figure), ipotesi  che potrebbe pregiudicare l’ordinata attuazione del PNRR stesso.

L’aggravio di lavoro delle segreterie delle scuole per gestire i pagamenti a valere sul PNRR del personale incaricato giunge in un momento già pieno di impegni  per fare fronte ai vari interventi attuativi del Piano stesso.

I termini assegnati per tali  operazioni sono molto ristretti e l’esiguità delle risorse rende quasi sicuramente impossibile sostituire il personale amministrativo e tecnico assente.

LA MODALITA’ : sia dalla lettera dell’art. 20-bis del decreto n. 145/2023 (“nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”) sia da quanto riferito in data odierna dall’Amministrazione, non si evince la modalità di calcolo del 10% dei fondi PNRR da destinare a detto scopo. Se si intaccassero i costi cosiddetti indiretti, si metterebbe a rischio la possibilità concreta di remunerare l’impegno del personale in servizio che contribuisce all’organizzazione dei percorsi progettuali ponendo il dirigente di fronte a uno sgradevole dilemma: retribuire il personale interno già individuato oppure garantire la prosecuzione dell’incarico temporaneo a suo tempo attivato?

DUBBI:

non sono  chiari i vincoli applicabili al personale così retribuito, posto quanto affermato dalla circolare RGS n. 4/2022 secondo cui “non è mai ammessa la rendicontazione di quota parte di costi del personale, anche se assunto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività ordinarie, né per il rafforzamento delle strutture amministrative, anche se connesse con progettualità finanziate dal PNRR (es. per attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo tipiche delle strutture di governance politico-amministrativa)”

non è   chiaro se il termine dei relativi contratti debba essere il 15 aprile 2024, il 30 giugno di ciascun anno o possa essere, in  caso di capienza di fondi, il 31 agosto

non è chiaro  se l’istituzione scolastica possa decidere di prorogare il contratto per un numero inferiore di ore, data la probabile incapienza delle risorse a disposizione, e col  rischio di contenzioso con il lavoratore

Lo SNALS-CONFSAL ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione nel trovare la soluzione per consentire la proroga di tali contratti ma ha  evidenziato la necessità di un ulteriore sforzo per far sì che tali contratti vengano prorogati    fino al termine dell’anno scolastico 2023/2024.

L’Amministrazione ha assicurato che :

che i contratti dei collaboratori scolastici saranno prorogati senza soluzione di continuità.

Nel caso del profilo tecnico e di quello amministrativo, potranno essere assegnati nuovi incarichi, a partire dal 1° gennaio 2024, solo allo stesso personale che sia stato precedentemente individuato quale destinatario di incarichi temporanei fino al 31 dicembre.  Entro lo stesso  termine, ogni istituzione scolastica dovrebbe operare – col supporto dell’Unità di Missione – una ricognizione delle risorse spendibili a tal fine.  calibrando  durata e impegno orario settimanale del personale  coerentemente  con i principi dell’autonomia scolastica.

 

La Dott.ssa Montesarchio ha precisato, inoltre, che è stata operata una ricognizione informativa  delle risorse disponibili presso le scuole e che esse sono risultate sufficienti per attivare i nuovi incarichi. Una nota dell’Unità di Missione comunicherà a breve, a ciascuna istituzione scolastica, l’ammontare esatto delle risorse disponibili per operare in tal senso.

 

 

Care amiche e cari amici della grande famiglia Snals,

le festività natalizie sono alle porte e con esse saluteremo l’anno che sta per chiudersi e quello che arriverà. Queste feste rappresentano spesso per noi un momento di riflessione, di bilanci, di speranze ed aspettative per un futuro più sereno. Abbiamo alle spalle anni difficili e impegnativi: la pandemia, che fatichiamo a superare, continua nei suoi effetti non solo sotto il profilo sanitario ma anche emotivo, sociale ed economico.

Lo Snals sta cercando di portare avanti gli impegni presi con voi, nonostante il momento congiunturale complicato. Alcuni obiettivi sono di più facile portata, altri richiedono maggior tempo e maggiori risorse, ma il nostro impegno è costante e puntuale.

Buon Natale e felice anno nuovo a voi tutti, soprattutto a chi sta studiando per affrontare i prossimi concorsi, a chi aspetta con trepidazione l’esito finale del dimensionamento scolastico, a chi ha presentato domanda di pensione e aspetta la risposta dell’Inps, a chi spera in una lunga supplenza da gennaio, a chi si cimenterà nei nuovi ruoli di tutor e orientatore.

