pensioni

Ai pensionati dovrebbero essere stati già pagati gli arretrati degli aumenti stipendiali per il servizio effettivamente prestato nel triennio. I ricalcoli verranno fatti d’ufficio dall’INPS dopo che i tecnici avranno predisposto un idoneo programma informatico.

Il nuovo Contratto 2016/2018, all’art. 36, comma 2, prevede che gli incrementi retributivi previsti per il triennio 2016/2018 sono computati ai fini “previdenziali” secondo gli ordinamenti vigenti, alle scadenze e negli importi previsti dalla tab. A1, nei confronti del personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del suddetto contratto.

Agli effetti dell’indennità di buonuscita (TFS), o altri analoghi trattamenti (Indennità mancato preavviso, ecc. ecc.), nonché del trattamento di fine rapporto (TFR), si considerano solo gli aumenti maturati alla data di cessazione del rapporto di lavoro.

L’art. 37 al comma 2 prevede che l’elemento perequativo, di cui al comma 1, invece, non è computato agli effetti dell’art. 36 comma 2.

Pertanto, i lavoratori del Comparto Scuola collocati in pensione dal 1° gennaio 2016 e coloro che vi verranno collocati il 1° settembre 2018, potranno beneficiare di un aumento del trattamento pensionistico che tenga conto degli aumenti contrattuali a regime, secondo le decorrenze previste dal contratto (1 gennaio 2016, 1 gennaio 2017 e 1 marzo 2018) e degli eventuali arretrati maturati.

Ai pensionati dovrebbero essere stati già pagati gli arretrati degli aumenti stipendiali per il servizio effettivamente prestato nel triennio.

Il pensionato non deve fare alcuna domanda, solo aspettare con pazienza.

I ricalcoli verranno fatti d’ufficio dall’INPS dopo che i tecnici avranno predisposto un idoneo programma informatico.

 

 

Si è svolto il giorno 24 c.m. presso l’ufficio V della D.G.S.P. del MAECI un incontro alla presenza del Capo ufficio Cons. Roberto Nocella e le OO.SS. SNALS CONFSAL, FLC CGIL, UIL SCUOLA e ANP riguardante per primo punto all’o.d.g. il contingente del personale della scuola all’estero per l’anno scolastico 2018/2019.

Ha aperto i lavori il Cons. Nocella che ha evidenziato i 7 posti da sopprimere nelle scuole statali e nei corsi e i 7 posti da istituire a compensazione.

A seguito di tale chiarimento, lo SNALS CONFSAL e le OO.SS. presenti hanno rimarcato la graduale diminuzione dei posti statali nei confronti della scuola paritaria, situazione che provocherebbe forti e pressanti pericoli in futuro.

Oltre a ciò si è chiesto, nuovamente, come si intende risolvere il problema degli spezzoni e delle conseguenziali sostituzioni  da parte dei dirigenti scolastici. Lo SNALS  ha inoltre ricordato che nei precedenti periodi, l’Amministrazione per tali situazioni  si è servita anche dell’invio, per alcuni mesi,  del personale comandato oppure attingendo dai posti di potenziamento, proposta già suggerita numerose volte.

Contemporaneamente si è anche chiesto di accelerare i tempi per la firma del contingente, visto l’iter che prevede l’invio del decreto interministeriale prima al MIUR e MEF e poi alla Corte dei Conti.

In merito al secondo punto sui trasferimenti estero per estero il MAECI ha fatto riferimento alla trasmissione nelle sedi della circolare n. 5 del 3 agosto 2017, in cui vengono riportate le istruzioni relative alle modalità ed ai tempi di presentazione delle domande di trasferimento, ai termini di pubblicazione dei movimenti ed alle indicazioni per il ricorso ai mezzi di tutela.

Nella succitata circolare nuovamente si è data la possibilità solo per i trasferimenti di ufficio, per i trasferimenti a domanda per i posti vacanti delle scuole europee ma non per i trasferimenti a domanda dalle sedi particolarmente disagiate.

