Si è svolto, presso l’Aran, il terzo incontro sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali nella scuola e sulle procedure di conciliazione in caso di sciopero.

Per l’Aran era presente il Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe.

La discussione è proseguita sulla bozza di accordo predisposta dall’Aran su sollecitazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge 146/90.

Rispetto alla bozza precedente non abbiamo rilevato alcuna modifica significativa sul piano sostanziale, anche se sono state recepite alcune proposte come quella di considerare, tra le altre, come prestazione indispensabile del servizio istruzione gli scrutini finali e non quelli intermedi. La bozza ha anche snellito le comunicazioni in capo alle scuole sulle singole iniziative di sciopero.

Sui settori dell’Università e della Ricerca abbiamo chiesto che tra le prestazioni indispensabili dell’area sicurezza, connesse ai rispettivi servizi essenziali, sia inserito il riferimento esclusivo al personale già impegnato ordinariamente ai reparti interessati dalle misure preventive.

Le nostre osservazioni sul contingentamento dei docenti come quelle delle altre organizzazioni sindacali sono rimaste inascoltate.

Lo Snals-Confsal ha ribadito la propria totale indisponibilità a sottoscrivere un’intesa che limita il diritto di sciopero, estende i contingenti obbligatori ai docenti senza tutelare nemmeno in maniera adeguata ed equilibrata il diritto all’istruzione.

Secondo lo Snals-Confsal la proposta dall’Aran si fonda su una discutibile oltre che illegittima ridefinizione dell’Istruzione scolastica come servizio essenziale senza il riferimento alle particolari prestazioni quali scrutini, ecc., già previste dalla legge 146/90.

Il servizio di istruzione non può essere assimilato ad altri servizi pubblici essenziali senza poi ridurlo a semplice servizio di vigilanza, come se il servizio erogato dalle scuole fosse quello di vigilare. La vigilanza è solo un dovere finalizzato all’erogazione del servizio di istruzione e non viceversa.

Nel servizio di istruzione ed in particolare nel servizio di insegnamento non potranno mai essere determinati quali siano i servizi minimi garantiti in quanto connotati da esigenze speciali, come nel caso ad esempio dei treni ad alta velocità rispetto agli altri.

Nella scuola tutti hanno i medesimi diritti.

Continuiamo ad essere contrari al trasferimento alle scuole del compito di definire i criteri per la determinazione dei contingenti del personale docente. Si creerebbero notevoli disparità di funzionamento tra le scuole e gravi rischi per la sicurezza e l’incolumità degli alunni.

Senza sostanziali modifiche, quindi, la proposta dell’Aran è irricevibile e non accetteremo mai che il diritto di sciopero sia limitato, come non consentiremo qualsiasi compressione del diritto di sciopero del personale docente.

Il confronto proseguirà lunedì 16 dicembre.

In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’ONU, lo Snals Confsal vuole affermare con determinazione la necessità di un impegno sempre più intenso della Scuola, dell’Afam, dell’Università e della Ricerca contro una piaga che continua ad affliggere il nostro Paese ed il resto del mondo.

95 femminicidi dall’inizio dell’anno in Italia rappresentano numeri impressionanti, nonostante il calo rispetto al 2018. Ma la violenza contro le donne ha mille forme: molestie, abusi, pressioni psicologiche, pari opportunità negate.

A fronte di una legislazione italiana contro la violenza di genere adeguata e d’esempio per il resto dell’Europa, resta un grave problema culturale che pervade ancora la nostra società. È su questo terreno che il sindacato e il comparto che rappresenta devono agire efficacemente.

L’istruzione e la cultura, infatti, possono cambiare il modo di pensare e possono abbattere gli stereotipi che attraversano la vita di ogni donna e che sono spesso alla base dei tragici fatti di cronaca cui esse sono vittime.

Ecco perché la scuola, da quella dell’infanzia alle secondarie, le università, l’alta formazione coreutica e musicale, gli enti di ricerca, avendo una funzione determinante nella formazione delle persone e nella crescita culturale del Paese, rivestono un ruolo chiave nella diffusione della cultura del rispetto e del riconoscimento delle differenze di genere.

