In data 15 novembre 2018 si è svolto il secondo incontro relativo al contratto triennale sulla mobilità.

Lo SNALS-Confsal e le altre OO.SS. presenti all’incontro avevano già chiesto la possibilità di esprimere come preferenze sino a 15 scuole o i codici sintetici dei comuni e dei distretti ed il ripristino della fase comunale, seguita da quella distrettuale e provinciale.

L’amministrazione si è dimostrata aperta alla possibilità di rimodulare il contratto e, conseguentemente, di riadeguare il sistema informatico in base alle richieste sopra evidenziate. Si potrebbe prevedere la possibilità di assegnare la titolarità di sede nella scuola dell’incarico triennale. La grossa novità potrebbe riguardare anche  la contestualità delle operazioni legate agli organici ed ai trasferimenti, in quanto si avrebbero i seguenti vantaggi:

1) una programmazione più aderente alla realtà;

2) un’ottimizzazione dei posti ai fini dei trasferimenti, in quanto i passaggi di ruolo e di cattedra avverrebbero contestualmente;

3) data unica di pubblicazione dei movimenti;

4) i movimenti nei licei musicali avverrebbero insieme agli altri.

Rimangono separati i movimenti del personale ATA, educativo e dei Co Co Co.

Sono state prese in considerazione le due proposte di legge contenute nei DDL nn. 753 e 763 relativi all’abolizione della chiamata diretta e della titolarità su ambito in discussione alla VII Commissione Istruzione del Senato, il giorno 13 novembre 2018

DISEGNO DI LEGGE n. 753
d’iniziativa dei senatori PITTONI, ROMEO, BARBARO, NISINI, RUFAe VALLARDI
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 7 AGOSTO 2018
Modifiche all’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n.107,per l’abolizione della chiamata diretta dei docenti

DISEGNO DI LEGGE n. 763
d’iniziativa dei senatori GRANATO, PATUANELLI, MONTEVECCHI,CORRADO, VANIN, ABATE, ANGRISANI, BOTTICI, CASTELLONE, DONNO,L’ABBATE, LANZI, LEONE, LUCIDI, PACIFICO, PIARULLI, ROMANO,TRENTACOSTE, VONO e FLORIDIA
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 7 AGOSTO 2018
Modifiche alla legge 13 luglio 2015, n.107, in materia di ambititerritoriali e chiamata diretta dei docenti

Alla VII Commissione del Senato (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) é in atto, in sede redigente, la discussione sulle proposte di legge contenute nei DDL 753, 763, ed 880 (quest’ultimo non ancora in esame) relative alle modifiche dell’art. 1 della legge 107/2015 per l’abolizione della chiamata diretta e le modifiche degli ambiti territoriali.

L’evidenza del fallimento della riforma contenuta nella c.d. legge della “Buona Scuola” è stata già palesata nell’accordo sottoscritto il 26 giugno 2018 tra il Miur e le OO.SS., con il quale è stato deciso di non effettuare la chiamata diretta in attesa della revisione normativa della materia. E’, dunque, assolutamente necessario che la cancellazione di tale istituto avvenga anche attraverso intervento normativo e per questo motivo poniamo l’accento sull’ iter parlamentare in corso.

Nella relazione preliminare alla presentazione del testo di legge del DDL 753, a cura del senatore Barbaro,  vengono evidenziati gli aspetti critici dell’attribuzione dell’incarico triennale (detta comunemente “chiamata diretta”),  da parte del Dirigente Scolastico, ai docenti titolari sull’ambito territoriale,  dopo l’esame del curriculum del docente neoassunto.

Gli elementi di maggiore criticità indicati nella relazione parlamentare sono i seguenti:

1. – La coesistenza irrazionale, nell’ambito della stessa scuola, di docenti con status giuridico diverso: docenti titolari di scuola e per questo inamovibili fino al pensionamento, e docenti titolari di ambito, con contratto a termine;

2. – La creazione di una fittizia “titolarità di ambito”, in quanto si tratta dell’unica istituzione a cui possono approdare tutti i nuovi docenti di ruolo, senza che vi sia però un gestore del personale munito di  potere organizzatorio  in merito all’utilizzo del medesimo personale;

3. – La presenza di un istituto giuridico non applicabile in misura uguale alla totalità dei soggetti interessati: ne sono esclusi (giustamente) coloro che godono della tutela della legge 104/92 ed i docenti che non vengono prescelti da nessuna scuola e quindi assegnati in seguito ed in surroga dagli uffici territoriali del MIUR;

4. – La durata della procedura di espletamento della c.d. “chiamata diretta” che occupa un arco temporale troppo lungo che comprime inevitabilmente le altre procedure connesse all’apertura dell’anno scolastico, causando così inevitabili rallentamenti e disfunzioni;

5. – Il dato statistico delle percentuali di “chiamata diretta” nei due anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 che è talmente basso da far intendere il non gradimento del ricorso a tale istituto dalla maggior parte delle scuole.

