APERTE LE ISCRIZIONI AL QUARTO CORSO DI FORMAZIONE PER LE RSU/TAS
E RIAPERTE QUELLE AL PRIMO, AL SECONDO E AL TERZO
Si comunica che il Sindacato Snals Confsal è lieto di offrire, anche nell’anno scolastico
2022/2023, l’opportunità di partecipare gratuitamente ai corsi di formazione
ai neoeletti RSU, ai Terminali Associativi, ai Rappresentanti territoriali
e a tutto il Personale scolastico, Docente e ATA, interessato per accrescere
le loro competenze e la loro professionalità nell’ambito delle relazioni sindacali.
L’iniziativa “FormAzione RSU Scuola” è articolata in quattro Corsi:
-Corso 1 “Le fonti del Sapere e dell’Agire Sindacale”: affronta gli elementi
essenziali del Diritto del Lavoro e del Diritto Sindacale, con la finalità di fornire una
conoscenza di base utile a enucleare i principali istituti contrattuali, letti in maniera
critica e ragionata alla luce dell’intreccio esistente tra legge, contratto e
orientamento giurisprudenziale.
-Corso 2 “ SicurScuola: formazione per i RLS”: tratta, in ottemperanza a quanto
previsto dalla vigente normativa (Art. 37, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.), la materia
“salute e sicurezza” nei luoghi di lavoro scolastici aggiornata al rischio biologico
da SARS-CoV-2, ponendosi così in continuità con la “Guida Operativa per il
contenimento della diffusione di Covid-19”, rivista alla luce delle più recenti
disposizioni governative e ministeriali.
-Corso 3 “La partecipazione e la negoziazione sindacale”: affronta il tema
delle relazioni sindacali di istituto e, in particolare, della contrattazione integrativa,
alla luce dei vigentiCCNL 2016/2018 e Testo Unico per il Pubblico Impiego.
In quest’anno scolastico è attivo, a partire dal mese di febbraio 2023, il nuovo
corso:
– Corso 4 “Management della Contrattazione”: approfondisce la contrattazione
integrativa di istituto, con particolare riguardo anche alle tecniche e alle strategie di
comunicazione sindacale.
E sono riaperte le iscrizioni al:
-Corso 1
-Corso 2
-Corso 3
-I suddetti Corsi sono erogati online sulla piattaforma https://rsu.snalsformazione.com/
dove è possibile, per chi è interessato,iscriversi gratuitamente.
Il Segretario Provinciale
Prof. Vito Masciale

“ Sono queste le notizie sulla scuola che ci piace leggere “ è la prima affermazione  del segretario provinciale Snals di Bari prof. Vito Masciale . Il suo commento si riferisce all’approvazione stamani da parte del Consiglio comunale di Bari  dopo un articolato e lungo procedimento amministrativo  del piano triennale delle Opere pubbliche 2023-2025 che racchiude 420 interventi, suddivisi nelle tre annualità, di cui 262 (62%) prevedono almeno una spesa nel primo anno e i restanti 158 (38%) nel secondo e terzo anno. con una dimensione economica pari a oltre il 1,2 miliardi di euro di opere pubbliche. “Ma fa piacere” continua il prof. Masciale “che l’assessore nel comunicato abbia dato anche dettagli sugli interventi che coinvolgeranno le scuole della città . Certo questi interventi non risolveranno tutti i problemi delle scuole cittadine ma daranno sicuramente una boccata d’ossigeno soprattutto ai problemi della sicurezza degli edifici ,dell’efficienza energetica,della carenza di aule e di asili nido pubblici,del diritto al tempo pieno con le nuove mense  e alla possibilità di svolgere attività sportive a scuola .”Auspico “ conclude” il prof Masciale che altri comuni possano,vogliano e riescano a seguire l’esempio dell’amministrazione comunale di Bari “

Le scuole destinatarie delle risorse previste nel Piano triennale delle opere pubbliche 2023-2025 del comune di Bari :

