Articoli

Da 1.600 a 2.000 euro (lordi), più gettone. Ma lavori devono concludersi entro 120 giorni

Il Ministero dell’Istruzione e Merito ha convocato un incontro con le organizzazioni sindacali per discutere  i compensi destinati ai membri delle commissioni esaminatrici dei prossimi  concorsi pubblici che riguardano i futuri Dirigenti Scolastici, i futuri  docenti, nonché personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado .

Si è discusso anche del compenso per il  personale addetto alla vigilanza delle prove concorsuali e  per il referente informatico d’aula in caso di procedure informatizzate.

I compensi  ovviamente variano in base al ruolo e al livello di istruzione del personale reclutato. Ecco i distinguo:

 

Compensi base (lordo dipendente)

 

  1. a) euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il personale: docente della scuola dell’infanzia e primaria; docente diplomato degli istituti secondari di secondo grado; personale ATA appartenente al profilo di area B o categorie equiparate;

 

  1. b) euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il personale: docente laureato degli istituti secondari di secondo grado; docente di istituti secondari di primo grado; personale ATA appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate;

 

  1. c) euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici.

 

E’ stata prevista  una variazione del 10% nel compenso per i presidenti delle commissioni esaminatrici (un aumento) e per i segretari delle commissioni stesse (una diminuzione). I membri aggiunti alle commissioni percepiranno il 50% del compenso base.

In aggiunta al compenso base, ci sarà   un compenso integrativo legato alle prove scritte e orali .  Per  ogni elaborato esaminato o candidato intervistato, il compenso varia da 0,80 a 1,00 a seconda della categoria del concorso. Questi compensi vedono un incremento dell’80% qualora sia prevista una prova pratica nell’ambito della prova orale. Per i concorsi con correzione automatizzata, il compenso base viene ridotto al 60%, mantenendo inalterato il compenso integrativo per la prova orale e la prova pratica.

Per garantire la conclusione delle operazioni concorsuali nei termini stabiliti, il compenso scatta se la commissione conclude i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta ed esamini almeno 125 candidati al mese o la totalità degli ammessi alla prova orale ove il numero sia inferiore.

news

 

Si ricorda che le domande di partecipazione devono essere presentate  fino alle ore 23:59 del 6 settembre per via telematica. Le istanze possono essere inviate dal portale INPA o dal sito Miur,

 

I posti sono così ripartiti per regioni:

Regione               Numero posti

Abruzzo                                  33

Basilicata                                 4

Calabria                                 34

Campania                           175

Emilia-Romagna               151

Friuli-Venezia Giulia         36

Lazio                                   183

Liguria                                  27

Lombardia                        350

Marche                                 37

Molise                                     2

Piemonte                             116

Puglia                                  122

Sardegna                              31

Sicilia                                  134

Toscana                             101

Umbria                               24

Veneto                              180

TOTALE                        1.740

 

Lo SNALS BARI organizza  un corso in presenza preparatorio alle prove del concorso per dirigenti scolastici

articolato in incontri di approfondimento  pomeridiani di due ore  sulle tematiche indicate nel regolamento.

Requisiti di accesso al concorso Dirigenti Scolastici

  1. E’ ammesso a partecipare alle procedure concorsuali il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato e confermato in ruolo ai sensi della normativa vigente, che abbia effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative statali, un servizio di almeno cinque anni e che sia in possesso di uno tra i seguenti titoli di studio:
  2. a) laurea magistrale;
  3. b) laurea specialistica;
  4. c) diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto del Ministro dell’universita’ e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 2 del 4 gennaio 2000;
  5. d) diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
  6. e) diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
  7. I titoli di studio di cui al comma 1 conseguiti all’estero sono considerati validi per l’ammissione al concorso se dichiarati equipollenti o equivalenti a titoli universitari italiani secondo la normativa vigente.
  8. Il servizio di insegnamento, anche se maturato antecedentemente alla stipula del contratto a tempo indeterminato, si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno centottanta giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
  9. Ai fini dell’ammissione al concorso, si considera valido soltanto il servizio di ruolo effettivamente prestato con esclusione dei periodi di retrodatazione giuridica, restando fermo quanto previsto al comma 3 circa la validita’ del servizio prestato anche prima della stipula del contratto a tempo indeterminato.
  10. I candidati devono, altresi’, possedere i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.
  11. I candidati partecipano al concorso con riserva di accertamento del possesso dei requisiti di ammissione. In caso di carenza degli stessi, l’USR responsabile della procedura dispone l’esclusione dei candidati in qualsiasi momento della procedura concorsuale

Vale sia il servizio a tempo determinato che indeterminato, ma solo se svolto nelle scuole statali

Incontro di presentazione del corso e  iscrizione

Martedì 11 luglio  2023 alle ore 17.00 presso l’auditorium della parrocchia

Beata Vergine Immacolata via Abbrescia 92 Bari (  nei pressi della sede provinciale dello Snals Bari.)