Nel DDL 753, tra le modifiche proposte all’art. 1 della L. 107/2015, riportiamo l’inserimento dell’art. 73 bis che recita:

“ Il personale docente titolare su ambito territoriale alla data del 31 dicembre 2018 assume dalla stessa data la titolarità presso la scuola, appartenente all’ambito territoriale medesimo , in cui presta servizio su posto dell’organico dell’autonomia. Al personale docente che non si trova a prestare servizio in una istituzione scolastica appartenente all’ambito di titolarità alla predetta data del 31 dicembre 2018 è assegnata d’ufficio la titolarità presso l’ultima sede in cui ha prestato servizio su posto dell’organico o per il quale abbia ricevuto un incarico triennale ai sensi delle disposizioni vigenti fino alla data di entrata in vigore della presente disposizione. Il personale docente assegnato in esubero sugli ambiti territoriali resta assegnato in esubero sulla provincia che comprende i suddetti ambiti. A decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 tutto i8l personale docente assunto con contratto a tempo indeterminato assume la titolarità nella istituzione scolastica autonoma cui è assegnato in forza di procedure di reclutamento o di mobilità territoriale e professionale.”

Nella relazione preliminare alla presentazione della proposta di legge contenuta nel DDL 763, a cura del senatore Barbaro, viene illustrato l’intervento normativo ,in stretta ed inscindibile connessione con l’abolizione della chiamata diretta, relativo alla revisione degli “ambiti territoriali” anche essi introdotti dalla “Buona Scuola”.

Vengono evidenziate le diffuse criticità presenti nel sistema rappresentato dai due istituti e la necessità di cancellarli dalla normativa di rango primario. In particolare : l’introduzione della titolarità su ambito ha consentito la costituzione di posti “ulteriori” in scuole situate in comuni spesso distanti , ma ha costretto molti docenti a faticosi spostamenti sul territorio provinciale. Inoltre, accompagnata alla chiamata diretta, ha prodotto un forte svilimento della professione docente, costringendo gli interessati da una parte a dipendere dal rapporto personale instaurato con il dirigente scolastico e dall’altra, qualora assunti su ambito territoriale, a spostarsi di continuo da un istituto a un altro.

Si riportano i testi di alcuni articoli proposti a modifica totale o parziale dei commi della legge 107/2015 dall’indicato DDL 763; restano comunque in vigore le norme (art. 25 D.Leg.vo 165/2001) già presenti prima dell’entrata in vigore della L. 107/2015, con cui si dispone che il dirigente scolastico assicuri il buon andamento dell’istituzione scolastica e svolga compiti di gestione, valorizzando le risorse umane ed il merito dei docenti.

Il primo periodo del comma 68 dell’art. 1 della legge 107/2015 è così sostituito:

“A decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 , con decreto del dirigente preposto all’ufficio scolastico regionale, l’organico dell’autonomia è ripartito tra le istituzioni scolastiche statali, con la possibilità dell’assegnazione ad una oppure, in via eccezionale in assenza della disponibilità di cattedre con orario pieno a diciotto ore nella scuola superiore di primo e secondo grado, a ventiquattro ore primaria e a venticinque ore nella scuola dell’infanzia, fino ad esaurimento delle assegnazioni stesse.”

Omissis………

L’art. 70 recita: “Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado possono definire accordi di rete per la realizzazione comune di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive e culturali, con esclusione, in ogni caso, dell’utilizzo del personale docente e di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario.”

Omissis……………

L’art. 73 -ter inserito ex novo recita :“ Il personale docente già titolare su cattedra alla data dell’entrata in vigore della presente disposizione non può essere assegnato, salvo esplicita richiesta, ai posti di potenziamento.”

N.B. La Commissione Istruzione, mercoledì 14 novembre, ha proseguito l’esame congiunto degli Atti Senato nn. 753, 763 e 880, recanti modifiche alla legge n. 107 del 2015, per l’abolizione della chiamata diretta dei docenti. Il termine per la presentazione di emendamenti, da riferirsi al ddl n. 763, adottato come testo base, scade alle 12 di lunedì 26 novembre.