 

  • nuovo nido Le Fiabe in zona 167 a Palese per € 2.375.000;
  • nuovo nido La Nave al San Paolo per € 2.110.000;
  • nuovo nido Del Mare in via Morelli e Silvati per € 2.375.000;
  • nuovo nido Del Sole in via Bartolo per € 2.375.000;
  • nuovo nido Il Fiore in via Cacudi per € 2.375.000;
  • nuovo nido Diomede Fresa e infanzia San Nicola per € 775.000;
  • nuovo nido La Rondine c/o Regione Puglia per € 2.375.000;
  • nuovo asilo La Marina c/o San Giorgio con riqualificazione beni confiscati per € 1.500.000;
  • Clementina Perone nuovo Auditorium per € 545.000;
  • materna Ghandi MS facciate, lastrici solari e spazi aperti per € 450.000;
  • Dalesio in Carbonara nuovi infissi per € 180.000;
  • Principessa di Piemonte nuova mensa per € 163.000;
  • San Giovanni Bosco nuova mensa per € 306.000;
  • materna Villaggio del Lavoratore per € 1.620.000;
  • scuola materna e nido a Loseto per € 1.500.000;
  • scuola infanzia Regina Margherita ristrutturazione per € 2.029.000;
  • scuola materna Ghandi riqualificazione per € 350.000;
  • Scuola Montello – Santomauro plesso EL7 ristrutturazione prospetti per € 950.000;
  • Riqualificazione scuola elementare e materna Falcone Borsellino (Stanic) e Chiaia (San Paolo) per € 650.000;
  • scuola San Filippo Neri sostituzione infissi per € 450.000;
  • 10 classi scuola elementare Duse per € 3.000.000;
  • San Giovanni Bosco efficientamento per € 1.300.000;
  • Anna Frank scuola infanzia ed elementare per € 6.700.000;
  • San Francesco nuovi uffici per € 150.000;
  • Rodari palestra per € 650.000;
  • Montello – Santomauro – Plesso EL7 adeguamento funzionale aree gioco e impianti sportivi per € 350.000;
  • Falcone Borsellino adeguamento funzionale aree gioco e impianti sportivi per € 350.000;
  • Manzoni Lucarelli a Ceglie riqualificazione spazi esterni e impianti sportivi alla per € 415.000;
  • Michelangelo e Glicine Bianco ampliamento per € 2.000.000;
  • Ungaretti adeguamento impianti sportivi per € 350.000;
  • Scuole Aperte (lotto 1) sistemazione spazi aperti per € 6.000.000;
  • Murat – San Nicola realizzazione polo innovativo per l’infanzia per la conciliazione vita-lavoro per € 3.000.000.

 

