Il MIUR ha pubblicato la banca dati di 4.000 quesiti per la prova preselettiva del concorso per il reclutamento di 2.004 Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi per le Istituzioni scolastiche statali (D.d. 2015 del 20 dicembre 2018).

La prova preselettiva si svolgerà nei giorni 11, 12 e 13 giugno 2019 nelle sedi individuate dagli Uffici Scolastici Regionali; avrà una durata massima di 100 minuti e consisterà nella somministrazione di 100 quesiti a risposta multipla, riguardanti le discipline previste per le prove scritte.

Alla pagina https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuola-pubblicata-la-banca-dati-dei-quesiti-per-la-prova-preselettiva-del-concorso-dsga  è possibile scaricare i quesiti per la prova preselettiva suddivisi per materie.

In data 21 maggio 2019, si è svolto questa mattina il previsto incontro di informativa, presso la Direzione Generale per gli Ordinamenti, sulla rendicontazione sociale 2019 e apertura RAV 2019-2022.

Presenti il D.G. Palermo e il Dott. Previtali.

La Dott.ssa Palermo ha illustrato la bozza della nota che il MIUR si appresta a diramare (entro questa settimana) alle scuole, facendo seguito a quella del 16 ottobre 2018 e volta a fornire indirizzi e precisazioni sulla Rendicontazione Sociale che gli istituti dovranno compilare entro il 31 dicembre. La nota contiene anche indicazioni sull’apertura funzioni per la stesura del RAV relativo al triennio 2019-2022. L’Amministrazione ha ribadito l’importanza che assume la R.S. ai fini del piano di miglioramento per il triennio successivo.

E’ quindi intervenuto il Dott. Previtali che, attraverso l’ausilio di una serie di slides, ha illustrato la piattaforma che il MIUR metterà a disposizione delle scuole sia per la compilazione della RS sia per la stesura, nei tempi previsti dalla nota, del RAV 2019/2022.

La procedura, rispetto al recente passato, appare molto più snella e flessibile, semplificata in molte sue parti e, soprattutto, consente alle scuole di accedere alle varie schede anche modificando il loro contenuto.

Tutte le OO.SS. hanno espresso apprezzamento per lo sforzo fatto dalla Direzione Generale di semplificare e facilitare la produzione dei documenti, che resta comunque un impegno gravoso per le scuole.

Tutti, inoltre, hanno auspicato che vi sia la massima condivisione dei contenuti della R.S e del RAV con le varie componenti della scuola, in primis il Collegio Docenti. E’ stato poi chiesto di non citare nella nota il legame tra il RAV e gli obiettivi assegnati ai dirigenti scolastici nei contratti triennali. Nella fase attuale, che ci vede impegnati a rivedere le procedure di valutazione come concordato nel nuovo CCNL dei dirigenti, sembra prematuro prefissare determinati processi sequenziali.

In data 17 maggio 2017, durante un incontro al MIUR, la dottoressa Capasso ha illustrato brevemente le diverse fasi della procedura di reclutamento.

Alla prova scritta hanno partecipato complessivamente 9376 candidati.

Alla prova orale sono stati ammessi 3795 candidati.

Le prove orali inizieranno a partire dal 20 maggio e si svolgeranno a livello regionale con abbinamento dei candidati alle commissioni in modalità random, indipendentemente dalla regione di provenienza, seguendo l’ordine alfabetico. Ovviamente i primi a sostenere la prova orale saranno i candidati il cui cognome inizia con la lettera “M”, già sorteggiata durante le prove scritte.

Le prove orali dovrebbero concludersi entro la prima decade di luglio e le graduatorie provvisorie dovrebbero essere pubblicate entro la seconda decade di luglio mentre le definitive entro la fine dello stesso mese, per consentire l’immissione in ruolo dal 1° settembre.

Sulla base dei quadri di riferimento il presidente della commissione principale ha diramato una direttiva alle commissioni con le indicazioni per lo svolgimento della prova orale.