La delegazione Snals-Confsal, il 14/11/2018 ha partecipato, insieme agli altri sindacati, all’incontro con il Ministro Giulia Bongiorno sui rinnovi contrattuali in scadenza a fine 2018. Pur prendendo atto della presenza di risorse in Legge di Bilancio che permetterebbero l’apertura dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego per il triennio 2019-2021 e dello sforzo profuso dal Governo, lo Snals-Confsal ritiene che le risorse indicate siano, comunque, al momento, insufficienti a garantire un’adeguata rivalutazione stipendiale per l’anno 2019.

E’ necessario individuare ulteriori risorse per garantire la sostenibilità della nuova fase contrattuale. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla stabilizzazione dell’elemento perequativo previsto nel CCNL 2016-2018 per il personale del comparto e al finanziamento del trattamento economico accessorio.

Per quanto attiene il Decreto Concretezza, che prevede interventi concreti della P.A. per la prevenzione dell’assenteismo, collegato con la legge di bilancio 2019, oltre a nuove assunzioni, il Ministro Bongiorno ha ribadito la volontà di procedere all’assunzione di 450 mila unità attraverso concorsi unici e semplificati.

La delegazione dello Snals-Confsal, condividendo lo sblocco del turn over, ha chiesto l’apertura di tavoli specifici relativi ai vari comparti per seguire l’iter del disegno di legge e segnalare le diverse specificità necessarie in ogni settore del pubblico impiego, tenendo conto che la P.A. è stata oggetto sistematico di tagli lineari negli ultimi decenni.

Snals-Confsal ha chiesto altresì l’abrogazione dell’art. 23, comma 2 del D. Lsg. 75/17 (Salario accessorio e sperimentazione) nella parte in cui blocca i fondi per la contrattazione integrativa e precisamente la frase contenuta nel secondo comma: omissis……”a decorrere dal 1 gennaio 2017 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento  accessorio del personale anche a livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 , comma 2 del D. Leg.vo 165/2001, non può superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2016.”

Lo Snals-Confsal, pur apprezzando gli impegni del Ministro Bongiorno, chiede fermamente che il Governo non solo incrementi le risorse per i rinnovi contrattuali, ma metta al centro della discussione politica la pubblica amministrazione, per la sua efficienza e per la valorizzazione dei suoi dipendenti prendendo in considerazione la situazione emergenziale dal punto di vista dell’occupazione e delle risorse economiche da utilizzare; tutto questo con il fine di fornire migliori servizi alla collettività e costruire un nuovo clima di fiducia fra pubblica amministrazione e cittadini.

Tempistica delle operazioni principali da effettuare per la partecipazione al concorso straordinario reclutamento personale docente scuola Infanzia e Primaria

Il MIUR ha pubblicato la nota prot. 49855 del 13 novembre 2018, alla quale sono allegati il DM 17/10/18 e il DDG n. 1546 del 07/11/18, contenente le principali operazioni che dovranno essere attivate e la relativa tempistica:

  1. le domande di partecipazione degli interessati devono essere acquisite, tramite POLIS, dalle ore 9,00 del 12/11/2018 alle ore 23,59 del 12/12/2018;
  2. il 18 dicembre 2018 il Miur provvederà alla pubblicazione (su G.U. 4° Serie Speciale – Concorsi ed esami) dell’eventuale aggregazione territoriale delle procedure relative a ciascuna tipologia di posto comune e di sostegno con numero esiguo di candidati;
  3. successivamente alla data del 18 dicembre 2018 il Miur pubblicherà con nota le date entro le quali , coloro che intendano candidarsi  in qualità di componenti delle commissioni, potranno presentare domanda on-line, tramite POLIS, ad eccezione dei professori universitari, che presenteranno domanda tramite la piattaforma del consorzio CINECA;
  4. entro e non oltre la data del 30 luglio 2019 saranno predisposte le graduatorie di merito straordinarie regionali, necessarie per permettere ai candidati, inseriti in posizione utile nella graduatoria, l’assunzione a tempo indeterminato.