Sono queste istituzioni che con il proprio impegno quotidiano possono innescare il cambiamento.

25 Nov 2019

COMUNICATO STAMPA

ISTRUZIONE E RICERCA SONO UNA RISORSA PER IL PAESE

Manifestazione dei sindacati al Teatro Quirino
Impegno comune per maggiori investimenti per istruzione e ricerca
e risorse per il contratto

 

L’iter del decreto destinato al personale precario e le risorse nella manovra economica  sono stati centrali negli interventi dei delegati giunti da tutta Italia e dei segretari generali delle cinque organizzazioni – FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams – durante l’iniziativa nazionale al Teatro Quirino di Roma.

Filo comune, la convinzione che occorra intensificare la fase di mobilitazione in atto per una decisa svolta nelle scelte di Governo.

Gli scarsi investimenti in conoscenza hanno determinato una non più tollerabile perdita di prestigio professionale per chi lavora in settori che sono invece di importanza strategica per il Paese. Il giusto riconoscimento professionale di tutto il personale si riconquista innanzitutto attraverso il rinnovo del contratto per il quale vanno individuate subito le risorse necessarie, ancora ben lontane dall’aumento a tre cifre promesso.

Forte il richiamo, in tutti gli interventi, all’esigenza di rinsaldare a ogni livello un impegno unitario che si è rivelato di grande efficacia su partite decisive per la rappresentanza e la tutela del lavoro, ridando spazio e ruolo alla contrattazione; per questo i segretari generali dei cinque sindacati hanno ribadito la volontà di continuare in un’azione comune nel confronto con Palazzo Chigi per ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti col Governo in carica e con quello precedente.

Prosegue, dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, con iniziative che si stanno moltiplicando sui territori e che potranno avere ulteriori sviluppi in relazione all’andamento della discussione sulla legge di bilancio.

Nel pomeriggio è previsto il presidio davanti a Montecitorio degli assistenti amministrativi facenti funzione che chiedono di poter accedere al concorso straordinario per posti di DSGA previsto dal decreto sul precariato.

Roma, 20 novembre 2019

 

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Investimenti veri da destinare all’istruzione e alla ricerca nella legge di Bilancio, a partire dalle risorse per il contratto: Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

Investimenti per istruzione e ricerca e risorse per il contratto.

Il 20 novembre riunione dei direttivi unitari al Quirino di Roma.

 

Investimenti veri da destinare all’istruzione e alla ricerca nella legge di Bilancio, a partire dalle risorse per il contratto: questo l’obiettivo principale dell’iniziativa che mercoledì 20 novembre al teatro Quirino di Roma vedrà riuniti i direttivi unitari di Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.

L’assemblea, in programma a partire dalle ore 10, prevede interventi dei delegati e dei segretari generali delle cinque organizzazioni che esamineranno anche le questioni oggetto del decreto 126/2019, in via di conversione, e della legge di bilancio per il 2020.

Nel pomeriggio i componenti dei direttivi prenderanno parte al presidio del personale ATA e in particolare degli assistenti amministrativi facenti funzione,  in programma davanti a Montecitorio.

Con l’iniziativa del 20 novembre prosegue, dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca promotrici la scorsa settimana del sit-in sui temi del reclutamento e del precariato.

Roma, 18 novembre 2019

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Si è svolto oggi al MIUR un incontro fra il ministro Lorenzo Fioramonti e i segretari generali dei cinque sindacati più rappresentativi del comparto istruzione e ricerca (Flc CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, GILDA Unams), convocati per un confronto che gli stessi sindacati avevano sollecitato sui contenuti della legge di bilancio e sui riflessi che questi hanno su questioni diverse, a partire da quella del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Da parte dei segretari generali sono state esposte al ministro le forti preoccupazioni per lo scarto evidente che si registra fra le richieste di una significativa rivalutazione dei trattamenti retributivi del comparto e le risorse a tal fine disponibili, al momento del tutto insufficienti, così come rimane ampiamente sotto la media OCSE il livello complessivo di investimento in istruzione e ricerca.