In relazione ai dirigenti scolastici i 7 posti scoperti  verranno assegnati a seguito di una specifica selezione mentre i 10 posti di sostegno, non saranno coperti dai docenti di sostegno in quanto non esiste una specifica graduatoria.

Per quanto attiene al terzo punto sulla proroga delle graduatorie per la destinazione all’estero del personale della scuola, i sindacati sono stati informati della approvazione in data 24 c.m., da parte del consiglio dei ministri, del decreto-legge proroga termini. In tale norma all’art. 6 (proroga di termini in materia di istruzione e università) comma 3 “All’art. 37, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64 le parole ” dall’anno scolastico 2018/19 sono sostituite dalle seguenti: “dall’anno scolastico 2019/2020. La validità delle graduatorie vigenti per l’anno scolastico 2017/2018 è prorogata per l’anno 2018/2019 per le assegnazioni temporanee di cui all’art 24 e per le destinazioni all’estero sui posti che si rendono disponibili nell’ambito dei contingenti di cui agli articoli 18, comma 1, e 35 comma 2. Conseguentemente l’art. 12 (Entrata in vigore) riporta che il presente decreto entra in vigore successivamente alla sua pubblicazione nella G.U. e sarà presentato alle camere per la conversione in legge. Questo provvedimento, proposto varie volte anche dalle Organizzazioni sindacali, darà la possibilità al Ministero di fruire delle attuali graduatorie che ora vengono prorogate per a.s. 2018/2019 in attesa del bando per la destinazione.

 

In merito al quarto punto maggiorazione per spese abitazione del personale della scuola all’estero il Cons. Nocella ha chiarito che delle 250 iniziali posizioni non completate sarebbero rimaste circa 20 o 30 casi da risolvere.

Nello stesso tempo, ha evidenziato che non è fattibile a tutti gli interessati ridare le somme con il cedolino del mese di novembre.

I

 

 

Il Miur ha oggi fornito un’ulteriore informativa ai sindacati sulle immissioni in ruolo per l’a.s. 2018/19,

confermando i numeri già comunicati, in attesa degli ultimi controlli del MEF ai fini dell’autorizzazione

del contingente 57322 assunzioni divise fra 13329 posti di sostegno e 43993 posto comune

ha completato l’informazione indicando  la distruzione dei posti tra i vari ordini e gradi di istruzione.

         scuola dell’infanzia – 4.988 di cui 1.143 sul sostegno;

         scuola primaria 12.410 di cui 4.396 sul sostegno;

         scuola secondaria di I grado 20.999 di cui 6143 sul sostegno;

         scuola secondaria di II grado 18925 di cui 1647 sul soste

 

Dal punto di vista geografico il 18% al centro,22% al sud,59% al Nord.

 

I posti destinati alle assunzioni a tempo indeterminato del personale educativo sono  77.

 

 

“Abbiamo appreso dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che la flat tax sarà implementata a partire dalla prossima legge di bilancio, secondo un cronoprogramma graduale il cui contenuto di dettaglio è allo studio. Per questo la CONFSAL si appella al Governo per fare in modo che la flat tax non penalizzi in alcun modo i contribuenti con minore reddito portando vantaggi tangibili solamente alle fasce di reddito medio-alte”. E’ questo l’appello lanciato da Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale della CONFSAL, al Governo Conte, in merito all’applicazione della flat tax.

“Nel corso della campagna elettorale e in occasione delle trattative sul contratto di Governo, le forze politiche di maggioranza hanno concordato su un nuovo regime fiscale con due aliquote fisse al 15 e al 20% per persone, famiglie e imprese e una no tax area per i cittadini a basso reddito. Da parte nostra vigileremo con attenzione che i contribuenti meno abbienti vengano effettivamente tutelati e che non accada, come ipotizzato da alcuni studi teorici sull’applicazione della flat tax, che risultino penalizzate le famiglie con circa 20.000 euro di reddito annuo e due o più figli a carico, che sarebbero costrette a pagare una IRPEF ben più salata di quella prevista dall’attuale regime fiscale”, ha concluso Margiotta.

 

Informiamo gli utenti SNALS-Confsal  di Bari  e provincia che i servizi della sede provinciale e delle sedi territoriali saranno sospesi in occasione della pausa estiva da lunedì 30 luglio a sabato 18 agosto 2018 compreso.