Ciascuna commissione predispone le prove (argomenti, quesiti, testi di lingua straniera, quesiti di informatica) ogni giorno prima dell’inizio di ciascuna sessione in numero pari ai candidati assegnati più due in modo da consentire al candidato, prima dell’inizio del colloquio, la scelta tra una terna di proposte. In sostanza il candidato sceglierà tra 4 terne i contenuti della prova.

La prova orale si articola in:

  • Argomenti sulle materie di esame
  • Quesiti su casi professionali da risolvere con il metodo del problem solving con i parametri del contesto, della descrizione e della proposta risolutiva
  • Testo in lingua straniera di 8 righi da tradurre e con una domanda stimolo da cui partire per la conversazione
  • Quesito di informatica che può prevedere una prova pratica al computer

La prova dura 50 minuti con una oscillazione del 10% in più o in meno.

La commissione dispone di 100 punti di cui 82 per l’argomento ed il quesito, 12 per la lingua straniera e 6 per informatica. La prova si intende superata con un punteggio pari a 70. Per ogni candida sarà compilata una scheda di valutazione che contiene cifre intere.

Lo Snals-Confsal ha espresso le proprie preoccupazioni e perplessità sugli aspetti funzionali ed organizzativi ritenendo tra l’altro che la predisposizione delle prove per ciascuna sessione e per i candidati assegnati giornalmente a ciascuna commissione non garantisce sufficientemente la trasparenza e l’equità della procedura.

Sono previsti ulteriori incontri per l’informativa sui posti da assegnare ai vincitori e sulla loro distribuzione regionale, anche alla luce del confronto che partirà a breve sulla mobilità ed il conferimento degli incarichi dirigenziali.

L’obiettivo a cui si lavora è permettere a tutti quelli che hanno i requisiti delle 3 annualità  di accedere ad entrambe le procedure: concorso ordinario e procedura di stabilizzazione straordinaria con graduatorie regionali, accessibili a tutti i docenti con i requisiti. In tal modo i candidati avranno una  doppia possibilità, e soprattutto potrebbero concorrere almeno per due regioni: quella del concorso ordinario e quella della procedura straordinaria.

La possibilità di partecipare ad entrambe le procedure permette ai candidati di scegliere liberamente in quali regioni concorrere con consapevolezza.

Secondo la nostra proposta il percorso straordinario di abilitazione verrebbe organizzato, per tutti coloro che hanno i requisiti, dalle Università in collaborazione con le Scuole e sarebbe percorso abilitante. L’abilitazione conseguita darà diritto all’immissione in ruolo. Analogamente è stato chiesto un concorso riservato per i dsga facenti funzione e l’attivazione di uno specifico confronto per tutti gli aspetti concernenti la valorizzazione professionale del personale ATA.

 

 

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

MIUR-ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Scuola, nuovo incontro Miur-Sindacati su precariato

Consegnata proposta unitaria, ora rapido vaglio tecnico-politico

 

Prosegue al MIUR il confronto fra i vertici del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le Organizzazioni Sindacali in merito al tema del reclutamento e del precariato nella scuola. Un tavolo tematico che fa seguito all’accordo raggiunto a Palazzo Chigi, lo scorso 24 aprile, alla presenza del Ministro Marco Bussetti e del premier Giuseppe Conte.

 

Il 6 maggio scorso si era svolto già un primo incontro al MIUR, con l’obiettivo di arrivare a una proposta organica che consenta di avviare una nuova stagione concorsuale per dare ai neolaureati la possibilità di insegnare, salvaguardando anche la specifica esperienza maturata da chi ha già lavorato nella scuola per almeno tre anni.

 

Oggi un significativo passo avanti: le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato una loro proposta unitaria al Capo di Gabinetto del MIUR, Giuseppe Chiné. Il Capo di Gabinetto del MIUR si è impegnato a presentarla al Ministro Marco Bussetti per una rapida istruttoria tecnica e politica tesa a verificarne la pratica attuazione, anche rispetto agli indispensabili passaggi parlamentari. Istruttoria che coinvolgerà anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, firmatario dell’intesa del 24 aprile. Le parti hanno concordato la necessità di convocare al più presto un nuovo incontro.