Al ministro è stata anche ribadita l’urgenza di avviare il previsto confronto sui contenuti del disegno di legge collegato in materia di abilitazioni del personale docente, preciso impegno assunto nell’intesa del 1° ottobre per completare il quadro delle misure contenute nel decreto 126/2019, anch’esse peraltro da integrare e migliorare in sede di conversione.

Il ministro, confermando la volontà di continuare a sostenere con molta determinazione anche all’interno della compagine di governo scelte che assumano i settori della conoscenza come ambito prioritario di una forte politica di investimento, ha assicurato il massimo impegno anche al fine di reperire ulteriori risorse nell’ambito delle decisioni che potranno scaturire dal dibattito in sede parlamentare.

Si è detto inoltre impegnato a mantenere attraverso l’Amministrazione un rapporto costante di confronto con le organizzazioni sindacali.

I Segretari Generali hanno preso atto della volontà di una positiva gestione degli aspetti propedeutici al rinnovo contrattuale. Negoziato che può essere aperto solo se ci saranno risorse sufficienti per un incremento retributivo a tre cifre.

A questo proposito, saranno messe in campo forme di pressione e mobilitazione, al fine di indurre il Governo a fare scelte in discontinuità rispetto alle politiche relative all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca. Misure che andranno caratterizzate per scelte di investimento e di rilancio della scuola di questo paese.

Una prima iniziativa nazionale, oltre a quelle territoriali e interregionali già in corso di svolgimento su precariato e personale ATA, sarà la riunione dei direttivi unitari in programma a Roma, al teatro Quirino, mercoledì 20 novembre.

Roma, 13 novembre 2019

Flc CGIL

CISL FSUR

UIL Scuola Rua

SNALS Confsal

GILDA Unams

Francesco Sinopoli

Maddalena Gissi

Giuseppe Turi

Elvira Serafini

Rino Di Meglio

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Lo Snals-Confsal, il giorno 12 novembre 2019, ha partecipato all’audizione informale dinanzi alle commissioni XI e VII riunite della Camera ed ha illustrato le proprie proposte emendative al decreto 126/2019, inviate alla Commissioni nella giornata precedente (che alleghiamo).

La prima questione posta all’attenzione dei membri delle commissioni è stata quella delle inadempienze che caratterizza il decreto sul precariato (v. a.C. 2222 DdL di conversione del DL 126/2019).

Il decreto, pubblicato sulla GU il 30.10.2019, costituisce un passo indietro:

  1. – rispetto all’Intesa del 24 aprile 2019 e alla bozza di decreto di agosto 2019, dove era prevista una pubblicazione contestuale del concorso straordinario riservato, peraltro, ad una platea più ampia di personale, e del concorso ai soli fini abilitativi;
  2. – rispetto all’Intesa del 1° ottobre 2019, in quanto è inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. A differenza di quanto riportato nell’Intesa (anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l’accesso dall’esterno)il decreto legge consente l’accesso al concorso ai soli laureati;
  3. – rispetto all’Intesa del 18 ottobre 2019, perché, in questo decreto, sono stati dimenticati i diplomati magistrali.

 

Sulla base di queste premesse, lo Snals Confsal, al fine di recuperare quanto già concordato nelle Intese precedenti, ha proposto, tra le altre cose:

  • – di ampliare la platea dei partecipanti al concorso straordinario,
  • – che le tre annualità siano state svolte in un periodo di tempo più ampio,
  • – di prevedere che i titoli siano valutati fino alla scadenza della presentazione della domanda; con riserva di conseguire il titolo entro l’a.s. 2019-2020,
  • – che i docenti con le tre annualità che hanno insegnato su sostegno, senza specializzazione, provenendo dalle graduatorie di istituto incrociate, possano partecipare al concorso per la materia da cui sono stati chiamati per insegnare sostegno,
  • – esplicitare che gli anni di servizio – sia a t.i. che a t.d. – siano validi anche se prestati a seguito di assunzione “con riserva”.