Si ricorda che l’istanza potrà essere indirizzata in un’unica regione per tutte le tipologie di posto per le quali il candidato sia abilitato o specializzato; per questo motivo i Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali dovranno tempestivamente pubblicare sui rispettivi siti web istituzionali i seguenti dati:

  1. numero di posti del contingente di nomina in ruolo a.s. 2018/2019 che, al termine delle operazioni di nomina, sono risultati non assegnati;
  2. la situazione attuale delle G.a.E. con indicazione del numero di coloro che ancora sono in attesa di nomina;
  3. graduatorie di merito del concorso 2016 con indicazione del numero di coloro che sono ancora in attesa di nomina, ivi inclusi coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando (elenchi aggiuntivi).

Altre notizie sono già state pubblicate nei seguenti articoli:

 

 

 

Nella mattinata del 7 c.m. si è svolto un incontro presso il MAECI alla presenza del Consigliere Roberto Nocella, del Dott. Antimo Ponticiello, rappresentante del MIUR e delle OO.SS. firmatarie presenti.

Il Consigliere Nocella ha illustrato la situazione generale sullo stato delle nomine per il 2018/19 informando inizialmente sulle procedure espletate per la selezione dei sette posti assegnati ai dirigenti scolastici.

Successivamente si è soffermato sulle scuole Europee evidenziando che risultano assegnati tutti i posti disponibili fatta eccezione per quello di Varese che è stato conseguentemente congelato. Per i Lettorati nonostante la procedura risulti più lunga a causa del gradimento delle Università, sono state effettuate quasi tutte le nomine sia per i D.S.G.A, sia per gli Assistenti Amministrativi ,sia per i Docenti.

Prima di passare alla questione dei posti di sostegno lo SNALS CONFSAL e le altre Organizzazioni Sindacali hanno chiesto al Consigliere Nocella di chiarire le ragioni che hanno determinato in un primo momento la creazione di nuovi posti che poi, successivamente, non sono stati resi più disponibili dalle stesse sedi estere. Nell’affrontare la problematica dell’attribuzione dei 10 posti sul sostegno lo SNALS insieme con gli altri sindacati ha chiesto all’Amministrazione di raggiungere una intesa per poter definire con il Ministero criteri trasparenti ed oggettivi per la individuazione dei docenti.

Per quanto attiene al Mof e alle funzioni strumentali, si è discusso partendo dalla Ipotesi d’Intesa relativa all’a.s. 2018/19 nella quale viene evidenziato che dall’importo complessivo disponibile, pari ad euro 964.841/00 sono detratti gli importi corrispondenti sino ad un massimo di 60 funzioni strumentali, ognuna delle quali, di importo lordo dipendente pari ad euro 1.549,37 per un totale lordo stato di euro 115.459,05, da distribuire a tutte le sedi in cui opera un collegio dei docenti.

La parte restante pari ad euro 849.381,95 è così ripartita: 1) un terzo di euro 283.127,31 per i progetti finalizzati alla integrazione di alunni diversamente abili, all’inclusione di alunni con bisogni educativi speciali nelle scuole statali nonché a quelli programmati di formali accordi con le autorità locali. Per ciascuno di essi la quota di finanziamento è fissata in euro 1.500,00; 2) i due terzi ossia gli euro 566.254,63 sono ripartiti in base al numero di personale con contratto a tempo indeterminato in servizio presso i posti di cui all’art. 1 dell’Ipotesi d’Intesa.

Conseguentemente viene definito un parametro fisso pari ad euro 1.307, 74 ottenuto sulla base del numero totale dei posti per 433 unità.

Esauriti tutti gli argomenti principali della riunione, verso il termine si è fissata la data del 19 c.m. alle ore 16 per poter analizzare ed approfondire le nomine riservate per il 2 sostegno e per continuare ad approfondire la materia relativa al miglioramento dell’offerta formativa di cui all’art. 104 del CCNL scuola 2006/2009.

 

Rinasce la speranza  per il futuro professionale dei diplomati magistrali .

Andiamo con ordine.

Il Miur, sabato scorso, aveva reso pubbliche le date del concorso-sanatoria:

(iscrizioni dal 12 novembre al 12 dicembre, 10.183 posti da assegnare con un esame orale ).

Ieri il Consiglio di Stato ha emesso una nuova ordinanza che sconvolge tutti

gli assetti sulla questione e mette in discussione lo stesso concorso straordinario,

ipotizzato per l’inizio del 2019.

Il Consiglio di Stato attraverso il presidente di sezione Sergio Santoro e quattro

consiglieri ha sospeso la precedente decisione della Terza sezione

del Tribunale amministrativo del Lazio che non aveva ammesso alle Gae

i diplomati magistrali con titolo ottenuto entro l’anno scolastico 2001-2002.