Agli incontri potranno partecipare gli iscritti al sindacato.

Per ulteriori informazioni : si invita ad inviare mail ai seguenti indirizzi :

info@snalsbari.it oppure dematteis@snalsbari.it

COSA SAPPIAMO AD OGGI

L’anno scolastico 2022/23 è stato quello dell’arrivo del docente di educazione motoria nelle classi quinte delle scuole elementari. Sono circa 25 mila le classi interessate, per un totale stimato di 2.200 docenti coinvolti. Dall’anno prossimo si allargherà la novità anche alle classi quarte.

Peccato che il tutto sia cominciato all’insegna della confusione, con un bando per l’assunzione dei docenti costantemente rimandato.

Per assegnare le supplenze si è dunque ricorso a coloro che erano iscritti in graduatoria GPS nelle classi di concorso A-48 (Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A-49 (Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado).

 

Il capo dipartimento del Miur Stefano Versari, intervenendo ad un webinar  aveva spiegato il vero motivo della mancata pubblicazione del bando: i posti assegnati sarebbero stati pochissimi.

Siccome nella primaria non esistono spezzoni di cattedre esterne all’istituzione scolastica, il numero di posti interi per l’educazione motoria alla primaria per il 2022-23 è stato di 13. Lo scenario cambierà il prossimo anno perché entreranno le quarte classi e c’è la stima stima di oltre 1.600 posti interi. Il concorso è stato approvato in Legge di Bilancio 2022 per “promuovere nei giovani, fin dalla scuola primaria, l’assunzione di comportamenti e stili di vita funzionali alla crescita armoniosa, alla salute, al benessere psico-fisico e al pieno sviluppo della persona, riconoscendo l’educazione motoria quale espressione di un diritto personale e strumento di apprendimento cognitivo“.

Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha pubblicato il DPCM firmato dai ministri Paolo Zangrillo e Giancarlo Giorgetti che autorizza la procedura di reclutamento per 1740 posti di docente di educazione motoria per l’anno scolastico 2023-24.

 

Chi può partecipare al concorso

E’ necessario essere in possesso di uno dei seguenti titoli

 

laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative»

laurea magistrale classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport

laurea magistrale nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie

titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233: laurea 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; 75/S Scienze e tecnica dello sport; 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative

Necessari i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche di cui al DM 616/2017

Saranno accettati anche titoli analoghi esteri riconosciuti dalla normativa vigente in Italia, e titoli di studio equiparabili a queste lauree magistrali secondo il D.M. del luglio 2009.

Le prove

Prevista una prova scritta computer base composta da cinquanta quesiti:

quaranta quesiti a risposta multipla distinti per ciascuna classe di concorso, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato

cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

La durata della prova è pari a 100 minuti. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti. La commissione assegna alla prova scritta un punteggio massimo di 100 punti. Ogni risposta esatta vale 2 punti, per considerarsi superato lo scritto occorrerà ottenere 70 su 100.

La successiva valutazione dei titoli servirà a  stabilire il punteggio nella graduatoria finale.

Prova orale

Nell’orale il candidato dovrà progettare e illustrare un’attività didattica,

La prova orale valuta la padronanza della disciplina, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti. La prova orale valuta altresì la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

Ha una durata massima complessiva di 30 minuti.

La commissione assegna alla prova orale un punteggio massimo complessivo di 100 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono il punteggio complessivo di almeno 70 punti.

I titoli accademici possono invece portare ad un massimo di 50 punti.

Le graduatorie finali

Al termine del concorso vengono stilate le graduatorie di merito regionale.

Vi entreranno  a far parte solo i vincitori, cioè coloro che avranno accesso ai posti messi a disposizione dal concorso.

Coloro che supereranno i punteggi minimi previsti senza rientrare in graduatoria, otterranno comunque l’abilitazione all’insegnamento, qualora ne siano sprovvisti.