Lo Snals-Confsal ha anche chiesto

  • – un percorso più celere per il concorso ai soli fini abilitativi e una chiara definizione di coloro che potranno partecipare. Serve a dare risposta a tutti coloro per i quali si è creata l’aspettativa di conseguire un’abilitazione e che ha prestato tre annualità di servizio in tutti gli ordini e gradi scuola (td, ti, abilitati, con CFU, IeFP, dottori di ricerca, IRC, …). Questi docenti potrebbero passare in seconda fascia di istituto, partecipare ai concorsi ordinari o alla mobilità professionale;
  • – prevedere che i docenti con titolo di studio per insegnare una classe di concorso senza posti vacanti e disponibili possano comunque seguire il solo percorso abilitativo (superamento della prova scritta e della prova orale).

Abbiamo, altresì, evidenziato l’enorme criticità legata agli Assistenti Amministrativi facenti funzioni di DSGA. Essi devono poter partecipare al concorso riservato anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l’accesso dall’esterno (come previsto nell’Intesa).

Sulla questione diplomati magistrale, lo Snals-Confsal ha chiesto di salvaguardare la continuità didattica e i posti di lavoro in corso.

Ha proposto, inoltre,  un’operazione necessaria e urgente – da concludere entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto – che costituisce un primo passo per ridurre il ricorso ai contratti a termine e garantire la continuità didattica e la stabilità al personale:

Poiché le assunzioni in ruolo con decorrenza 1.9.2019 non sono state disposte sulla totalità dei posti assegnati, occorre rendere obbligatorio, fermo restando il limite del contingente assegnato, destinare tali eccedenze a favore di altre graduatorie, compresa quella del concorso straordinario diplomati magistrale,  anche di diverso ordine e grado di scuola.

L’operazione è senza ulteriori oneri per lo Stato perché i posti sono già stati autorizzati dal MEF.

Ha, infine, sottolineato che:

  • – la semplificazione delle procedure di reclutamento dei dirigenti scolastici necessita anche di previsioni che garantiscano la limitazione del contenzioso ed assetti organizzativi che assicurino equità, terzietà e professionalità;
  • – che  59 posti previsti per il ruolo dei dirigenti tecnici sono insufficienti a colmare gli organici del ruolo ispettivo.
  • – che i provvedimenti per l’Università e la Ricerca si limitano a prorogare le procedure provvisorie relative ad approvvigionamenti e reclutamento non prevedendo misure stabili e sostenibili di stabilizzazione qualificata dei tanti giovani che lavorano nelle strutture universitarie.

Lo Snals-Confsal ha concluso con l’auspicio che durante la conversione in legge, il decreto possa essere migliorato, anche con i contributi da noi proposti.

In attesa dell’emanazione della circolare sui pensionamenti 2020 da parte del MIUR, che dovrà tener conto di quanto verrà deciso nella Manovra di Bilancio 2020 in materia di pensioni, nei media vengono fornite notizie non sempre veritiere ed attendibili.

A tal proposito, confermando che il testo del d.d.l. Bilancio 2020, dopo la “Bollinatura” della Ragioneria Generale dello Stato e la firma del Presidente della Repubblica, è stato trasmesso al Senato, il prof. Boninsegna, della Segreteria provinciale SNALS di Verona, ha elaborato delle tabelle sinottiche per le cessazioni dall’1.9.2020 per le diverse tipologie di pensioni, basandosi sul testo della manovra in oggetto, che ha raccolto in una scheda.

Nella scheda, oltre le novità previste per l’Ape social e l’opzione donna, sono state riportate le condizioni richieste, il tipo di cessazione, i codici di cessazione SIDI, la scadenza di presentazione delle domande, le precisazioni e la normativa relativa ad ogni tipologia di pensionamento.

