Roma, il Palazzo Viminale

martedì 25 febbraio 2020, ore 13:43

Falsa la notizia della chiusura delle scuole in tutta Italia

La Polizia di Stato ha segnalato la diffusione sui social media di molti messaggi falsi, le cosiddette fake news, che generano allarme ingiustificato, tra cui quella di una presunta disposizione di chiusura di tutte le scuole d’Italia a causa dell’emergenza coronavirus.

A questo proposito, la Polizia invita i cittadini a non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e segnalarli tramite il sito https://www.commissariatodips.it/

Lo sciopero della scuola indetto per il 6 marzo non si effettuerà.

Non si effettuerà lo sciopero della Scuola indetto per il 6 marzo. La decisione è stata assunta dai Segretari generali di FLC CGIL, Francesco Sinopoli, CISL FSUR, Maddalena Gissi, UIL Scuola RUA, Pino Turi, SNALS Confsal, Elvira Serafini, FEDERAZIONE Gilda-Unams, Rino Di Meglio, in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, che ha causato fra l’altro la chiusura delle scuole in vaste aree del Paese impedendo lo svolgimento delle assemblee sindacali programmate. La decisione, assunta per senso di responsabilità dai sindacati, risponde anche all’appello diffuso nelle ultime ore dalla Commissione di garanzia di non effettuare le agitazioni già indette in diversi settori lavorativi.

In questa fase così delicata – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non possiamo non tenere conto dell’emergenza in atto. Da qui la decisione di non effettuare le azioni di sciopero, pur rimanendo confermate tutte le ragioni della loro proclamazione. Ci aspettiamo dalla ministra Azzolina analogo senso di responsabilità con la riapertura di un confronto nel merito di decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione”.

 

La convocazione dei sindacati al Ministero per la giornata di domani – aggiungono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio –sarà l’occasione per esaminare congiuntamente i molti aspetti di una situazione delicata e complessa, in particolare per i temi legati alla gestione del personale che hanno natura prettamente sindacale”.

 

Pubblichiamo il pensiero del segretario provinciale SNALS -Bari sulla chiusura delle scuole della Puglia.
DOMANI IN MATTINATA alle ORE 10.00 CI SARÀ RIUNIONE TRA PRESIDENTE Conte e tutti i Governatori delle Regioni d’Italia.
Al termine della riunione comunicheranno se le scuole andranno chiuse o meno.
Sarebbe auspicabile chiusura almeno per effettuare una disinfestazione seria degli ambienti e dotare le scuole di prodotti igienizzanti.
Com’è noto a tutti in quasi tutte le scuole dei nostri territori il comune sapone viene comprato da genitori ed insegnanti. Sarebbe il caso, in questo momento di emergenza sanitaria, provvedere a livello statale a dotare le scuole dei giusti prodotti.
Segretario Provinciale
prof. Vito Masciale

Pubblichiamo di seguito l’ordinanza odierna della Regione Puglia contenente regole generali per l’emergenza Coronavirus.Domani dopo l’incontro stato-regioni sarà pubblicata un’ordinanza relativa al funzionamento delle scuole su tutto il territorio nazionale.
Ve ne daremo notizia appena verrà resa pubblica.

Il Presidente della Regione Puglia

Disposizioni urgenti in materia di prevenzione “COVID-19”

Ritenuto che allo stato il Presidente della Regione Puglia non dispone dei poteri di emergenza di cui all’art. 1 comma 1 del Decreto Legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che prevede che per la applicabilità dello stesso ci sia almeno un caso positivo nel territorio della Regione Puglia;
Visto il Comunicato del Ministro della Salute n.89 del 24 febbraio 2020 con cui ha evidenziato che “è indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”;
Ritenuto che in attesa di specifici provvedimenti preannunziati da parte del Governo come da valutarsi nel corso del Tavolo Permanente istituito presso la Protezione Civile presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri convocato per domani ore 10.00 risulta urgente e necessario porre in essere ogni utile tentativo di prevenire o rallentare la possibilità di insorgenza di focolai epidemici comunque assai probabili stante la particolare espansività della contaminazione e il flusso di arrivo e rientro in Puglia di numerosissimi cittadini che a causa della adozione delle misure di contenimento adottate in altre Regioni contaminate stanno rientrando presso i luoghi di originaria residenza;
Considerato che l’attività di indirizzo in materia di prevenzione sanitaria rientra tra i poteri ordinari della Giunta Regionale anche al fine di conoscere e prevedere l’entità dell’effettivo rischio epidemiologico al fine di adottare decisioni organizzative che possano consentire di meglio fronteggiare l’eventuale inizio del contagio anche nel territorio della Regione Puglia;