Da quando alcuni giorni fa il ministro Valditara ha reso pubblico il suo proposito di voler retribuire i docenti in base anche al costo della vita nel luogo dove svolgono la loro missione di educatori e formatori delle nuove generazioni non passa quasi ora che agenzie di stampa non battano dichiarazioni di rappresentanti di organizzazioni sindacali o di categoria che esprimono il loro pensiero il più delle volte dissentendo con forza contro tale ipotesi.Nella giungla di comunicazioni media e social appare poco l’opinione dello Snals ed un lettore frettoloso o superficiale potrebbe dare interpretazioni inesatte del nostro comportamento. Questa mia precisazione riflessione è per loro. Non è certo per i nostri iscritti che sanno benissimo come lo Snals ha sempre difeso i loro diritti anche economici fino al punto da essere l’unico sindacato a non firmare un contratto come protesta per i pochi offensivi spiccioli che sarebbero arrivati in busta paga. La precisazione è per i nuovi iscritti nella famiglia Snals e per chi ci sta guardando e deve decidere se farne parte oppure no. Il segretario generale Elvira Serafini ha già espresso chiaramente la posizione Snals : NO all’autonomia differenziata,NO alla regionalizzazione della scuola SI ad aumenti stipendiali uguali per tutti. Il ministro ha precisato : il contratto nazionale non si tocca . Bene siamo d’accordo. C’è un problema economico sociale che non riguarda solo i docenti ma anche il personale ata e anche altri dipendenti pubblici costretti ad una migrazione interna per motivi di lavoro: probabilmente il personale della scuola è in maggioranza . C’è un divario di costo della vita in tutto il paese, c’è un divario di servizi forniti dalle regioni in tutto il paese. Ma il ministro giustamente si vuole occupare dei suoi dipendenti e pensa di migliorarne la vita dal punto di vista economico MA non ha ancora reso pubblico come. Ecco perché lo SNALS alza la voce ma non grida ancora. Aspettiamo che ci dica come intende fare e poi se si pensa di creare una disuguaglianza fra i lavoratori della scuola grideremo per i docenti e per gli ata il nostro NO deciso ed irremovibile. Antonio Naddeo, presidente dell’Aran-Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, nel corso di un’intervista al GR1-Giornale Radio Rai, in merito al dibattito sugli stipendi degli insegnanti sollevato dal ministro dell’Istruzione e merito, Giuseppe Valditara ha dichiarato “Si potrebbe dare più spazio, a normativa vigente, alla contrattazione integrativa per regolare alcuni istituti economici accessori che possono tener conto di situazioni particolari territoriali sia di tipo economico legato al costo della vita, ma anche di tipo geografico, pensiamo alle zone svantaggiate come montagne o isole. Il contratto collettivo nazionale del lavoro rimarrebbe in ogni caso il pilastro centrale e poi possono esservi dei contratti integrativi regionali dove regolare una parte accessoria della retribuzione, secondo indennità specifiche”
Prendiamo atto di questa possibilità presentata ma la domanda è : con quali criteri e da dove sarebbero attinte le risorse?. Come vedete c’è strada da fare siamo all’inizio di una maratona per l’evolversi della questione e le maratone si vincono calibrando il passo , la respirazione e la resistenza all’impegno e allo sforzo. E lì lo Snals come sempre ci sarà e ci sarà per vincere .

firmato

Vito Masciale

segretario Bari-Puglia Snals

Le scelte fatte dagli studenti pugliesi che il prossimo anno scolastico  frequenteranno per la prima volta un istituto secondario superiore   ricalcano nella maggior parte di casi quelle fatte dai loro coetanei nel resto del paese : le iscrizioni ai licei sono in  aumento   si registra il 56,6%, mentre l’anno scorso si fermarono al  54,9%. Un 56,6% che vede sul podio una terna formata da: scientifico col 16,4%, seguito da scienze umane al 7,9% e dal  classico il 6,8% ..

Il 30,2% degli alunni pugliesi ha optato per  un istituto tecnico: l’indirizzo più richiesto è ancora “amministrazione, finanza e marketing”, mentre l’indirizzo   “turismo” nonostante la vocazione del territorio   raccoglie solo  l’1,7% del totale. Il settore tecnologico, con in testa l’indirizzo “informatica e telecomunicazioni” raggiunge il 19%. Gli indirizzi di studio tecnici  registrano rispetto all’anno precedente un leggerissimo aumento :0,4%

Continua invece inarrestabile almeno per il momento la fuga dagli istituti professionali nonostante  anche le informazioni  contenute nella nota esplicativa che accompagnava  la lettera   del Ministro alle famiglie :  la nota offriva  una serie di indicazioni utili a comprendere in quale direzione va il mondo del lavoro,  i numeri e i profili professionali che corrispondono maggiormente al fabbisogno del mercato del lavoro,  le statistiche più recenti sulle opportunità lavorative che ogni Regione offre rispetto agli istituti presenti sul territorio e offriva una panoramica su come i giovani attualmente si indirizzano dopo il diploma, con uno sguardo al mondo produttivo e uno al mondo dell’università.