Per eventuali comunicazioni vi invitiamo ad inviare una mail all’indirizzo:  snalsbari@gmail.com  descrivendo il motivo del contatto e indicando recapiti telefonici (fisso o cell) a cui volete essere ricontattati. Sarà nostra cura rispondervi in tempi brevi. Grazie per la collaborazione e  auguri di buone ferie a tutti .

 

 Conclusa la fase preselettiva, è iniziata l’attesa per  il prossimo step:

la prova scritta , la cui data sarà comunicata con avviso sulla Gazzetta Ufficiale,

ma che i rumors danno per certa in un lasso di tempo che va da metà ottobre ai primi di novembre.

 

Ad essere interessati sono gli 8.736 ( 36 in più di quelli previsti per via del pari punteggio)che hanno conseguito una valutazione di 71.7 al test.

La prova si svolgerà al computer ed avrà una durata di 150 minuti .

Si articolerà in cinque quesiti a risposta aperta e due quesiti in lingua straniera.

Il punteggio massimo conseguibile è di 100 punti, derivanti dalla somma dei punteggi ottenuti in ciascuno dei sette quesiti.

A ciascuno dei cinque quesiti a riposta aperta è attribuito un punteggio massimo di 16 punti per un totale massimo di 80

I cinque quesiti a risposta aperta riguardano le seguenti tematiche:

a) normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;

b) modalita’ di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realta’ delle istituzioni scolastiche ed educative statali;

c) processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, all’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione e del Piano di Miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;

d) organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica;

e) organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realta’ del personale scolastico;

f) valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;

g) elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni;

h) contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;

i) sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.

I quesiti in lingua straniera sono due, ciascuno dei quali consiste in cinque domande a risposta chiusa, volte a verificare la comprensione di un testo nella lingua prescelta dal candidato tra inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Le materie, su cui vertono i due quesiti, sono quelle indicate nelle sopra riportate lettere d) o i).

I quesiti sono formulati e svolti nella lingua straniera prescelta dal candidato, al fine di verificarne la conoscenza al livello B2 del CEF.

A ciascuno dei quesiti in lingua straniera è attribuito un punteggio massimo di 10 punti (2 per ciascuna risposta chiusa corretta) per un totale massimo di 20

Per superare la prova scritta    il punteggio minimo richiesto sarà  70.

Le fasi ulteriori previste dal bando:

corso di formazione di due mesi,tirocinio di quattro mesi,prova scritta di carattere teorico-pratico e colloquio finale rendono poco realistica la possibilità di poter vedere i nuovi dirigenti al lavoro già

dall’a. s. 2019/2020

Su  questo dubbio oggi il ministro Bussetti in una intervista ha dichiarato :

“Parliamo di un corso-concorso che prevede una procedura lunga e complessa,

ma valuteremo i tempi di esecuzione di ogni fase anche in base al numero di candidati selezionati in ciascuna regione”.

Dunque i margini per una semplificazione del percorso non verranno stabiliti a priori ma dopo l’espletamento di ogni fase.

Continueremo a seguire i futuri sviluppi  a tenervi informati costantemente su tutte le novità che dovessero verificarsi. Ancora una volta  congratulazioni ed un grande in bocca al lupo da parte dello Snals a tutti i concorrenti.

 

 

 E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Milleproroghe, che contiene al suo interno due articoli che riguardano l’istruzione e la cultura:

L’articolo 6  proroga le graduatorie valide per l’insegnamento all’estero di un altro anno.

L’articolo 7 riguarda il bonus cultura per i diciottenni, che sarà esteso anche  all’anno 2018.

Se è vero che il decreto  entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana è necessario non dimenticare che serve comunque il passaggio parlamentare   per la conversione in legge.

 

 

 

 

I Relatori di maggioranza hanno presentato una serie di emendamenti all’art.4  del   decreto “Dignità” che si occupa della soluzione della situazione dei diplomati magistrali.