 

Buone feste e un sincero GRAZIE per averci scelto come sindacato e averne accettato i valori: impegno per il singolo e per la comunità, senza preconcetti di alcun tipo.

VITO MASCIALE

 

 

 

Articolo 10

Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico triennio 2022-2024

 

Per il rinnovo del triennio contrattuale 2022-2024 dei lavoratori dei settori pubblici, oltre all’indennità di vacanza contrattuale attualmente percepita, viene previsto:

 

per il 2024 un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari a 6,7 volte il suo valore annuale che è stato già disposto con il DL n.145/2023

ulteriori 3 miliardi di euro per un importo complessivo di 5 MLD di euro a regime, pari a un incremento del 5,78%.

Articolo 63 commi 1, 2, 3 e 4

Agenda Sud

 

Al comma 1 sono prorogati fino al 15 aprile 2024 gli incarichi temporanei del personale ATA, previsti dall’art. 21 commi 4 bis e 4 bis.1 del DL 75/23 convertito in L. 112/2023 fino al 31 dicembre 2023 per:

 

attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno le istituzioni scolastiche hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori,

contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti, nelle istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia individuate nell’ambito del piano “Agenda Sud” sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti.

A tal fine, nel comma 2, sono stanziate risorse pari 50,33 milioni di euro.

 

Al comma 3, al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano «Agenda Sud» (avviato nel 2023/24 con il DL 123/2023 art. 10 comma 2), è autorizzata per l’anno scolastico 2024/2025 la spesa di 3.333.000 euro per il 2024 e 10.000.000 euro per il 2025.

 

Nel comma 4 viene autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per proseguire le iniziative e i progetti (avviati con il DL 123/2023 art. 10 comma 3) per ridurre i divari territoriali, contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce, nonché prevenire processi di emarginazione sociale nelle istituzioni scolastiche statali, anche per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI.

 

Sono previste le seguenti azioni e iniziative:

rafforzare le competenze di base degli studenti

promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine

promuovere l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative

promuovere il supporto socio-educativo.

 

Articolo 63, comma 5

Agenda SUD e fondo per i tutor

 

Il comma finanzia le attività di “tutor, orientamento, coordinamento e sostegno della ricerca educativo-didattica e valutativa, funzionali ai processi di innovazione e al miglioramento dei livelli di apprendimento”. Il fondo, istituito dalla legge 197/2022, con la dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, è incrementato di 42 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Le modalità e i criteri di utilizzo delle risorse sono definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale insieme a ulteriori finanziamenti individuati dal CCNL Istruzione e Ricerca o da altri finanziamenti europei. Si assegna priorità alle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche individuate nell’ambito del piano «Agenda Sud» sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’INVALSI

 

Articolo 62, comma 7

Acquisto abbonamenti giornali da parte delle istituzioni scolastiche

 

Il comma ribadisce i contenuti dell’art. 1 c. 389 della legge 160/2019 abrogandone i commi 390 e 391. Ciò comporterà il mantenimento della possibilità delle scuole statali e paritarie di ricevere un contributo fino al 90 per cento per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale. Il contributo non sarà più riconosciuto né per l’acquisto effettuato dalle scuole né per i singoli studenti che partecipano a programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi.

Ieri pomeriggio si è conclusa con un nulla di fatto l’ennesima riunione fra i rappresentanti dei sindacati scuola e i rappresentanti dell’assessorato all’istruzione della Regione Puglia. Purtroppo l’assessorato che fa capo a  Sebastiano Leo non ha recepito le richieste dei sindacati che hanno espresso i validi motivi del loro dissenso in un comunicato unitario . Di seguito il testo del comunicato :

“DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: SE LA MEDIA REGIONALE PUGLIESE DA OSSERVARE SARA’ DI 961 ALUNNI PER SCUOLA, COME MAI IN REGIONE SI AVRANNO ISTITUTI DA 1.800 ALUNNI E IN COMUNI MEDIO-GRANDI UNA SOLA SCUOLA?”

Talvolta la matematica è un’opinione se lasciata a calcoli ragionieristici, così come si vorrebbe trattare la scuola pugliese. Il Piano taglia dal prossimo anno scolastico in Puglia 58  autonomie,  gravando  quasi  esclusivamente sul  primo  ciclo di  istruzione con  la creazione di mega istituti comprensivi (infanzia, primaria, scuole media) ben al di sopra dei 961 alunni con punte anche di 1.800. Tali numeri causerebbero la perdita di centinaia di posti di lavoro del personale Collaboratore Scolastico, già ridotto ai minimi termini in quanto, le tabelle allegate al decreto interministeriale stabiliscono che superati i 1.200 alunni  nelle  scuole  del  primo  ciclo,  non  si  ha  diritto  all’organico necessario  e corrispondente di personale ATA.