Gli indirizzi legati agli istituti professionali,  che dovrebbero dare immediato accesso  al mondo del lavoro, sono stati  scelti dal 13,2% del totale dei ragazzi pugliesi  che sono all’ultimo anno della scuola   media. L’indirizzo preferito  rimane ancora  “enogastronomia e ospitalità alberghiera”,  scelto dal 5% dei ragazzi. Il Mim  ha fornito anche i numeri delle iscrizioni alle scuole primarie e secondarie, rispetto alla scelta del “tempo scuola”. Il tempo pieno in Puglia viene scelto dal 26% dei genitori per i propri figli, ed è uno dei numeri più alti registrati nelle regioni del sud del paese.

 

 

Il 2 febbraio 2023 alle ore 10.00 si terrà un evento istituzionale realizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il Dipartimento per la trasformazione digitale, funzionale a condividere istruzioni operative in merito all’implementazione dei progetti e al superamento dell’asseverazione, per le iniziative “Migrazione al cloud” e “Siti web”, pubblicati nell’ambito del programma “Scuola digitale 2022-2026””. Nello specifico, verranno fornite indicazioni operative sulle azioni da adottare per implementare i progetti e per superare la successiva fase di verifica della conformità tecnica (asseverazione).

Il webinar , indirizzato a tutte le Istituzioni scolastiche pubbliche italiane che hanno già aderito a uno o entrambi gli avvisi, vedrà la partecipazione, in veste di relatori, del Dott. Davide D’Amico, Direttore Generale per i sistemi informativi e la statistica in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione e degli esperti del Dipartimento per la trasformazione digitale.

 

Il Ministero dell’Istruzione non ha deciso di prorogare il termine per le iscrizioni all’anno scolastico 2023/2024. Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico  sono partite il 9 gennaio e si sono chiuse il 30 gennaio

A differenza dello scorso anno, quando, visto il protrarsi dell’emergenza Covid e le difficoltà che potevano aver avuto le famiglie nell’effettuare le iscrizioni, il Ministero dell’Istruzione aveva deciso di prorogare il termine di iscrizione per l’anno scolastico in corso, questa volta nessun cambio di date.

Cosa hanno scelto  le famiglie e gli  studenti italiani per il prossimo anno scolastico?

Sono stati diffusi  i dati sulla tipologia di scuola scelta dalle famiglie italiane. In media, oltre il 92% degli utenti si ritiene soddisfatto del funzionamento delle iscrizioni online, sia per la semplicità della procedura che per il tempo risparmiato. Il sistema consente alle famiglie di seguire in tempo reale l’iter della domanda di iscrizione tramite posta elettronica, portale dedicato e attraverso le notifiche dell’app IO, l’app dei servizi pubblici.

Secondo i dati del MIM, per l’anno scolastico 2023/2024 nella scuola primaria il 48,4% delle famiglie ha chiesto il tempo pieno , per un totale di 40 ore settimanali, mentre il 31,1% delle richieste riguarda il tempo parziale di 27 ore settimanali.

Licei

Per quanto riguarda la scelta della scuola superiore, per l’anno scolastico 2023/2024 continuano a rimanere in testa i licei , con i vari indirizzi, che registrano anche un aumento e sono stati scelti dal 57,1% dei neoiscritti rispetto al 56,6% dello scorso anno.

Il Classico viene scelto dal 5,8%, mentre lo scorso anno era al 6,2%. Lo Scientifico piace al 26,1% (26% un anno fa). In questo ambito, lo Scientifico tradizionale raccoglie il 14,1% delle preferenze rispetto al 14% del 2022/2023. Il Linguistico sale dal 7,4% al 7,7%. Cresce anche il Liceo delle Scienze Umane, dal 10,3% all’11,2%. L’Artistico passa dal 5,5% al 4,9%. I Licei ad indirizzo Europeo ed Internazionale vengono scelti dallo 0,4% (0,5% un anno fa), i Licei Musicali e Coreutici passano infine dallo 0,7% allo 0,9%.