Accettando il ricorso dell’avvocato del sindacato Snals, Romeo Brunetti,

il giudice Santoro ha scelto di rinviare la decisione finale

a un nuovo pronunciamento a sezioni unificate, la famosa plenaria

che in precedenza –su altra istanza – aveva già giudicato il diploma magistrale

titolo non abilitante per ottenere il ruolo in cattedra. Quindi tutto da rifare.
Per ora i 202 ricorrenti potranno essere immessi in graduatoria “a partire dalla

data in cui hanno fatto ricorso”.

L’effetto sui firmatari si estenderà “erga omnes” a una platea di almeno

55-60 mila diplomate.

Ma la Plenaria potrebbe allargare ulteriormente i numeri a tutti i diplomati

pre-2011.

Di fatto, questa nuova sentenza del Consiglio di Stato, mette in discussione

la decisione presa dallo stesso organo giudicante in Plenaria a novembre 2017:

sarà quindi necessario attendere un periodo di otto-dieci mesi per conoscere

il destino dei diplomati magistrali.

“Serve l’esigenza di una rimeditazione sul punto di diritto affermato”, si legge

nel nuovo dispositivo del consiglio di stato

Il Miur per ora non ha reagito alla nuova sentenza.

Ha due strade davanti a se:

rallentare il percorso del bando straordinario, allargando il numero dei sanati,

oppure procedere attendendo le due sentenze sulla scuola del 2019:

la nuova Plenaria del Consiglio di Stato e, quella della Corte costituzionale.

Le segreterie territoriali dello snals sono a disposizione degli iscritti per ulteriori

chiarimenti legati alle singole situazioni.

 
Precariato, contratti atipici, basse retribuzioni, divario tra nord e sud, mancato riconoscimento del merito, fuga di cervelli, alta dispersione scolastica, scarsa sicurezza degli edifici: sono molti i problemi che gravano sul mondo dell’istruzione e della ricerca in Italia.
Lo Snals-Confsal ha fatto il punto della situazione e chiesto misure precise al governo nel Convegno Nazionale dal titolo “Istruzione e ricerca per la crescita dell’Italia: valori, attese, impegni” tenutosi a Roma mercoledì 7 novembre.
Il dibattito è stato moderato da Antonio Polito, vicedirettore del Corriere della Sera.
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, ospite al Convegno Nazionale dello Snals, spiega il nuovo corso.
Comunicato stampa

Il nuovo concorso per il reclutamento degli insegnanti velocizzerà sensibilmente l’iter professionale. Aboliremo i percorsi postuniversitari di specializzazione e di abilitazione”. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, è intervenuto al Convegno Nazionale dello Snals-Confsal, dedicato alle prospettive su istruzione e ricerca, fissando le priorità del governo sul tema della formazione. “La scuola italiana – ha detto – non necessita di altre riforme strutturali calate dall’alto. Il livello della nostra scuola è molto alto. Bisogna rendere efficiente un sistema in cui si sono innestate diverse riforme, alcune delle quali non hanno ancora trovato piena applicazione e altre vanno corrette. Il reclutamento sarà veloce, con procedure certe e ordinate. Chi vincerà il concorso entrerà in ruolo, chi non passerà potrà concorrere ai concorsi successivi. Dopo il concorso ci sarà un anno di formazione vero. Il nuovo concorso sarà immediatamente abilitante e verrà tarato in base ai posti realmente vacanti. I vincitori avranno certezza del posto, ma dovranno dare garanzie di permanenza nella sede stabilita per tutelare i diritti dell’alunno”.

Il convegno è stato l’occasione per un confronto aperto sui temi più caldi della formazione.

Secondo Elvira Serafini, segretario generale dello Snals, sindacato che, oltre ai lavoratori della scuola, rappresenta università, ricerca e Afam, “occorre porre rimedio a pregresse decisioni affrettate, che non sono state né condivise e né funzionali ad aggredire i mali storici dell’intero settore. Accenno al penalizzante rapporto tra istruzione, ricerca e PIL, al precariato e agli innumerevoli contratti atipici, alle basse retribuzioni, al divario nord-sud, al mancato riconoscimento del merito e alla fuga all’estero delle competenze migliori, ai dati preoccupanti sulla dispersione scolastica, ai deludenti esiti degli apprendimenti, alla sicurezza degli edifici. Riteniamo però che interventi parziali non siano più assolutamente sufficienti, come quelli che, di volta in volta, tolgono materie e aggiungono obblighi, riducono ore e attività di laboratorio e aumentano obiettivi e processi complessi, caricano le istituzioni di burocrazia ma tolgono risorse umane e finanziarie”. Una preoccupazione che si estende alla delicata questione dei contratti del sistema istruzione del nostro Paese. “Attendiamo risposte alle attese del personale con la quantificazione certa delle risorse che consentiranno l’apertura delle trattative a gennaio, vista l’imminente scadenza dell’attuale CCNL del settore pubblico, e in particolare del comparto dell’Istruzione e della Ricerca, al 31 dicembre, che lo Snals ha già disdettato”.