 

Roma, 16 maggio 2019

Come da noi sostenuto nei notiziari precedenti, l’indennità di vacanza contrattuale  doveva essere pagata non, come inizialmente comunicato da NoiPa, secondo il gradone iniziale per ogni qualifica, ma secondo il gradone in godimento.

Gli importi spettanti quindi sono quelli riportati nelle tabelle della Ragioneria Generale dello Stato del 5.04.2019 che tengono correttamente conto di quanto previsto dall’art. 2, comma 6° del CCNL Istruzione e Ricerca 2016/2018.

Il 7 maggio, NoiPa ha pubblicato nel suo sito il seguente messaggio: “Si comunica che per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, a decorrere dalla mensilità di Giugno 2019, l’indennità di vacanza contrattuale sarà adeguata in funzione dell’anzianità di servizio, così come previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, c. 440, art. 1 e confermato dalla Ragioneria Generale dello Stato successivamente alla prima applicazione (msg NoiPa 031 del 26/03/2019).

Contestualmente, saranno liquidati eventuali arretrati relativi ai mesi di Aprile e Maggio 2019.

Essendo poi trascorsi sei mesi dal 31.12.2018, data di scadenza del CCNL 2016-2018, dall’1 luglio spetterà un aumento dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita fino al mese di giugno.

LA SCUOLA E LE CRITICITA’ DI SISTEMA
La nostra società ha sempre considerato determinante e strategico il ruolo della scuola, sia per il futuro delle nuove generazioni che per l’evoluzione positiva della stessa.
I cambiamenti socio-economici intervenuti negli ultimi decenni, però, hanno modificato la nostra società e gli orientamenti che nel tempo avevano assicurato modelli di relazione, tra docenti e studenti, tra genitori e figli, in grado di garantire stabilità e rispetto dei rispettivi ruoli.
I mutamenti in seno alla famiglia, soprattutto, hanno inciso fortemente per quanto riguarda la crisi della scuola, contribuendo a rompere quel patto che esisteva tra genitori e docenti. La conseguente sfiducia degli uni nei confronti degli altri ha prodotto una profonda spaccatura riguardo le finalità educative della famiglia rispetto a quelle della scuola.
Oltre a ciò, le continue riforme e controriforme, la mole di norme e regolamenti hanno generato la decadenza e lo sbandamento che oggi affligge la scuola, il personale scolastico, gli studenti e le famiglie.
Negli ultimi tempi, inoltre, la vita quotidiana di molte scuole, tra le tante criticità, ha visto aumentare episodi di intolleranza, di prevaricazione, di violenza e di maleducazione.
L’amplificazione dei media di ogni fatto eclatante, per di più, spinge i genitori ad affidarsi all’intervento di forze dell’ordine, avvocati e giudici piuttosto che al sistema scolastico.

Con tutto questo devono “fare i conti” quotidianamente dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA, confrontandosi con comportamenti che sono il sintomo di fenomeni e di cambiamenti della nostra società, impoverita culturalmente ed economicamente, caratterizzata da diversità e disuguaglianze.

Ogni anno oltre 800 mila Docenti e circa 250 mila unità di personale ATA interagiscono con poco meno di 8 milioni di alunni e con le rispettive famiglie. Numeri questi che devono farci riflettere quando parliamo di scuola e dei problemi ad essa connessi, perché annualmente oltre 1/4 della popolazione italiana a diverso titolo interagisce all’interno di un sistema che merita di essere messo nelle condizioni di funzionare al meglio.

DISAGI PROFESSIONALI DEL PERSONALE
Il personale della scuola, da molti anni, oltre a cercare di mettere in pratica riforme non condivise e norme contraddittorie, è costretto a subire leggi di revisione della spesa pubblica che aggravano sempre più il carico di lavoro giornaliero e penalizzano la possibilità di collocamento in quiescenza.