Gravi, inoltre, sarebbero le ripercussioni sul tasso dispersione scolastica, sulla gestione didattica/amministrativa,  sulla  continuità  didattica,  sulla  equilibrata  distribuzione dell’offerta formativa, sulla sicurezza per l’utenza e la qualità dello studio, poiché in alcuni comuni medio-grandi la scuola sarebbe soltanto una mentre nelle zone del basso Salento e del Gargano un dirigente scolastico dovrebbe gestire, in alcuni casi, scuole con plessi distribuiti una decina di Comuni.

Stimiamo che, con il Piano predisposto da Regione Puglia, perderanno posto oltre 300 lavoratori della scuola. Estendere da subito il dimensionamento scolastico al secondo ciclo, come  il tavolo regionale aveva chiesto all’assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro Sebastiano Leo sin dal primo incontro, avrebbe consentito di bilanciare i numeri delle scuole, di attenuare le perdite di organico, salvaguardando i livelli occupazionali dacchè sul secondo ciclo è garantita l’assegnazione di personale ATA fino alle duemila unità. Non ci paiono sufficienti a tal proposito le rassicurazioni fornite dal D.G. dell’USR Puglia  che,  nell’ultimo  incontro  tenuto  ieri,  ha  anticipato  che  i  contingenti  organico complessivi saranno mantenuti allo stesso livello di quest’anno, se il MIM non modificherà comunque le tabelle per l’assegnazione dell’organico di diritto del personale ATA, dato che nella  distribuzione  dell’organico  alle  scuole  si  partirà  da  quelle  stesse  tabelle  che prevedono il limite dei 1200 studenti per il primo ciclo.

Non si comprende il motivo per cui non sia stato chiesto tempestivamente alle province e a  Città  Metropolitana  di  Bari  di  fare  ognuno  la  propria  parte  nello  studio  del dimensionamento del secondo ciclo. Eppure era ben presente a tutti la scadenza imposta da Roma per poter licenziare il Piano. Le sigle hanno da sempre stigmatizzato il concetto stesso  di  dimensionamento,  comportando  questo  ulteriori  e  indebiti  sacrifici  per  il mondo della scuola. Ciò nonostante, hanno aperto un dialogo con Regione per provare a limitare i danni.

Le scriventi ritengono inaccettabile avallare un Piano che taglia posti di lavoro senza che sia stato esperito ogni tentativo possibile per evitarlo e si rendono disponibili fin da ora per un incontro NO STOP finalizzato a trovare insieme le giuste soluzioni evitando di creare istituti con una popolazione scolastica eccessiva.

 

Si comunica che domani 6 dicembre la sede provinciale di Bari sarà chiusa

Per le urgenze inviare una mail all’indirizzo info@snalsbari.it

Si assicura pronto riscontro. Grz per la collaborazione

 

In vista dell’imminente prova scritta del

CONCORSO PER INSEGNARE EDUCAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA

lo  Snals Bari organizza un Corso intensivo  di 7 incontri preparatorio e di approfondimento  in presenza in Bari .

TEMATICHE :

Legislazione scolastica-

Integrazione scolastica

Competenze pedagogiche didattiche

Progettazione ,programmazione e valutazione nella scuola primaria

Ogni incontro  della durata di 2 ore  si svolgerà di pomeriggio(16,30-18.30)

La partecipazione è riservata agli iscritti Snals e prevede un contributo spese da versare a carico dei corsisti.

Calendario degli incontri  29-30 novembre 1-4-5-6 -7 dicembre

Si invitano tutti gli interessati ad inviare nell’immediato una mail di prenotazione all’indirizzo :info@snalsbari.it   Sarà dato celere riscontro.

 

Sul sito InPA è stato pubblicato il calendario delle prove scritte del concorso di educazione motoria alla scuola primaria. La prova si svolgerà il giorno 15 dicembre 2023 dalle ore 9.00 alle ore 10.40.

Le operazioni di identificazione avranno inizio dalle ore 08.00.

Le prove scritte si svolgono nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione, nelle sedi individuate dagli Uffici scolastici regionali competenti per territorio. L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolge la prova almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi albi e siti internet.

Il concorso si articola in tre fasi principali:

Prova scritta: Composta da 50 quesiti a risposta multipla, con un punteggio minimo di superamento fissato a 70/100.