La regione che registra più iscrizioni al liceo è il Lazio, come da tradizione (69,7%).

Istituti tecnici

In aumento le iscrizioni agli istituti tecnici che salgono al 30,9% rispetto al 30,7% dello scorso anno. Il settore economico cresce dal 10,3% del 2022/2023 all’11,5%. In questo settore, la scelta principale è quella per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, preferito dall’8,7% degli studenti, mentre il 2,8% opta per l’indirizzo Turismo.

Il settore tecnologico, scelto un anno fa dal 20,4%, quest’anno ha il 19,4% delle preferenze: gli indirizzi più amati sono Informatica e Telecomunicazioni (6%), Meccanica, Meccatronica ed Energia (2,8%) e Chimica, Materiali e Biotecnologie (2,4%).

La regione che registra più iscrizioni nei tecnici  è il Veneto, con il 38,8%.

Istituti professionali

Gli istituti professioni registrano invece un calo: dal 12,7 % al 12,!%  Gli indirizzi più gettonati sono Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (4%), Manutenzione e Assistenza Tecnica e Servizi per la Sanità e l’assistenza Sociale (entrambi all’1,6%) e Servizi Commerciali (1,3%).

Prima regione per scelta di istituti professionali è ancora una volta l’Emilia-Romagna, con il 15,6%.

Ricordiamo che le iscrizioni on line riguardano solo gli alunni che iniziano le classi prime della scuola primaria o secondaria.Gli alunni che già frequentano una classe diversa dalla prima non devono effettuare nessuna iscrizione per il prossimo anno scolastico. L’iscrizione alle classi successive alla prima viene infatti fatta automaticamente dalla scuola frequentata.

Nel caso in cui si voglia cambiare scuola, non occorre fare l’iscrizione on line ma è necessario contattare la segreteria della scuola attualmente frequentata.

Per quanto riguarda  la scuola dell’infanzia  le iscrizioni devono essere effettuate direttamente presso la segreteria della scuola prescelta.

Le iscrizioni on line sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le scuole paritarie. Riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei centri di formazione professionale regionali delle regioni che hanno aderito alla procedura, che sono le seguenti: Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Tre precisazioni:

 Le famiglie straniere appena arrivate in Italia, possono  iscrivere i propri  figli a scuola anche se sprovvisti di codice fiscale: nel sistema delle “Iscrizioni on line” è possibile infatti creare un codice provvisorio che poi la scuola sostituirà con il codice fiscale definitivo dell’alunno.

I genitori separati o divorziati, devono condividere  la richiesta di iscrizione , indipendentemente dalla situazione di separazione e divorzio e a prescindere dalla tipologia di affidamento. Nel modulo on line il genitore che compila la domanda deve assumersi la responsabilità di dichiarare di aver effettuato la scelta della scuola con il consenso dell’altro genitore

Non è possibile modificare online una domanda già inoltrata. Per cambiare scuola bisogna  farsi restituire la domanda dall’istituto dove è stata effettuata . La scuola la metterà a disposizione sul portale “Iscrizioni on line” (lo stato della domanda sarà “Restituita alla famiglia”). La restituzione della domanda deve essere richiesta entro i termini di presentazione (4 febbraio 2023). Una volta modificata la domanda si può  procedere con un nuovo inoltro.

 

 

 

Oggi in Puglia, regione tra le prime in Italia, è stato azzerato il grande  ritardo della contrattazione integrativa dei dirigenti scolastici:sono stati sottoscritti  infatti presso l’ USR i due CIR  relativi agli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022.

 

Si spera  che con quanto fatto  stamani si sia posta la parola fine  all’era  degli intollerabili ritardi caratterizzanti gli ultimi sette/otto anni di contrattazione integrativa, che manteneva in vita per tanti anni dopo la loro scadenza CIR riferiti ad epoche passate invece di  essere  velocemente sostituiti dai successivi.