Il confronto, che ha visto coinvolte diverse figure del mondo della formazione e della ricerca, si è concluso con l’intervento di Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal, che ha inquadrato le difficoltà della scuola italiana nell’ambito più generale dei problemi economici delle famiglie. “C’è bisogno di un sostegno economico – ha spiegato – attraverso una speciale considerazione della famiglia nel regime fiscale con un adeguamento delle detrazioni fiscali e attraverso una sostanziosa rivalutazione dell’assegna per nucleo familiare. E serve un sostegno sociale attraverso l’adeguamento delle forme di welfare aziendale dirette alle esigenze dei lavoratori genitori, un campo in cui c’è un enorme gap tra i servizi offerti e le esigenze reali”.

A Roma, in data odierna, si svolge il Convegno Nazionale dal titoloIstruzione e ricerca per la crescita dell’Italia: valori, attese, impegni”.

Sulla pagina facebook di “Snals Confsal Puglia” è possibile assistere alla diretta dell’intervento del ministro della P.I. Marco Bussetti.

Il programma dell’incontro è visualizzabile nel nostro precedente articolo.

Nell’incontro pomeridiano del 5 novembre 2018, il MIUR ha fornito la bozza sulle Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2019/2020.

La circolare disciplina le iscrizioni alla scuola dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado.

Le iscrizioni potranno essere effettuate dalle ore 8:00 del 7 gennaio 2019 alle ore 20:00 del 31 gennaio 2019.

Per inoltrare l’iscrizione le famiglie dovranno registrarsi al link www.iscrizioni.istruzione.it e potranno farlo dalle ore 9:00 del 27/12/2018, anche utilizzando le credenziali dell’identità digitale (SPID).

Il documento richiama inoltre l’attenzione sul decreto legge 73 del 7 giugno 2017 in materia di vaccinazioni. Le iscrizioni online, che sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le scuole paritarie, riguardano anche i percorsi di istruzione e formazione professionale.

In particolare, alla prima classe della scuola primaria possono essere iscritte le bambine e i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre 2019 e non oltre il 30 aprile 2020.

Le iscrizioni con moduli cartacei sono ancora previste per:

  1. le scuole dell’infanzia (possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2019, che hanno la precedenza rispetto alle bambine e ai bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2020);
  2. le scuole della Valle d’Aosta e delle province di Trento e Bolzano;
  3. le classi terze dei licei artistici degli istituti tecnici e professionali;
  4. il percorso di specializzazione per “Enotecnico” degli istituti tecnici del settore tecnologico a indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, articolazione “Viticoltura ed enologia.

Per i percorsi di istruzione degli adulti è prevista la pubblicazione di un’apposita circolare.

Le OO.SS. hanno messo in evidenza fin da subito alcune criticità, riservandosi una più attenta analisi dopo la lettura del testo. In particolare, è stato evidenziato come la procedura online anche per il prossimo anno non contempli la scuola dell’infanzia. Da ciò è stata avanzata la richiesta che in merito alle iscrizioni della scuola secondaria di secondo grado la nota in questione riporti le indicazioni contenute nelle “istruzioni operative”.

Si è chiesto, inoltre, per i licei musicali e coreutici di dare un termine maggiore per le iscrizioni. Infatti il 15 ottobre di ogni anno è il termine ultimo per rendere noti i criteri di accesso e le modalità di svolgimento degli esami di ammissione ai medesimi licei.

Informiamo gli utenti SNALS-Confsal  di Bari  e provincia che i servizi della sede provinciale e delle sedi territoriali saranno sospesi il giorno 2 novembre.

Per eventuali comunicazioni vi invitiamo ad inviare una mail all’indirizzo: 

snalsbari@gmail.com  descrivendo il motivo del contatto e indicando recapiti telefonici (fisso o cell) a cui volete essere ricontattati. Sarà nostra cura rispondervi in tempi brevi. Grazie per la collaborazione  .