E’, inoltre, riportata la tempistica di pagamento del TFS e del TFR.

In data 5 novembre 2019, si è tenuto presso il Miur, alla presenza del Direttore Generale dott.ssa Maria Assunta Palermo, l’incontro per l’informativa sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021.

L’Amministrazione ha, quindi, presentato alle OO.SS. la relativa bozza di circolare con tutte le informazioni utili per le famiglie.

Previsto meno di un mese per effettuare la procedura on line per l’iscrizione alle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado. Le iscrizioni on line riguarderanno anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito). Per le scuole dell’infanzia la procedura sarà ancora cartacea.

Per effettuare l’iscrizione on line le famiglie dovranno innanzitutto individuare la scuola di interesse. Sarà a tal riguardo disponibile il portale “Scuola in Chiaro”, che raccoglie i profili di tutti gli istituti italiani e consente di ricavare informazioni utili che vanno dall’organizzazione del curricolo all’organizzazione oraria.

Scuola dell’infanzia

La domanda resta cartacea e va presentata alla scuola prescelta. Possono essere iscritti alle scuole dell’infanzia i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2020, che hanno la precedenza. Possono poi essere iscritti i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla Scuola dell’infanzia di bambini che compiono i tre anni di età successivamente al 30 aprile 2021.

Scuola primaria

Le iscrizioni si fanno on line. I genitori possono iscrivere alla prima classe i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2020. Si possono iscrivere anche i bambini che compiono sei anni dopo il 31 dicembre 2020 e comunque entro il 30 aprile 2021. Non è consentita, anche in presenza di disponibilità di posti, l’iscrizione alla prima classe della primaria di bambini che compiono i sei anni successivamente al 30 aprile 2021. I genitori, al momento della compilazione delle domande di iscrizione on line, esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 24, 27, fino a 30 ore oppure 40 ore (tempo pieno). Possono anche indicare, in subordine rispetto alla scuola che costituisce la loro prima scelta, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Il sistema di iscrizioni on line comunica di aver inoltrato la domanda di iscrizione verso le scuole indicate come seconda o terza opzione nel caso in cui non vi sia disponibilità di posti nella scuola di prima scelta.

Secondaria di I grado

All’atto dell’iscrizione on line, i genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può essere di 30 oppure 36 ore, elevabili fino a 40 (tempo prolungato), in presenza di servizi e strutture idonee. In subordine alla scuola che costituisce la prima scelta, è possibile indicare fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento. Per l’iscrizione alle prime classi a indirizzo musicale, i genitori devono barrare l’apposita casella del modulo di domanda di iscrizione on line. Le istituzioni scolastiche organizzeranno la prova orientativo-attitudinale in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione.

Secondaria di II grado

Nella domanda di iscrizione on line alla prima classe di una scuola secondaria di secondo grado statale, i genitori esprimono anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando anche l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. Oltre alla scuola di prima scelta è possibile indicare, in subordine, fino a un massimo di altre due scuole di proprio gradimento.

L’iscrizione alle prime classi dei Licei musicali e coreutici è subordinata al superamento di una prova di verifica del possesso di specifiche competenze musicali o coreutiche. La prova è organizzata in tempi utili per consentire ai genitori, nel caso di mancato superamento della prova o di carenza di posti disponibili, di presentare una nuova istanza di iscrizione, eventualmente anche a un’altra scuola.

La circolare contiene informazioni dettagliate anche sulle iscrizioni di alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento e con cittadinanza non italiana.