Considerato

Che tutti gli individui che sono transitati e hanno sostato dal 1^ febbraio 2020 nei comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini nella Regione Lombardia, di Vo’ nella Regione Veneto, come previsto dall’art. 1 del DPCM 23 febbraio 2020, HANNO L’OBBLIGO di “comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza fiduciaria con sorveglianza attiva”;

INVITA

tutti i cittadini che comunque rientrano in Puglia provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, a comunicare la propria presenza nel territorio della Regione Puglia con indicazione del domicilio al proprio medico di medicina generale ovvero, in mancanza, al Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente al fine di permettere l’esercizio dei poteri di sorveglianza.

Bari, 24 febbraio 2020 Prot. n. 667/sp

Il Presidente
Michele Emiliano

Roma, 24 febbraio 2020
COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA CORONAVIRUS- LE SCUOLE HANNO BISOGNO DI INDICAZIONI PRECISE
Il Consiglio dei Ministri , nella serata di sabato 22 febbraio ,
ha emanato un decreto che
autorizza le autorità competenti ad adottare misure straordinarie
per il contenimento del rischio di contagio da COVID-19.
Il MInistero dell’Istruzione, nelle more del perfezionamento
di una specifica ordinanza, ha già, in via d’urgenza, sospeso con effetto immediato le uscite didattiche ed i viaggi diistruzione .
Lo SNALS Confsal, consapevole della gravità della situazione, offre la propria disponibilità
a fornire ogni utile contributo alla migliore gestione dell’emergenza nel sistema dell’istruzione e della ricerca.
Intanto ci sembra opportuno segnalare l’assoluta necessità per le scuole di ricevere
indicazioni precise per la tutela di alunni e personale.
Nell’ordinanza, in via di perfezionamento, ci aspettiamo che siano presenti istruzioni
precise , sia per garantire adeguati livelli di sicurezza per gli alunni negli ambienti
scolastici sia per assicurare misure di prevenzione sanitaria nei confronti degli addetti ai servizi al pubblico .
Occorre poi che sia fatta chiarezza sulla portata della prevista sospensione dei servizi educativi nelle scuole ed in particolare se essa coinvolge, come sembra naturale, anche i
servizi amministrativi o solo i servizi in presenza al pubblico . Allo stesso modo vanno chiarite sul piano giuridico le garanzie previste per le scuole che procedono alla
risoluzione di contratti per la fornitura di servizi di trasporto e di alloggio relativi ai viaggi di istruzione.
Siamo disponibili ad ogni utile confronto per evitare
fenomeni di panico nella comunità scolastica e nel contempo assicurare le necessarie misure a tutela della salute degli alunni
e del personale.
Ci auguriamo infine che le misure operative siano omogenee
su tutto il territorio nazionale e che quindi vengano assunte
da un unico centro di coordinamento, a garanzia del carattere
unitario delle questioni relative alla tutela della salute ,
bene supremo dei cittadini
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)

Il MIUR, in data 7.2.2020, con la nota n. 2664 ha comunicato di aver attivato la funzione Polis su istanze on line, per poter cessare dall’1.09.2020 con l’opzione contributivo donna.

I requisiti richiesti di 35 anni di contributi e 58 anni di età debbono essere stati maturati entrambi entro il 31.12.2019, senza alcun arrotondamento.

Si consiglia alle interessate, che intendano andare in pensione dall’1.09.2020, di presentare entro la data di scadenza fissata per istanze on line 29.02.2020 anche la prevista domanda all’Inps.