 

 

 

news

 

 

Con l’uscita del decreto assunzioni PA si è diffusa la notizia che sia saltato il nuovo concorso per docenti precari con 3 anni di servizio o 24 CFU. Tanti speravano   fosse inserito nel testo del decreto assunzioni PA pubblicato in GU, ma non è stato incluso nel provvedimento legislativo.

L’avvio imminente  di una procedura concorsuale riservata agli insegnanti precari è stato ufficialmente confermato dal comunicato ministeriale sul piano assunzioni appena varato. Nella nota si legge: Inoltre, il Ministero è in procinto di avviare, in attuazione del PNRR, una procedura concorsuale per gli insegnanti che abbiano maturato 36 mesi di servizio o siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. Dunque, probabilmente il provvedimento relativo al nuovo concorso sarà inserito in un prossimo DL o la procedura sarà avviata direttamente mediante apposito decreto ministeriale del MIM. Si ipotizza   che l’uscita del bando possa avvenire  entro il mese di giugno.

Il segretario Vito Masciale come sempre in perfetta aderenza con lo spirito dello Snals che è sempre a fianco dei propri iscritti per non lasciare nessuno indietro ha il piacere di comunicare che oltre al corso preparatorio per la preselettiva del TFA 2023 già partito oltre al corso per il concorso DS di cui sta per uscire il calendario sta organizzando anche i seguenti corsi: per il concorso a DSGA, il concorso riservato ai facenti funzioni DSGA e Dirigente tecnico per i quali sono previsti bandi imminenti . Pertanto si invitano gli interessati a questi concorsi a segnalare il loro interessamento al corso relativo inviando una mail a info@snalsbari.it

 

PNRR e le assunzioni  nella scuola: cosa bolle in pentola

Il governo sarebbe pronto a sbloccare i concorsi nella scuola. L’obiettivo previsto  nel Pnrr è quello di inserire almeno 70mila nuovi docenti, aggiornando anche le regole delle selezioni :concorsi light a cadenza annuale e 60 Cfu. Per  rispettare questo impegno preso con Bruxelles  al ministero sono allo studio diverse soluzioni .

Si vuole coprire una parte dei posti liberi che il ministero dell’Istruzione non è riuscito ad assegnare. Da anni in Italia i sindacati e lo Snals in primis denunciano  la grave mancanza di docenti e l’inefficienza del ministero dell’Istruzione di fronteggiare l’emergenza.  L’emergenza cattedre scoperte è sotto gli occhi di tutti. Nonostante le sette procedure di assunzioni  del  2022 – il ministero dell’Istruzione è riuscito ad assegnare appena il 41% dei 94mila posti liberi. Con l’effetto di riportare i supplenti a 217mila. A fronte di un esercito di 500mila precari con almeno tre anni di servizio alle spalle. Per evitare il bis tra qualche mese e, soprattutto, per tenere fede agli impegni del Pnrr i tecnici di viale Trastevere stanno mettendo  a punto un strategia di uscita da una situazione endemica . . La soluzione allo studio  illustrata nel corso di un incontro tra il ministero dell’Istruzione e del merito e le sigle sindacali, manifesta  la volontà di cambiare l’attuale sistema di reclutamento degli insegnanti che ogni anno lascia scoperte cattedre stabili e insoddisfatti migliaia di precari.

Il confronto sul reclutamento è avviato, si attendono le decisioni del Ministro Giuseppe Valditara sulle modalità concorsuali che adotterà, oltre i concorsi ordinari, per consentire le immissioni in ruolo di almeno 70 mila docenti. I piani del Pnrr per l’istruzione prevedono però una stabilizzazione per il 2025 e non c’è tempo da perdere. Siccome in questi anni si è fatto molto poco e il tempo stringe, per recuperare terreno  si sta pensando ad una strategia basata su una serie di concorsi per docenti da attuare nel prossimo triennio con un primo concorso che potrebbe prendere vita già entro quest’anno. un concorso sprint (e light) riservato ai docenti già abilitati, agli specializzati sul sostegno e agli iscritti in seconda fascia (cioè senza abilitazione) nelle graduatorie provinciali Gps.  L’immissione a settembre per i vincitori del concorso avverrà a tempo determinato, con svolgimento dell’anno di prova e tirocinio, e prove finali basate su un esame scritto e uno orale. In itinere all’anno di prova, i docenti che saranno assunti dovranno arrivare a 30 crediti formativi universitari (Cfu) e i non abilitati a 60.60 CFU è la soglia richiesta, accanto alla laurea, dalla nuova formazione iniziale dei prof prevista sempre dal Pnrr, ma ancora in attesa di decollo (il decreto attuativo doveva arrivare a fine luglio 2022, ma rimpalla ancora tra i ministeri dell’Istruzione e del merito e quello dell’Università).A questo primo step che dovrebbe portare in cattedra 20mila precari ne seguirà un secondo che dovrà allinearsi alle nuove regole del Pnrr e riguarderebbe 50mila docenti  per un totale di 70mila nuovi ingressi entro il 2024 con le nuove regole (concorsi light a cadenza annuale e 60 Cfu). Per i rimanenti 50mila inserimenti si avvierebbero quindi concorsi “ordinari”, compresa la fase transitoria riservata a un’altra fetta di precari storici (quelli con tre anni di servizio alle spalle). L’obiettivo è arrivare al 2025 con il sistema a regime .