L’Art. 4 prevede che le sentenze di merito, le quali, per effetto della Sentenza del Consiglio di Stato  – a sezioni riunite – del dicembre 2017, saranno tutte negative, siano eseguite NON immediatamente ma entro 120 giorni dalla data di comunicazione del provvedimento al MIUR. Questo passaggio produrrebbe l’effetto  per gli interessati di  riprendere  la loro attività di insegnamento all’inizio dell’anno scolastico ma  non sarebbe risolutivo del problema perchè  dopo i 120 gg. previsti nella sentenza del consiglio di stato  la situazione si riproporrebbe nella sua drammaticità. Lo Snals Confsal ha per questo valutato l’art. 4  come assolutamente insufficiente.

Gli emendamenti presentati dalla maggioranza ed approvati in commissione  prevedono:

  • la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato dei diplomati magistrali beneficiari di sentenze cautelari in rapporti a tempo determinato con termine finale fissato al 30.6.2019,
  • la stipula di supplenze annuali, le quali, indipendentemente dalla natura dei posti, avrebbero termine il 30.6.19.

Ancora ipotesi non risolutive del problema: le proposte degli emendamenti   sposterebbe solo il temine della resa dei conti da 120 giorni al 30 giugno.

La soluzione del problema potrebbe essere l’ emendamento che, riprendendo la proposta a suo tempo presentata dallo SNALS CONFSAL, prevede l’indizione di un concorso riservato al quale potrebbero accedere i diplomati ante 2001/02 e i laureati – in modo da evitare discriminazioni – che abbiano prestato almeno due anni di servizio anche non continuativo nell’ultimo ottennio.

Chi supererà tale prova verrà inserito in una graduatoria destinata all’immissione in ruolo : ciò porterà al superamento del problema.

ATTENZIONE: le proposte di emendamento debbono ora ottenere il voto favorevole nel prosieguo dell’iter parlamentare. Abbiamo voluto comunque darne notizia ed esaminarli  perché siamo ben consapevoli dell’urgenza del problema e delle sollecitazioni che ci vengono dai nostri iscritti..

E’ evidente che lo SNALS CONFSAL continuerà a seguire  con la massima attenzione lo sviluppo della vicenda mettendo in campo tutte le iniziative utili al fine di giungere alla soluzione del problema che soddisfi le attese di tutti.

 

news

 

 Il Ministro Bussetti, in audizione presso le Commissioni  congiunte 7 Senato e VII Camera, è intervenuto sul tema della valutazione dei docenti e dei dirigenti scolastici.

Il Ministro ha dichiarato di volere un sistema di valutazione dei docenti che deve fondarsi su “criteri chiari, trasparenti e condivisi evitando qualsiasi forma di discrezionalità valutativa” e  ha poi ricordato l’accordo siglato con i sindacati sul bonus merito che sarà assegnato per l’80% in base all’organico del personale docente della scuola e per il 20% in base ai fattori di complessità e di esposizione a rischio educativo”.

 

Per i dirigenti scolastici  il ministro Bussetti intende rivedere il sistema di valutazione attuale che, slegato da ogni forma di incentivo, risulta privo di un prerequisito essenziale ai fini della valorizzazione del lavoro dirigenziale. 

Le immissioni in ruolo per il personale ATA saranno espletate tra il 1 e il 31 agosto.

E’ quanto è specificato nella nota ministeriale che regola gli adempimenti e la tempistica per le immissioni in ruolo.

Personale ATA:

  1. Per le proposte di assunzione accettate, l’ufficio preposto al procedimento di assunzione (USR, Ufficio di Ambito Territoriale o scuola delegata) inserirà le informazioni concernenti l’immissione in ruolo mediante l’applicazione SIDI “Fascicolo personale scuola – Gestione Corrente‐Assunzioni e Ruolo – Gestione Assunzioni a Tempo Indeterminato – Immissioni in Ruolo – Acquisire immissione in ruolo”. Con questa operazione viene assegnata la sede scolastica provvisoria.
  2. Le causali di immissione in ruolo a.s. 2018/19 disponibili per la succitata operazione sono: M4 ‐ Concorso per soli titoli

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