Questo per consentire all’INPS di poter verificare quanto prima la maturazione dei requisiti da parte delle interessate, visto il ritardo con cui verranno presentate le loro domande; gli altri pensionandi hanno presentato le domande entro il 10 gennaio u.s..

Ricordiamo a coloro che, per vari motivi, non avessero ancora chiesto il riscatto della durata del corso di laurea e intendessero richiederlo “a costo agevolato”, tale richiesta va presentata all’Inps contestualmente con la domanda di cessazione opzione contributivo donne (circ. n. 6 INPS/20).

L’opzione contributiva donna è stata istituita con la legge Maroni n. 243/2004.

La possibilità dell’opzione era stata prevista a partire dall’1.01.2008 ed in via sperimentale fino al 2015.

L’opzione è stata poi ripresa dalla riforma Fornero del 2011 e prorogata negli anni a seguire dalle varie leggi di bilancio.

La scelta del calcolo tutto contributivo della pensione, nei primi anni di applicazione della normativa, orientativamente prevedeva che l’importo pensionistico si sarebbe ridotto di circa il 25/30%.

Quest’importo inferiore della pensione, che questa scelta determinava, era dovuto ai diversi anni di contributi che le interessate vantavano nel sistema retributivo entro il 31.12.1995. Le prime donne che hanno fatto questa scelta di pensionamento nel 2008, rinunciavano al calcolo retributivo di circa 22 anni:

2008 – 35 anni = 1973 inizio contributi 

1995-1973 = 22 anni contributi nel retributivo

Per le donne che andranno in pensione dal 2020, quindi nell’ex sistema di calcolo misto (meno di 18 anni al 31.12.1995), questa “rinuncia-perdita” si concretizza in solo 10/12 anni di contribuzione retributiva, quindi “la perdita” sull’importo pensionistico, rispetto le prime “fruitrici dell’opzione donna” si è dimezzata.

2019 – 35 anni = 1984 inizio contributi

1995-1984 = 11 anni contributi nel retributivo

Va comunque ricordato che i requisiti maturati al 31.12, richiesti nei vari anni, per opzione donna, sono “cristallizzati”.

La normativa, infatti non prevede la data entro la quale fare domanda di cessazione ma soltanto la data entro la quale vanno maturati i requisiti.

Questo, in pratica, non avendo l’opzione donna una scadenza di presentazione della domanda di cessazione (INPS), una volta maturati i requisiti (esempio al 31.12.2019), la domanda può essere presentata negli anni successivi 2020, 2021, ecc..

Riprova di quanto sopra ricordato è che prima della proroga al 2019, stabilita dalla finanziaria, su funzioni istanze on line POLIS con scadenza 10 gennaio, potevano far domanda di pensionamento all’1.09.2020, le donne che avevano maturato i requisiti entro il 31.12.2018 e quindi ancora in servizio nel 2019.

La “cristallizzazione” dei requisiti maturati permette, per il personale femminile della scuola, qualora raggiunga una classe stipendiale superiore dopo l’1.09.2020, di poter sfruttare economicamente il vantaggio di posticipare di uno o due anni la data del pensionamento.

Si ricorda che, ai fini dell’importo pensionistico, essendo il calcolo totalmente contributivo, la differenza mensile si concretizzerebbe in pochi euro.

Il ”montante contributivo individuale” verrebbe aumentato dalla differenza degli “importi contributivi” tra le due classi stipendiali e solo per pochi mesi.

Un vantaggio concreto di posticipare di un anno il pensionamento, si avrebbe sul calcolo della buonuscita che, anche avendo chiesto il calcolo contributivo della pensione, verrà calcolato con la normale formula.