Per quanto concerne i docenti, in particolare, gli esperti sostengono che molti sono i fattori ritenuti responsabili dell’alta usura psicofisica. Tra questi i più accreditati risultano: le numerose riforme scolastiche; l’inadeguata retribuzione; la bassa considerazione da parte dell’opinione pubblica; l’uso delle nuove tecnologie e del registro elettronico; il difficile rapporto con il dirigente scolastico e con i colleghi; le classi numerose; la burocrazia e le mille “scartoffie” da compilare; il maggior carico di lavoro legato alla crescente presenza di alunni disabili, con DSA o con BES; gli infiniti compiti extrascolastici; il precariato; la crisi della famiglia; la rottura dell’asse genitori-insegnanti e la maleducazione degli studenti.
Poco considerata, riguardo lo stress da lavoro correlato, finora è stata anche la tipologia del rapporto tra il docente e gli alunni che, invero, mostra peculiarità estremamente significative, quali: frequentazione reiterata e protratta per più ore al giorno, tutti i giorni lavorativi, nove mesi all’anno, per cicli di tre o di cinque anni; asimmetria del rapporto che permane per tutta la durata della carriera professionale; svantaggio nel rapporto numerico con gli stessi (circa 1 a 30).

Riguardo l’usura psicofisica del personale ATA vanno evidenziate le condizioni operative e di super lavoro (principalmente del personale assistente amministrativo) cui è giornalmente sottoposto, lo stress e le situazioni di disagio psicologico subito a causa della crescente complessità dei compiti da svolgere, la mancanza di formazione preventiva e l’effettuazione di molte ore di straordinario (imposto) per riuscire ad effettuare il lavoro dei colleghi assenti e non sostituibili per legge.

LE RAGIONI DELL’INIZIATIVA
E’ fondamentale per il sindacato, allo scopo di individuare adeguati modelli interpretativi e strumenti d’intervento efficaci a sostenere il personale, comprendere i fenomeni e la reale condizione in cui operano i singoli ruoli professionali, il clima nelle scuole e nella comunità scolastica, per aumentare la collaborazione, la cooperazione e la collegialità e superare il senso di isolamento che nasce dalle situazioni di fragilità personale e professionale.

Lo SNALS–ConfSAL avvia un confronto tra esperti, autorità istituzionali e personale scolastico per ricercare percorsi, attraverso la messa in comune di visioni, responsabilità e strumenti, affinché ogni istituzione scolastica sia una comunità educante allargata e partecipata, ma anche l’iniziativa sia occasione per formulare proposte riguardo le possibili innovazioni contrattuali e legislative atte alla soluzione delle criticità di sistema ed in grado di limitare i disagi professionali del personale.

Intervengono:

Saluti:
Mario Bozzo – Responsabile ConfSAL Ufficio Studi
Mario Conte – Sindaco di Treviso

Introduzione ai lavori:
Elvira Serafini – Segretario Generale SNALS-ConfSAL

Moderatore:
Paolo Capresi – Giornalista Mediaset e scrittore

Tavola Rotonda:
Chiara Crivelli – Segretario Nazionale Associazione Genitori Italiani (AGE)
Genitori in crisi per l’emergenza educativa
Salvatore Auci – Segretario Provinciale SNALS-ConfSAL di Treviso
La scuola e le criticità di sistema
Vittorio Lodolo D’Oria – Medico esperto in burnout a scuola
Stress da lavoro correlato e presunti maltrattamenti a scuola: correlazioni e conseguenti interventi
Francesco Leone – Avvocato penalista del Foro di Treviso
La funzione del Pubblico Ufficiale
Angela Colmellere – Componente della VII Commissione – Camera Deputati
Proposta di legge – Inasprimento delle pene per violenze contro gli insegnanti
Augusta Celada – Direttore Generale USR Veneto
Patrizia Pavatti – Direttore Generale USR Friuli-Venezia Giulia
Barbara Sardella – Dirigente Ambito Territoriale Treviso

Conclusioni:
Angelo Raffaele Margiotta– Segretario generale ConfSAL
Le proposte dello SNALS-ConfSAL

Comunicato unitario

 

COMUNICATO STAMPA DEI SEGRETARI GENERALI DI

FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS

 

La Corte Costituzionale, il 7 maggio 2019, si è espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 (attuativo della “Buona Scuola”), sostenendo in particolare la piena legittimità delle procedure concorsuali riservate.