Questo unitamente ai lunghi tempi di   liquidazione da parte delle Ragionerie Territoriali, ha prodotto tante situazioni di disagio e confusione come : restituzione da parte dei DS di somme percepite ma non spettanti, disuguaglianze  – a parità di complessità di scuola e impegno di lavoro – fra la retribuzione dei DS anziani e quella dei “neodirigenti” ,   grande difficoltà nella lettura dei cedolini stipendiali ed infine i  problemi di adeguamento delle pensioni, etc. Quando le somme arretrate arriveranno in busta paga ?Bisognerà aspettare : come tutti i contratti di lavoro del pubblico impiego – quelli di oggi sono stati sottoscritti soltanto come ipotesi ci sarà  la  firma definitiva solo dopo che l’UCB (Ufficio Centrale di Bilancio presso il Ministero) avrà dato  il suo parere di regolarità contabile.

Subito dopo  l’USR emetterà   gli atti di decretazione individuale e li  inoltrerà alle Ragionerie Territoriali.

Il totale degli arretrati da percepire, considerando i due CIR nel loro complesso, andrà da 10.700 a 13.600 euro lordi circa, a seconda delle fasce.  La retribuzione dei dirigenti scolastici a carico del FUN (ossia retribuzione di posizione fissa e variabile, retribuzione di risultato, eventuali reggenze) ha avuto qui in Puglia un incremento di oltre il 70% rispetto alla situazione del 2016/2017 e se si  considera  lo stipendio tabellare (il cui importo stabilito dal CCNL è attualmente di € 45.260,67 annui) si nota  un aumento  della retribuzione media totale di quasi il 27%, sempre rispetto al 2016/2017.

In itinere   la situazione del FUN 2022/2023 ancora da certificare e ripartire tra le regioni da parte del Ministero.

pensioni

Chiariamo subito che è cosa diversa dalla pensione cosi detta quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni di età)
Viene anche definita :invio tempestivo .Vediamo la procedura e le condizioni per attivarla .
Prima di tutto la scadenza entro la quale on line chi ne ha diritto deve inviare la domanda di certificazione all’inps: le 23.59 dell’1/3/2023 ma si consiglia di inviarla appena possibile per collocarsi in graduatoria alla posizione utile per poter accedere alla prestazione. L’inps infatti annota sulla domanda la data e l’orario esatto di ricevimento e rilascia ricevuta.
Att. Le domande presentate in maniera diversa da quella telematica non vengono prese in considerazione
Le condizioni richieste per accedere a questo trattamento pensionistico devono essere presenti tutte e tre :
1^41 anni di anzianità utile a pensione entro il 31.12.2023;
2^ i dipendenti scuola che abbiano almeno 12 mesi di contributi di lavoro effettivo prima del 19 mo anno di età dove si intende la contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro espressa in mesi,settimane o giorni riferita all’anzianità contributiva utile secondo le rispettive discipline vigenti presso le varie forme assicurative previdenziali. Sono utili al tal fine anche i periodi di lavoro all’estero riscattati ed i periodi riscattati per omissione contributiva .Anche l’attività di apprendista è considerata contratto di lavoro.
3^ assistere un parente con handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 –legge 104 compreso parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compito 70 anni din età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
oppure
chi è portatore di una invalidità pari o superiore al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche
oppure
docenti scuola dell’infanzia e non della primaria per lavoro gravoso che fino al 31/12/2022 abbiano lavorato per almeno 6 anni negli ultimi 7 ovvero 7 anni negli ultimi 10
L’inps comunica e certifica all’interessato che ha maturato le condizioni per accedere alla pensione precoci quota 41 entro il 30/6/2023. Ricevuta la certificazione positiva il dipendente deve presentare domanda cartacea di cessazione al dirigente scolastico entro il 31/8/2023.