Per cui gli anni utili alla buonuscita aumenteranno dell’anno lavorato in più e nel calcolo verrà utilizzato l’ultimo stipendio percepito relativo alla classe stipendiale superiore maturata, tenendo conto degli anni utili ex-se ai fini della buonuscita e di quelli eventualmente riscattati (laurea, militare, pre-ruolo e altr

RICORSO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA IN FAVORE DEL PERSONALE DOCENTE E A.T.A. DI RUOLO

 

Con la pubblicazione di due importanti pronunce della Suprema Corte di Cassazione (Sentenza n. 31149 del 28/11/2019 e sentenza n. 31150 28/11/2019) è stato autorevolmente affermato che il riconoscimento parziale del servizio prestato dal personale Docente e A.T.A. anteriormente alla immissione in ruolo, in base al meccanismo previsto dagli artt. 485 e 569 del D.Lgs. n. 297/1994 (Testo unico dell’Istruzione), viola il divieto di discriminazione scolpito nella clausola 4 dell’Accordo Quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE.

Per quanto riguarda le condizioni di impiego, i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistano ragioni oggettive.

Secondo la Corte di Cassazione, il servizio prestato in forza di contratti a termine prima della immissione in ruolo deve essere valutato per intero a fini giuridici ed economici.

A seguito delle richiamate pronunce, la Segreteria Provinciale dello S.N.A.L.S. di Bari intende supportare i propri iscritti per impugnare dinnanzi al Giudice del Lavoro, con il patrocinio dello Studio Legale Toscano & Partners di Bari, i decreti di ricostruzione della carriera che non risultino in linea con i principi autorevolmente affermati dalla Suprema Corte di Cassazione.

I ricorsi saranno proposti senza oneri per gli iscritti (fatto salvo l’eventuale contributo unificato) a seguito di valutazione individuale dei decreti di ricostruzione della carriera, purché emessi da non più di dieci anni, da trasmettersi all’indirizzo di posta elettronica snalsbari@gmail.com

Al vaglio preliminare seguirà il deposito del ricorso per il pieno riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, del servizio pre-ruolo effettivamente prestato, previa consegna della documentazione necessaria all’avvio del contenzioso.

Il segretario provinciale

Prof. Vito Masciale

 

 

Riceviamo e pubblichiamo 

COMUNICATO STAMPA

 

RIPRENDE LA MOBILITAZIONE DELLA SCUOLA:
LE DECISIONI DELLE SEGRETERIE UNITARIE DI OGGI

Il 17 marzo si parte con lo sciopero di tutto il personale precario

 

Riparte la mobilitazione di tutto il personale della scuola, con un primo step di iniziative a sostegno del personale precario della scuola e dei facenti funzioni di Dsga.

E’ quanto hanno deciso oggi i sindacati scuola nella riunione delle segreterie unitarie.

Sarà una conferenza stampa nei prossimi giorni a illustrare nel dettaglio le ragioni che hanno portato le cinque sigle sindacali a proclamare lo sciopero dei precari della scuola per il prossimo 17 marzo, primo atto di un’iniziativa che si sviluppa su un arco di tempo più lungo e su problematiche più vaste. Le misure in via di definizione per i concorsi, su cui si è consumata nei giorni scorsi la rottura fra sindacati e Ministero dell’istruzione, giungono al termine di un confronto durato mesi e rappresentano solo uno dei temi presenti nelle intese siglate più volte con il Governo, che riguardano anche il rinnovo del contratto, la mobilità e la definizione di un sistema strutturale di abilitazione.

“Sono venute a cadere le ragioni per cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di mobilitazione – spiegano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SnalsConfsal e Gilda – Il confronto dei giorni scorsi al Ministero ha evidenziato una sostanziale indisponibilità al negoziato di questa amministrazione, che ha respinto in larga parte le proposte avanzate dai sindacati sui provvedimenti relativi alle procedure concorsuali”.

“Il tema della precarietà – aggiungono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio – va superato con una politica attenta e con misure che siano il risultato di un confronto corretto. Migliaia di persone attendono risposte concrete e rispettose del loro lavoro”.

 

Roma, 4 febbraio 2020

 

Concorsi, Serafini (Snals): chiediamo che parta anche procedura solo abilitante, valorizzare servizio, rivedere compensi commissari. Chiusura dal Ministero (Intervista)

Da Orizzonte Scuola – di redazione – 31 Gen 2020 – 6:30

Concorsi scuola: “si è concluso il primo confronto con il MIUR con una totale chiusura del ministero nei confronti delle nostre richieste in ordine agli imminenti concorsi nella scuola.”