Per questo motivo il MIUR ed il Governo non hanno più alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile.

Diventa più rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha già acquisito le necessarie professionalità attraverso il servizio: i docenti con 3 annualità e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA.

 

Roma, 7 maggio 2019

 

FLC CGIL
Francesco Sinopoli

CISL FSUR
Maddalena Gissi

UIL SCUOLA RUA
Giuseppe Turi

SNALS CONFSAL
Elvira Serafini

GILDA UNAMS
Rino Di Meglio

La consistenza complessiva delle dotazioni organiche dei dirigenti scolastici è definita, per l’anno scolastico 2019/20 secondo i contingenti indicati nella tabella allegata al decreto n. 405 del 8.5.2019.

Tali contingenti sono ripartiti con riferimento alle dimensioni regionali.

Nella tabella è indicata anche la consistenza delle dotazioni organiche del personale dirigenziale delle scuole ed istituti di lingua slovena delle province di Gorizia, Trieste e Udine per la regione Friuli-Venezia Giulia.

Vengono anche riportate, a mero titolo indicativo in quanto non rientrano tra le sedi da assegnare a dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, le istituzioni scolastiche sottodimensionate che dovranno essere assegnate con incarico di reggenza.

Nella tabella sono altresì indicati i Centri Permanenti per l’Istruzione degli Adulti.

Continua la tendenza alla diminuzione del numero complessivo delle scuole ai fini della determinazione dei relativi incarichi dirigenziali, con notevoli riflessi sui carichi di lavoro dei dirigenti in servizio sulle scuole.

Il tema degli organici sarà uno dei settori di lotta più importanti nei prossimi incontri previsti dell’intesa del 24 aprile governo- sindacati.

Patto sociale per lo sviluppo, centralità del lavoro, superamento del reddito di cittadinanza con il rilancio delle politiche attive per il lavoro, trasformazione del salario minimo in salario garantito.
Questi i temi al centro del 1° maggio nella storica piazza del Plebiscito, a Napoli, che ancora una volta ha ospitato la grande manifestazione della Confsal per celebrare la giornata dei lavoratori. Dopo il successo dello scorso anno, anche questa seconda edizione dell’evento ha registrato una grandissima affluenza di partecipanti giunti da tutta Italia con pullman, auto, aerei, navi e treni freccia rossa dedicati.

La Confsal era presente con tutte le sue federazioni in rappresentanza di due milioni di lavoratori del pubblico impiego, del privato impiego e della sicurezza. La manifestazione del 1° maggio è stata l’occasione per ribadire la necessità di un nuovo Patto sociale per lo sviluppo, per la valorizzazione del lavoro pubblico e privato, per la crescita economica e la ripartenza dell’occupazione, attraverso politiche del lavoro a misura della persona e politiche economiche a misura dell’impresa. L’appello: dare piena applicazione all’art. 1 della Costituzione; lavoro per tutti, perché senza lavoro non c’è piena libertà, e livelli retributivi europei per essere a pieno titolo in Europa con diritti e doveri.

     

La Confsal lancia così una sfida sia al governo sia alle forze politiche, sul terreno quanto mai attuale delle proposte per il lavoro, nonché per la crescita economica e sociale. Ne ha parlato il segretario generale della Confederazione, Angelo Raffaele Margiotta il quale nel suo appassionato e applauditissimo intervento di apertura ha affermato, tra l’altro, che occorre che l’offerta di lavoro, specie al Sud, sia qualificata, così da intercettare la domanda che viene dalle aziende nell’ottica della specializzazione. Ha illustrato il programma della giornata Salvatore Margiotta, segretario provinciale dello Snals di Napoli, nonché presidente della Direzione Nazionale Snals, che ha dato il benvenuto a tutte le delegazioni presenti e ha presentato gli ospiti che si sono alternati sul palco. Ha dato quindi la parola al sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha ringraziato la Confsal per aver scelto nuovamente Napoli per questo grande evento e per aver posto all’attenzione nazionale un tema prioritario per la crescita del Paese come quello della centralità del lavoro. Ha portato la voce del sindacato europeo Klauss Heeger, segretario nazionale della CESI, che ha sottolineato l’impegno del sindacato europeo, a cui aderisce la Confsal, nel promuovere politiche attive del lavoro contro la disoccupazione, soprattutto giovanile, e a favore della formazione per l’acquisizione di specifiche competenze professionali. È poi intervenuto Danilo Jervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso, che ha sottolineato come la formazione e la cultura siano le basi fondamentali per combattere le disuguaglianze sociali e riaffermare i diritti, tra i quali quello al lavoro. Dopo la prima parte della manifestazione dedicata alle testimonianze e alle proposte dei giovani su “Destinazione lavoro, verso una nuova prospettiva” e alla musica live, sono seguiti gli interventi istituzionali dei segretari generali delle federazioni che hanno portato il loro saluto alla immensa platea.