Con il nuovo sistema di reclutamento dovrebbe arrivare anche l’ennesimo intervento sulla mobilità. Oggi i provvedimenti attuativi del Pnrr prevedono la regola generale dei tre anni di permanenza nella sede di titolarità. Il sindacato preme però per un ammorbidimento. Viale Trastevere starebbe ragionando su una norma interpretativa (da inserire nei prossimi provvedimenti sul Pnrr) per chiarire che il vincolo triennale scatta solo per le assunzioni legate al dl 36 (e quindi al Pnrr), e non si applica invece a chi è già nominato con altre procedure.

Come sempre lo Snals continuerà a seguire con molta attenzione l’evolversi degli eventi per la tutela dei lavoratori della scuola e ad informarli tempestivamente.

Vito Masciale

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 28/04/2020 i bandi delle procedure dei concorsi sotto elencati. E’ sufficiente cliccare sulla voce interessata per accedere ai link diretti dei relativi decreti della Gazzetta Ufficiale. Le domande possono essere presentate, in modalità telematica, nelle date di seguito indicate, tramite l’applicazione «Piattaforma Concorsi e Procedure selettive» avvalendosi delle credenziali SPID o tramite la piattaforma di istanze on line, se si è in possesso di un’utenza di accesso ai servizi valida.

(Decreto n. 497)

Procedura straordinaria, per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune.

(Decreto n. 497)

Presentazione delle domande

A partire dalle ore 9,00 del 28 maggio 2020,

fino alle ore 23,59 del 3 luglio 2020

(Decreto n. 498)

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria.

(Decreto n. 498)

Presentazione delle domande

 A partire dalle ore 09.00 del 15 giugno 2020,

fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2020

(Decreto n. 499)

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

(Decreto n. 499)

Presentazione delle domande

A partire dalle ore 09.00 del 15 giugno 2020,

fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2020.

(Decreto n. 510)

Concorso straordinario, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

(Decreto n. 510)

ATTENZIONE le date di presentazione delle domande hanno subito delle variazioni. rispetto al Decreto n. 510.

Il contributo di segreteria richiesto per la partecipazione al concorso straordinario per il ruolo (domanda dall’11 luglio al 10 agosto) sale dai 40 euro del bando del 28 aprile ai 50 indicati nella rettifica del 10 luglio.

Si è svolto il 29 gennaio, presso il Miur, l’incontro Amministrazione/sindacati per un confronto sulle bozze dei bandi di concorso ordinario scuola infanzia e primaria, ordinario secondaria, straordinario per titoli ed esami per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

 

Le richieste della delegazione Snals-Confsal

Per l’Amministrazione erano presenti Sabrina Capasso, Vice Capo di Gabinetto, e Max Bruschi, Capo Dipartimento Istruzione. La delegazione Snals composta da Irene Tempera (vice Segretario generale), Antinolfi Giuseppe (Componente Segreteria generale), Massa Lucia (Componente Segreteria generale) e Taiti Giuseppe (Coordinatore settore secondario), è intervenuta rimarcando, preliminarmente, che il 19 dicembre 2019 è stato sottoscritto dall’organismo di conciliazione, presieduto dall’allora ministro Fioramonti e dai sindacati rappresentativi, un Verbale contenente punti importanti e condivisi, tra i quali l’avvio di un tavolo politico di confronto sulle procedure di reclutamento previste dai relativi bandi, vale a dire, il tema all’o.d.g. odierno. Ma quei punti meritano tutti un’attenzione prioritaria e tempestiva perché la categoria attende risposte non più derogabili. Tempera ha quindi ricordato gli impegni contenuti nel suddetto Verbale sottoscritto dalle Parti.