Queste le parole della segretaria generale dello Snals Elvira Serafini subito dopo il confronto con il Ministero su reclutamento e concorsi.

Il confronto al Ministero

Il Ministero ha presentato le bozze dei concorsi: straordinario secondaria I e II grado, ordinario I e II grado, infanzia e primaria.

Per quanto riguarda il concorso straordinario, come già anticipato dalla nostra redazione, sono previsti due bandi. Uno riservato ai docenti con servizio esclusivamente nella scuola secondaria statale, che partecipano per i 24.000 posti a ruolo, l’altro per i docenti con servizi finalizzati alla procedura di abilitazione.

Il Ministero accelera sul primo dei bandi, mentre non ha ancora presentato la bozza per il secondo che, inevitabilmente slitterebbe.

Segretaria Serafini, perché la rottura nel confronto? Quali le posizioni

La nostra posizione è coerentemente ferma agli impegni assunti dal ministero nel verbale di conciliazione del 19 dicembre scorso, redatto a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte nostra e degli altri sindacati rappresentativi del Comparto.

Quali le vostre richieste concrete in questa fase?

In sostanza abbiamo semplicemente chiesto che la procedura straordinaria comprendesse anche il concorso ai soli fini abilitanti, aperto anche ai partecipanti al concorso straordinario, con requisiti differenziati per il personale di ruolo e per coloro che vantano i servizi su posto di sostegno e sono in possesso dei titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso.

In considerazione della particolare tipologia di destinatari abbiamo chiesto di valorizzare in maniera significativa i titoli di servizio e di ridurre numero e difficoltà dei quesiti, da svolgere in tempi più ragionevoli e da estrarre da una banca dati pubblica.

Riteniamo pure che vadano rivisti i compensi dei commissari e quantomeno siano previste forme di esonero dal servizio per i componenti.

Di fronte a tali richieste che discendono tra l’altro da considerazioni generali frutto di accordi e intese già sottoscritti ci siamo trovati di fronte ad una chiusura totale.

Cosa farete adesso?

Spiace rilevarlo ma siamo costretti a ritenere che si voglia lo scontro con le parti sociali.

Siamo pronti ad adottare le decisioni conseguenti e ad assumere tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta necessarie ad imporre il rispetto degli impegni sottoscritti.

Ci muoveremo in un’ottica unitaria con gli altri sindacati rappresentativi che crediamo possano condividere con noi la valutazione estremamente negativa delle posizioni del MIUR.

Si è svolto il 29 gennaio, presso il Miur, l’incontro Amministrazione/sindacati per un confronto sulle bozze dei bandi di concorso ordinario scuola infanzia e primaria, ordinario secondaria, straordinario per titoli ed esami per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

 

Le richieste della delegazione Snals-Confsal

Per l’Amministrazione erano presenti Sabrina Capasso, Vice Capo di Gabinetto, e Max Bruschi, Capo Dipartimento Istruzione. La delegazione Snals composta da Irene Tempera (vice Segretario generale), Antinolfi Giuseppe (Componente Segreteria generale), Massa Lucia (Componente Segreteria generale) e Taiti Giuseppe (Coordinatore settore secondario), è intervenuta rimarcando, preliminarmente, che il 19 dicembre 2019 è stato sottoscritto dall’organismo di conciliazione, presieduto dall’allora ministro Fioramonti e dai sindacati rappresentativi, un Verbale contenente punti importanti e condivisi, tra i quali l’avvio di un tavolo politico di confronto sulle procedure di reclutamento previste dai relativi bandi, vale a dire, il tema all’o.d.g. odierno. Ma quei punti meritano tutti un’attenzione prioritaria e tempestiva perché la categoria attende risposte non più derogabili. Tempera ha quindi ricordato gli impegni contenuti nel suddetto Verbale sottoscritto dalle Parti.

 

I PUNTI NODALI DELL’INTESA DEL 19 DICEMBRE 2019

  1. Rinnovo contrattuale

Le Parti convengono di avviare, entro e non oltre il mese di gennaio, un tavolo politico di confronto (…….) in vista del prossimo rinnovo contrattuale per il comparto Istruzione e Ricerca. A tal fine, il tavolo politico di confronto sarà la sede per segnalare al tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio le risorse necessarie per il rinnovo contrattuale, ponendo attenzione a tutte quelle disponibili.