   

È intervenuta Elvira Serafini, segretario generale dello Snals-Confsal, che ha ringraziato la Confsal, nonché i lavoratori della scuola, dell’alta formazione artistica e musicale, dell’università e della ricerca per essere intervenuti numerosi a Piazza del Plebiscito per dare voce alle legittime rivendicazioni di tutti i lavoratori del comparto e sostenere le proposte Confsal orientate al Patto sociale per lo Sviluppo.

La celebrazione della Giornata del lavoro è proseguita fino a sera con spettacoli e intrattenimenti musicali.

È partita, dunque, ancora una volta da Napoli la grande sfida Confsal, fondata sulla centralità del lavoro per la crescita e lo sviluppo del Paese. Questa la chiave di volta della politica confederale indubbiamente innovativa e concretamente riformatrice alla quale ha dato impulso il segretario generale Angelo Raffaele Margiotta, infaticabile artefice del rinnovamento.

Nella mattinata di oggi, si è tenuto al MIUR il Tavolo tecnico, presieduto dal Capo di Gabinetto, dott. Chinè, sul reclutamento del personale scolastico.

Riportiamo di seguito il Comunicato unitario:

 

Tavolo tematico sul reclutamento della scuola

Avviato il confronto per realizzare nel modo più efficace i punti politici dell’intesa su precariato docenti e valorizzazione ATA. La riunione è stata aggiornata.

Il 6 maggio 2019 si è tenuto il tavolo tematico sul reclutamento nella scuola e la tutela del precariato, frutto dell’Intesa sottoscritta il 24 aprile a Palazzo Chigi fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali.

Il MIUR ha confermato la volontà di eliminare la prova preselettiva per il personale docente con 3 annualità di servizio prevedendo anche una percentuale più ampia di posti riservati per il prossimo concorso ordinario (48.500 posti).

Ad esso verrebbe affiancata, come fortemente richiesto dalle OO.SS., una fase transitoria che preveda un percorso abilitante speciale riservato allo stesso personale, finalizzato all’immissione in ruolo.

Tale percorso dovrà comunque garantire a tutti i docenti in possesso del requisito del servizio dei 36 mesi la partecipazione al percorso abilitante.

L’incontro di oggi ha permesso una prima esplorazione del contesto: per formulare precise proposte finalizzate ai necessari interventi legislativi, è risultato necessario conoscere in maniera più dettagliata i dati relativi alle disponibilità di posti e classi di concorso, divisi per regione, considerato che il numero complessivo dei docenti con 3 annualità, ad oggi, risulta essere di 55.604.

Il confronto è proseguito in relazione alla valorizzazione del personale ATA e degli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.

Le organizzazioni sindacali hanno richiamato l’urgenza di individuare soluzioni che tengano conto delle volontà politiche previste nell’accordo in tema di stabilizzazione dei docenti precari e di valorizzazione del personale ATA.

Al termine di questo primo confronto le parti si sono aggiornate: a breve sarà individuata una data nelle prossime ore per proseguire la discussione.

Roma, 6 maggio 2019

FLC  CGIL

Francesco Sinopoli

CISL  FSUR

Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua

Giuseppe Turi

SNALS  Confsal

Elvira Serafini

GILDA   UNAMS

Rino Di Meglio