 

I PUNTI NODALI DELL’INTESA DEL 19 DICEMBRE 2019

  1. Rinnovo contrattuale

Le Parti convengono di avviare, entro e non oltre il mese di gennaio, un tavolo politico di confronto (…….) in vista del prossimo rinnovo contrattuale per il comparto Istruzione e Ricerca. A tal fine, il tavolo politico di confronto sarà la sede per segnalare al tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio le risorse necessarie per il rinnovo contrattuale, ponendo attenzione a tutte quelle disponibili.

  1. Tavoli di settore

Entro il mese di gennaio, saranno altresì attivati specifici tavoli politici di confronto, relativi ai singoli settori che compongono il comparto Istruzione e Ricerca: Scuola, Università, Ricerca e AFAM.

  1. Attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019 e altri tavoli tematici

Le Parti convengono, altresì, di attivare a partire dal sette di gennaio, un tavolo politico di confronto in merito all’attuazione del decreto-legge n. 126 del 2019, con riferimento particolare alle procedure di reclutamento ivi previste e ai relativi bandi e decreti attuativi.  Il confronto terminerà in tempo utile per consentire la pubblicazione dei bandi entro i primi giorni di febbraio.

Per i settori Università, Ricerca e AFAM, il tavolo individuerà le soluzioni più idonee per completare il processo di stabilizzazione dei precari di settore.

Per il settore scuola, il tavolo procederà a un aggiornamento del contratto collettivo nazionale integrativo sulla mobilità, alla luce delle novità sopraggiunte.

  1. Percorsi abilitanti

Le Parti convengono, altresì, di avviare entro il mese di gennaio un confronto politico approfondito in merito ai percorsi di abilitazione strutturali, avuto il necessario riguardo per quei docenti che abbiano già una pregressa esperienza di insegnamento a qualunque livello, pur se privi di abilitazione. Le Parti convengono sulla necessità di concludere i lavori del tavolo entro il mese di febbraio, per consentire la presentazione nel medesimo termine del relativo disegno di legge collegato alla legge di bilancio, e con l’auspicio che l’esame parlamentare del disegno di legge possa concludersi in tempi brevi.

  1. DGSA facenti funzione

Le Parti sosterranno, nelle opportune sedi contrattuali o legislative a partire dal primo veicolo normativo utile, un’iniziativa volta a consentire al personale assistente amministrativo di ruolo, che abbia svolto per almeno tre anni negli ultimi otto le funzioni di DSGA, di accedere a tale qualifica con il medesimo titolo di studio già previsto per la partecipazione al concorso ordinario per titoli ed esami bandito nel 2018.

  1. Autonomia differenziata

Le Parti convengono sulla necessità di consolidare il sistema unitario nazionale di istruzione, privo di differenziazioni regionali.

 

Un cronoprogramma per le questioni da risolvere

 Lo Snals-Confsal e gli altri sindacati hanno sottolineato che i gravi ritardi nell’avvio dei lavori stanno ostacolando nei tempi e nei modi la soluzione delle tante questioni, divenute ormai vere e proprie emergenze in una fase di grande difficoltà per la scuola. Occorrono volontà politica, velocità e chiarezza per sciogliere i numerosi e complessi nodi.

Tutte le OO.SS. presenti hanno concordato sulla posizione dello Snals-Confsal e, congiuntamente, hanno dichiarato di non essere disponibili a dare inizio al tavolo odierno di confronto sui bandi di concorso senza un puntuale e serio impegno dell’amministrazione di predisporre un preciso cronoprogramma dei lavori per l’attuazione dei punti oggetto della conciliazione.

La dottoressa Capasso, a questo punto, ha chiesto la sospensione dell’incontro per poter riferire al Capo di gabinetto le richieste della parte sindacale. Alla ripresa dei lavori l’Amministrazione ha comunicato che le richieste dello Snals-Confsal e delle altre OO.SS. venivano accolte e che sarebbe stato inviato alle OO.SS un cronoprogramma dei lavori, per avviare un confronto tempestivo anche sugli altri temi.

Lo Snals e le altre OO.SS., soddisfatti del risultato raggiunto, si sono dichiarati disponibili all’apertura del tavolo di confronto sui bandi di concorso.

