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 Per condividere ancora   il convegno con chi non ha potuto esserci . Sintesi dei saluti istituzionali e  degli interventi dei relatori

 

Il  consigliere regionale  Saverio Tammacco intervenuto in rappresentanza del governatore della Puglia Michele  Emiliano :  L’autonomia differenziata è  in questo periodo l’ argomento che gode della massima attenzione da parte del governatore e degli organi di governo. E’ in corso un approfondimento sulla proposta Calderoli e sui pericoli che la sua attuazione rappresenterebbe per il paese .

Il consigliere comunale  Bronzini intervenuto   in rappresentanza del sindaco  della città metropolitana Antonio De caro  : ha evidenziato come già ora i comuni abbaio difficoltà di risorse per la scuola e l’autonomia differenziata peggiorerebbe sicuramente la situazione. Il comune di Bari sta per investire 30 milioni per la scuola ma derivano dalla sua sana gestione.

Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, Giuseppe Silipo ha  sottolineando la centralità della scuola tra tutti gli altri servizi pubblici .  “Può succedere qualunque cosa, ma noi il primo settembre dobbiamo entrare in classe. I-l ruolo dell’ufficio scolastico regionale è un ruolo meramente amministrativo ma è senza dubbio l’organo dell’amministrazione più vicino alle esigenze del territorio.

Gli interventi :

IL SEGRETARIO GENERALE SNALS CONFSAL SERAFINI: PER IL NOSTRO SINDACATO LA SCUOLA DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI. Da un punto di vista amministrativo e, soprattutto, da un punto di vista sindacale, vediamo l’autonomia differenziata come un grande pericolo per la scuola pubblica.”

Il prof. Gozzini, storico dell’Università di Siena, ha parlato dell’autonomia differenziata come di una secessione dei ricchi “La scuola – ha spiegato il docente – deve essere strumento di pluralismo e democrazia, deve servire a riaccendere la speranza.” Analizzando la quota di spesa pubblica destinata all’istruzione negli ultimi cento anni, ha poi denunciato la lentezza del mondo della politica ad assumere la scuola come priorità. Dopo il periodo d’oro degli anni Sessanta in cui la scuola è divenuta strumento di ascesa sociale, è iniziato un declino che  ha portato alla situazione attuale e che ha visto  gli investimenti pubblici nel settore diminuire  vertiginosamente .

La prof.ssa Marina Calamo Specchia  , professoressa ordinaria di Diritto Pubblico  Comparato e di Giustizia costituzionale comparata nell’Università degli  Studi di Bari Aldo Moro ha illustrato l’impianto costituzionale della  scuola, anche in relazione all’interpretazione della Corte  costituzionale, e si è  soffermata sulle criticità connesse alla riforma del  regionalismo differenziato, in particolare sulla costituzionalità del  trasferimento delle competenze in materia scolastica.   “La proposta di legge Calderoli rischia di essere dichiarata incostituzionale ancor prima di essere approvata . Secondo la Costituzione, la scuola è aperta a tutti e deve costruire una società equa. – ha detto la docente – Il problema è che la politica spesso non sa nemmeno cosa sia la Costituzione.”

 

“Consegna tutti i poteri nelle mani di un piccolo gruppo di persone.”, ha denunciato Gianfranco Viesti nel suo intervento, parlando poi di irresponsabilità politica del progetto di riforma Calderoli. Secondo l’economista pugliese, “nessun ragionevole Parlamento dovrebbe concedere alle Regioni la possibilità di richiedere alcune competenze nel lungo elenco previsto dal ddl. Ne verrebbe fuori un Paese ridicolo, dove i ministeri avrebbero solo stracci di competenze.”

La dottoressa Anna Cammalleri consigliere del presidente emiliano per la scuola e già dirigente dell’ufficio scolastio regionale della Puglia assente per motivi familiari ha comunque voluto esserci inviando un testo in cui ha ribadito la centralità di quanto previsto dalla Carta Costituzionale in materia di istruzione .