  1. Tavoli di settore

Entro il mese di gennaio, saranno altresì attivati specifici tavoli politici di confronto, relativi ai singoli settori che compongono il comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM.

  1. Attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019 e altri tavoli tematici

Le Parti convengono, altresì, di attivare a partire dal sette di gennaio, un tavolo politico di confronto in merito all’attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019, con riferimento particolare alle procedure di reclutamento ivi previste e ai relativi bandi e decreti attuativi.  Il confronto terminerà in tempo utile per consentire la pubblicazione dei bandi entro i primi giorni di febbraio.

Per i settori Università, Ricerca e AFAM, il tavolo individuerà le soluzioni più idonee per completare il processo di stabilizzazione dei precari di settore.

Per il settore scuola, il tavolo procederà a un aggiornamento del contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità, alla luce delle novità sopraggiunte.

  1. Percorsi abilitanti

Le Parti convengono, altresì, di avviare entro il mese di gennaio un confronto politico approfondito in merito ai percorsi di abilitazione strutturali, avuto il necessario riguardo per quei docenti che abbiano già una pregressa esperienza di insegnamento a qualunque livello, pur se privi di abilitazione. Le Parti convengono sulla necessità di concludere i lavori del tavolo entro il mese di febbraio, per consentire la presentazione nel medesimo termine del relativo disegno di legge collegato alla legge di bilancio, e con l’auspicio che l’esame parlamentare del disegno di legge possa concludersi in tempi brevi.

  1. DGSA facenti funzione

Le Parti sosterranno, nelle opportune sedi contrattuali o legislative a partire dal primo veicolo normativo utile, un’iniziativa volta a consentire al personale assistente amministrativo di ruolo, che abbia svolto per almeno tre anni negli ultimi otto le funzioni di DSGA, di accedere a tale qualifica con il medesimo titolo di studio già previsto per la partecipazione al concorso ordinario per titoli ed esami bandito nel 2018.

  1. Autonomia differenziata

Le Parti convengono sulla necessità di consolidare il sistema unitario nazionale di istruzione, privo di differenziazioni regionali.

 

Un cronoprogramma per le questioni da risolvere

 Lo Snals-Confsal e gli altri sindacati hanno sottolineato che i gravi ritardi nell’avvio dei lavori stanno ostacolando nei tempi e nei modi la soluzione delle tante questioni, divenute ormai vere e proprie emergenze in una fase di grande difficoltà per la scuola. Occorrono volontà politica, velocità e chiarezza per sciogliere i numerosi e complessi nodi.

Tutte le OO.SS. presenti hanno concordato sulla posizione dello Snals-Confsal e, congiuntamente, hanno dichiarato di non essere disponibili a dare inizio al tavolo odierno di confronto sui bandi di concorso senza un puntuale e serio impegno dell’amministrazione di predisporre un preciso cronoprogramma dei lavori per l’attuazione dei punti oggetto della conciliazione.

La dottoressa Capasso, a questo punto, ha chiesto la sospensione dell’incontro per poter riferire al Capo di gabinetto le richieste della parte sindacale. Alla ripresa dei lavori l’Amministrazione ha comunicato che le richieste dello Snals-Confsal e delle altre OO.SS. venivano accolte e che sarebbe stato inviato alle OO.SS un cronoprogramma dei lavori, per avviare un confronto tempestivo anche sugli altri temi.

Lo Snals e le altre OO.SS., soddisfatti del risultato raggiunto, si sono dichiarati disponibili all’apertura del tavolo di confronto sui bandi di concorso.

Le richieste di modifica dello Snals hanno, chiaramente, riguardato i punti critici dei bandi che sono stati discussi, in video conferenza, con i Segretari provinciali.

L’amministrazione si è riservata di comunicare le decisioni finali sulle richieste avanzate dallo Snals e dalle altre OO.SS. nel successivo incontro che si terrà giovedì 30, alle ore 16:00.