La delegazione dello Snals, che si è riservata di indicare eventuali criticità dopo una più attenta lettura del testo, ha chiesto:

  • un periodo più lungo per la presentazione delle domande di iscrizione alla luce del fatto che una settimana in più non inficerebbe in alcun modo le operazioni annuali per portare in cattedra i docenti per l’inizio dell’a.s. 2020/2021;
  • che sia attivata anche per la scuola d’infanzia la procedura di iscrizioni con il sistema on line;
  • che sia possibile indicare oltre alla scuola di prima scelta un numero di scuole in subordine superiore a due;
  • che per la scuola secondaria di secondo grado la scelta dell’indirizzo di studio e dell’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalle scuole sia possibile anche per le scuole indicate in subordine rispetto a quella di prima scelta.
personale ata

Alla presenza del Sottosegretario Dott. De Cristofaro, del Dott. Greco, della Dott.ssa Palumbo e del Dott. Serra, in data 5 novembre 2019 alle ore 11.30 si è svolto presso il MIUR un incontro, durante il quale è stato presentato il Decreto Ministeriale che disciplina la procedura finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato del personale dipendente delle imprese di pulizie operanti presso le istituzioni scolastiche, che inseriamo in area riservata.

La procedura selettiva si svolge su base provinciale, tramite la compilazione della domanda su Istanze on Line. I requisiti per partecipare sono:

  • il possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado,
  • 10 anni di servizio anche non continuativo, a tempo indeterminato presso imprese titolari di contratti per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche statali,
  • i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.

L’assunzione dei candidati utilmente collocati in graduatoria avverrà a decorrere dal 1° gennaio 2020 con contratto a tempo pieno e/o parziale ed indeterminato.

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche le varie associazioni sindacali di categoria rappresentanti dei lavoratori delle imprese di pulizia, lo SNALS ha espresso la propria preoccupazione, sottolineando la ricaduta che l’assunzione di questi lavoratori avrà sull’organico ATA dei collaboratori scolastici e sulle immissioni in ruolo degli stessi nel prossimo anno scolastico.

Infatti, anche se i posti loro destinati sono già accantonati, potrebbero sorgere problemi al momento dell’individuazione dei perdenti posto e del successivo accantonamento del contingente per il ruolo 2020/21, soprattutto in considerazione che i molti posti che saranno assegnati a part time, nell’organico ATA sono considerati comunque posti interi.

La Dott.ssa Palumbo ha chiarito che il problema è ben presente e che si cercherà di trovare una soluzione, anche se difficile, per avere meno ripercussioni possibile sul personale ATA in servizio e, soprattutto per il personale inserito nelle graduatorie provinciali di 1^ fascia.

E’ stata fatta, da parte delle OO.SS. la richiesta di avere una rilevazione dettagliata delle persone interessate alla procedura concorsuale perché di fatto non è possibile fare una previsione attendibile su quanti posti potrebbero essere assegnati interi e quanti in regime di part-time, ma il Dott. Greco ha precisato che questo sarà possibile solo ad acquisizione delle domande avvenute.

E’ stato firmato dal Presidente Mattarella il Decreto Legge 29/10/2019 “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in G.U. (https://www.quirinale.it/page/2019_m10d28).

Il testo del decreto firmato, rinominato “salva-precari bis”, contiene le nuove misure tra cui la partecipazione al concorso straordinario dei docenti con tre anni di servizio nelle scuole paritarie, ma solo ai fini abilitanti all’insegnamento e non all’immissione in ruolo e la limitazione ai soli laureati per l’accesso al concorso riservato ai DSGA.

Le altre misure, sommariamente:

–    concorso straordinario secondaria entro 2019

–    concorso ordinario secondaria da bandire contestualmente a quello ordinario entro 2019

–    vincolo permanenza neoassunti per cinque anni

–    riforma concorsi Dirigenti Scolastici

–    revisione procedura per assunzione lavoratori appalti pulizie dal 1° gennaio 2020: no colloquio, solo graduatoria

–    proroga GM concorso 2016 e procedura per assunzione in altre regioni di concorso 2016 e 2018 nel 2020/21

–    esclusione dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA dalla rilevazione delle impronte digitali

–    estensione del bonus merito ai docenti precari

–    concorso per Dirigenti tecnici

La pubblicazione del  DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2019, n. 126 è avvenuta nella Gazzetta ufficiale Serie Generale n.255 del 30-10-2019.

Il decreto “salva precari bis” è entrato in vigore il 31/10/2019.

Link alla G.U.