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

pensioni

La pubblicazione della LEGGE BILANCIO 2023 (legge n.197/2022:Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.) ha reso definitive altre possibilità di uscita dal mondo del lavoro per il personale della scuola  dal 01/09/2023 nello specifico:
1^ Pensione anticipata flessibile (c.d. quota 103 62aa età+41aa contributi);
2^Ape sociale 2023 per docenti scuola dell’infanzia e primaria;
3^ Opzione donna (58-59-60 età+35 contributi+altri limiti)?

Per tali uscite dal mondo del lavoro la scadenza per presentare la domanda di dimissioni è il 28/02/2023.

Vediamo nel dettaglio le condizioni richieste per poter accedere.

Pensione anticipata la così detta quota 103 ( 62 anni di età + 41 anni di contributi)
Le regole sono:
I dipendenti del settore scuola(docenti ata dirigenti scolastici)che entro il 31/122023 compiranno 62 anni di età e che sempre alla data del 31/12/2023 abbiano versato almeno 41 anni di contributi utili ai fini pensionistici possono smettere di lavorare ed ottenere il pagamento della pensione dal 1/9/2023.

A quanto ammonterà la pensione mensile ?

La norma dice : Il trattamento di pensione anticipata di cui al presente comma è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico ai sensi dell’articolo 24, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214
Detto in cifre :
chi va in pensione con al quota 103 non può percepire un importo lordo mensile superiore a € 2.857,00 fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
L’importo massimo erogabile corrisponde al netto a € 2.149,48.
Nessun problema per docenti e anche per ata anche al gradone 35 le cui pensioni nette mensili nelle simulazioni fatte non superano € 2000.
Il problema riguarda i dirigenti scolastici che avendo mediamente una pensione netta mensile superiore ai 3000 euro fino al raggiungimento dei requisiti di pensione di vecchiaia (67 anni di età o più se aumenta la speranza di vita) non potranno percepire netto al mese più di 2149,48€
Inoltre attenzione : la pensione quota 103 non è cumulabile ,dal primo giorno di pensionamento e fino al conseguimento della pensione di vecchiaia, con redditi di lavoro dipendente o autonomo ad eccezionale di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5000€ lordi annui.
2^ APE SOCIALE
Possono accedere gli insegnanti della scuola d’infanzia e della scuola primaria poiché anche l’attività di insegnamento nella scuola primaria viene considerata “lavoro gravoso”.
3^ PENSIONE OPZIONE DONNA
Le dipendenti in servizio presso scuola statale ,paritaria,scuola infanzia gestita dai comuni al 31/12/2022 devono avere:
a) Almeno 35 anni di contributi
b) Requisito età : 58 anni se con 2 o più figli / 59 anni se con 1 figlio / 60 anni senza figli
c) Assistere da almeno 6 mesi un parente con handicap grave (legge 104-art.3 comma 3°) oppure essere invalida al 74 %

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

pensioni

I dipendenti scuola nati nel 1958 che andranno in pensione dal 01/09/2025 per raggiunti limiti di età (attualmente sono richiesti 67 anni) oppure d’ufficio (se nati entro il 31/08/1958) oppure a domanda (se nati dal 01/09/1958 al 31/12/1958) e che vantano supplenze ante 1988, se intendono valorizzare tali periodi nella Cassa Stato, devono presentare entro il 31/08/2023 (se non già fatto in precedenza) on line alla competente sede INPS la domanda di computo tramite Web. La domanda di computo effettuata ai sensi dell’art.147 del D.P.R 1092/73 deve essere presentata all’Inps almeno 2 anni prima della cessazione per limiti di età (pensione di vecchiaia). Chi non usufruirà di tale domanda di computo, nei termini stabiliti, potrà utilizzare tali periodi, rimasti con contribuzione Inps, tramite il calcolo con il cumulo contributivo o la ricongiunzione

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it