Le richieste di modifica dello Snals hanno, chiaramente, riguardato i punti critici dei bandi che sono stati discussi, in video conferenza, con i Segretari provinciali.

L’amministrazione si è riservata di comunicare le decisioni finali sulle richieste avanzate dallo Snals e dalle altre OO.SS. nel successivo incontro che si terrà giovedì 30, alle ore 16:00.

Serafini (Snals): rapida emanazione bando concorso straordinario, tempi più lunghi per ordinario [INTERVISTA]

Da Orizzonte Scuola – di Ilenia Culurgioni – 24 Gen 2020 – 10:16

 

Elvira Serafini, Segretario generale Snals, dopo il confronto con il ministro Azzolina, spiega quali sono le urgenze della scuola e le tempistiche per l’emanazione dei bandi di concorso attesi.

 

Il 22 gennaio il primo incontro con il neo ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. Quali sono stati i punti chiave?

L’incontro con il Ministro Azzolina ha avuto un carattere interlocutorio e ha fatto registrare l’impegno ad avviare nel più breve tempo possibile i tavoli tematici previsti nei verbali di conciliazione sottoscritti il 19 e 20 dicembre scorso per il Comparto Istruzione e ricerca e per l’area dirigenziale.

 

Quali sono le richieste dello Snals?

Riteniamo di assoluta importanza conoscere le intenzioni del Ministro e del Governo in ordine alla revisione del sistema di reclutamento e di abilitazione.

Le trattative per il rinnovo del CCNL potranno essere avviate solo dopo che saranno assicurate le risorse per intraprendere la strada del progressivo allineamento degli stipendi del personale del Comparto ai livelli medi europei.

La mobilità del personale della scuola deve garantire la deroga all’obbligo di permanenza nella sede di prima assegnazione dei neo immessi così come previsto dalle recenti previsioni legislative.

 

Sono molte in questo momento le urgenze della scuola: da dove si dovrebbe iniziare?

Bisogna bandire immediatamente il concorso straordinario nella scuola con adeguate garanzie di preventiva pubblicazione della banca dati da cui estrarre i test per la prova selettiva.

Anche i concorsi ordinari devono essere banditi al più presto così come previsto dal decreto recentemente approvato.

Per l’infanzia e la primaria già esiste il regolamento del relativo concorso e bisogna solo avviare le procedure di informazione e confronto sul bando ed in particolare sui titoli valutabili.

 

Diverse questioni erano rimaste aperte dopo l’intesa firmata il 19 dicembre con l’ex ministro Fioramonti. Si riparte da lì?

Pur essendo state trovate intese per la soluzione delle questioni già sottolineate, sono mancati i confronti tecnici e tematici che avrebbero consentito di porre le basi per decisioni operative condivise e necessarie per il futuro della scuola.

Resta poi la spinosa ed incredibile questione degli assistenti amministrativi facenti funzione di dsga che aspettano di essere immessi nei ruoli ordinari del profilo. Così come resta ancora non definita la previsione del concorso per i docenti di religione cattolica.

Dovrà essere pure trovata una soluzione per i docenti di ruolo dell’infanzia e della primaria e per i dottorati di ricerca ai quali dovrebbe essere garantita la possibilità di accedere al ruolo attraverso la procedura straordinaria laddove in possesso dei titoli di accesso alle classi di concorso richieste.

 

Si farà in tempo ad assumere i docenti a settembre? Quali tempistiche si prevedono per i bandi dei concorsi attesi?

Dipende dalla volontà del Governo e del Ministro. Ci sono state date assicurazioni sulla rapida emanazione del bando per il concorso straordinario mentre sono previsti tempi più distesi per quello ordinario nella secondaria e nell’infanzia e primaria. Siamo disponibili a tenere i necessari confronti in maniera intensiva e continua pur di garantire la copertura dei posti messi a concorso il 1 settembre.

Nell’ambito delle procedure per le supplenze andranno individuati meccanismi in grado di assicurare la copertura del maggior numero di posti in tempi celeri e con procedure veloci e trasparenti.

Per il V ciclo del TFA per il Sostegno bisogna dare urgenti rassicurazioni agli ITP privi di CFU, agli idonei del IV ciclo e determinare il maggior numero di posti possibile per rispondere alle esigenze degli alunni diversamente abili con personale adeguatamente formato e specializzato.