Prova orale: Rivolta all’accertamento della preparazione del candidato, con una durata massima di 30 minuti.

Valutazione titoli: Ulteriore fase di valutazione per i candidati.

Prova scritta computer-based

La durata della prova è pari a 100 minuti, fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi e gli ausili di cui all’articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e di cui all’articolo 3, comma 4-bis del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80.

La prova scritta è composta da cinquanta quesiti, così ripartiti:

  1. quaranta quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato;
  2. cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e
  3. cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta; ciascuna risposta esatta comporta l’attribuzione di 2 punti; ciascuna risposta errata o mancante comporta l’attribuzione di 0 punti. L’ordine dei 50 quesiti è somministrato in modalità casuale per ciascun candidato. Non  ci sarà  la previa pubblicazione dei quesiti.

 

È stato presentato ieri il progetto sperimentale, destinato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sull’educazione alle relazioni.

Nel presentare il progetto “Educare alle relazioni  il Ministro Valditara ha affermato che è nato a seguito  dei gravissimi episodi di violenza di Palermo e di Caivano della scorsa estate e  trova origine  nelle Linee guida “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione” risalente al 2015, emanate ai sensi dell’articolo 1, comma 16 della legge n. 107/2015.

L’obiettivo primario del progetto, dunque, è supportare la cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Nelle scuole secondarie di secondo grado che vorranno aderire alla sperimentazione, saranno creati gruppi di discussione e di confronto tra i giovani, moderati da docenti e animati da esperti, per modificare atteggiamenti ancora oggi legati alla cultura maschilista che si traduce in discriminazione nonché in violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne. Gli studenti saranno inoltre edotti sulle conseguenze penali dei comportamenti derivanti da tale deleteria mentalità.

Gli incontri da svolgersi in orario extracurricolare avranno la durata complessiva  di  trenta ore. Ciascuna istituzione scolastica individuerà un docente referente con il compito di seguire il lavoro dei gruppi-classe. I docenti moderatori saranno formati specificatamente dall’INDIRE secondo un programma predisposto in collaborazione col Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) e col coinvolgimento attivo di vari organismi scientifici. Al termine del percorso l’istituzione scolastica stilerà una relazione sulle migliori pratiche.

Il  progetto parte con una dote di 15 milioni. Il Ministro ha ribadito che l’adesione allo stesso per ora sarà volontaria. Tuttavia, all’esito del monitoraggio effettuato dal CNOP, è sua intenzione renderla strutturale all’interno di tutti cicli. Il Ministero prevede di sottoscrivere con l’Ordine degli Psicologi un protocollo che istituisca un presidio stabile destinato all’utenza scolastica.

L’Amministrazione si propone anche di avviare un’ampia consultazione con le associazioni dei genitori e degli studenti, con i docenti, con i giuristi e col medesimo Ordine per approfondire la tematica. Inoltre, sarà attribuito al FONAGS il ruolo di raccordo con le esigenze migliorative rappresentate dai genitori.

Il Ministro ha poi ricordato che, se il progetto riguarda solo gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, è pur vero che, attraverso l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, in forza dell’articolo 3, comma 2 della legge n. 92/2019, possono essere raggiunti tutti gli alunni, promuovendo l’educazione alla cittadinanza attiva e tutte le azioni finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone.

 

 

 

La scadenza fissata per il 20 novembre per il collaudo delle postazioni informatiche viene prorogata, con nota  del ministero del 20/11, al 30 novembre 2023. I concorsi scuola con prove attesi a breve sono: il concorso educazione motoria primaria, concorso docenti infanzia e primaria e secondaria, concorso dirigenti scolastici, concorso Dsga, concorso per insegnanti di religione cattolica, il concorso per dirigenti tecnici.

I Responsabili tecnici d’aula designati:

 

dovranno accedere alla piattaforma per confermare la presa visione dell’informativa sulla privacy, necessaria per poter accedere ai passaggi successivi; l’accesso deve essere effettuato esclusivamente tramite il proprio SPID;

in caso di indisponibilità di postazioni informatizzate inserirà n. postazioni = 0 senza dover effettuare ulteriori operazioni;

in caso di disponibilità di postazioni informatizzate, ne effettueranno il collaudo, a prescindere dall’eventuale utilizzo per le procedure concorsuali, secondo le modalità indicate sulla piattaforma. Le operazioni di collaudo saranno attive solo dopo l’avvenuto inserimento in piattaforma dell’aula e del nominativo di almeno un Responsabile tecnico d’aula;