Si può sistemare la propria posizione anche dopo il 1° gennaio 2019
L’INPS ha fornito un chiarimento in merito alla prescrizione dei contributi pensionistici
dovuti alle Gestioni pubbliche, confluite nell’INPS.
L’articolo 3, commi 9 e 10, della legge 8 agosto 1995, n.335 ha ridotto
il termine di prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alle Gestioni
pubbliche da 10 a 5 anni.
Nella circolare INPS n. 169 del 15 novembre 2017, che ha prorogato i termini
di prescrizione dei contributi al 31/12/2018, inizialmente fissati al 31
dicembre 2017, sono anche fornite istruzioni in merito alla verifica del
proprio “estratto conto INPS/INPDAP”, per controllare
se sia aggiornato con tutti i contributi previdenziali versati.
Adesso l’Inps chiarisce che la posizione assicurativa potrà essere
sistemata anche dopo il 1/1/ 2019.
Ciò che cambierà, a partire dalla 1/1/2019, sarà che l’Amministrazione-
datrice di lavoro- non avrà più la possibilità di regolarizzare i versamenti
mancanti, cosa possibile sino al 31 dicembre 2018 ma dovrà sostenere
l’onere del trattamento di quiescenza, riferito a periodi di servizio per i quali è
intervenuta la prescrizione.
I dipendenti, pertanto, potranno chiedere la variazione della propria posizione
assicurativa anche dopo il 31 dicembre 2018
La prescrizione dei contributi non influirà sulla pensione, poichè per i
contributi prescritti,provvederà l’amministrazione.
Si ricordi che per verificare la propria posizione assicurativa, si deve
visionare il proprio estratto conto contributivo accedendo all’area
riservata (MyINPS) con le proprie credenziali (codice fiscale, PIN o SPID),
Area prestazioni e servizi/Fascicolo previdenziale del cittadino/
Posizione assicurativa/Estratto conto.
In caso di contributi mancanti, si deve segnalare, con domanda on-line RVPA
(richiesta variazione posizione assicurativa), eventuale contribuzione
mancante o anomalie nella propria posizione previdenziale.
Per l’istanza RVPA non è fissato alcune termine perentorio.
L’Estratto conto riporta i dati anagrafici del lavoratore e, riassunti in una tabella:
– i versamenti previdenziali suddivisi in:periodo di riferimento,
-tipologia di contributi (da lavoro dipendente, artigiano, commerciate, servizio militare ecc.);
-contributi utili espressi in giorni, settimane o mesi, sia per il calcolo della pensione che per
il raggiungimento del diritto;
-retribuzione o reddito;
-riferimenti del datore di lavoro;
-eventuali note riportate alla fine dell’Estratto.