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A seguito della riunione sindacale che si è tenuta ieri, 30 gennaio, è stata pubblicata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito la circolare prot. n. 25316 del 31 gennaio 2025 contenente le indicazioni   relative alle cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2025, in relazione alle disposizioni introdotte dall’art. 1, commi da 161 a 184, della legge 30 dicembre 2024 n. 207.

La circolare, condivisa con l’Inps, integra le prime disposizioni contenute nella circolare prot. n. 150796 del 25 settembre 2024 e fornisce le indicazioni operative per l’attuazione dell’articolo 1, commi da 161 a 184, della legge 30 dicembre 2024 n. 207 (legge di Bilancio 2025), precisamente in merito a:

–              OPZIONE DONNA e PENSIONE ANTICIPATA FLESSIBILE (QUOTA 103)

Istanze di cessazione da presentare su “Polis – istanze on line” entro il 28 febbraio 2025.

 

Per OPZIONE DONNA, l’articolo 1, comma 173 della legge 30 dicembre 2024, n. 207,  prevede che possono beneficiare del suddetto trattamento pensionistico le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2024 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni e al ricorrere di una delle seguenti condizioni: assistenza ex art. 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, oppure riduzione capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74%;

 

Per QUOTA 103, l’art. 1, comma 174 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, prevede la possibilità di accedere alla pensione anticipata al raggiungimento, al 31 dicembre 2025, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di almeno 41 anni. La norma prevede, altresì, che per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2025 il trattamento di pensione anticipata sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo e il relativo assegno, sarà riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a quattro volte il trattamento minimo fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, raggiunta la quale verrà messo in pagamento l’intero importo della pensione.

I lavoratori che maturano in requisiti per la pensione con Quota 103 e decidono di rimanere al lavoro possono godere degli incentivi per la permanenza in servizio previsti dalla norma, corrispondenti allo sgravio dei contributi a proprio carico.

 

Le istanze Polis disponibili sono:

– Cessazioni On Line – personale docente ed ATA – Pensione anticipata flessibile – 2025

– Cessazioni On Line – personale docente ed ATA – Opzione donna -2025

– Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Pensione anticipata flessibile – 2025

– Cessazioni On Line – Dirigenti Scolastici – Opzione donna – 2025

–              APE SOCIALE

Istanza di cessazione da presentare in modalità cartacea entro il 31 agosto 2025

 

L’articolo 1, comma 175, della Legge di Bilancio prevede il posticipo del termine di scadenza del periodo di sperimentazione dell’APE sociale al 31 dicembre 2025 e pertanto sono confermate tutte le disposizioni riguardanti l’accesso. Requisiti: compimento dell’età anagrafica minima di 63 anni e 5 mesi per le lavoratrici e lavoratori dipendenti che si trovino in una delle seguenti condizioni: assistenza ex articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, oppure riduzione capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74% con 30 anni di anzianità contributiva, o che svolgono attività c.d. gravose (nel settore scuola docenti di scuola dell’infanzia e primaria) con minimo 36 anni di anzianità contributiva.

Le lavoratrici che hanno presentato domanda di cessazione per opzione donna e che presenteranno anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale, esclusivamente entro e non oltre il 31 marzo 2025 (cosiddetto 1° scrutinio 2025), potranno, previo riconoscimento del diritto da parte dell’Inps, comunicare tempestivamente alla competente struttura territoriale dell’INPS la rinuncia alla domanda di pensionamento opzione donna eventualmente già presentata.

 

Le innovazioni più significative introdotte dalla Legge di Bilancio riguardano però il superamento dei limiti ordinamentali per alcune categorie di dipendenti pubblici e la possibilità di trattenimento in servizio.

In merito ai limiti ordinamentali, il personale della scuola che entro il 31 agosto 2025 raggiunge contestualmente la massima anzianità contributiva di 41 anni 10 mesi (donne) e 42 anni 10 mesi (uomini) e l’età di anni 65, può presentare istanza di cessazione unicamente in modalità cartacea, per il tramite dell’istituzione scolastica, all’Ufficio Scolastico territoriale competente, se non ha presentato domanda di cessazione dal servizio entro il termine del 21 ottobre.

Il personale può, altresì, revocare l’istanza presentata entro il 21 ottobre 2024 qualora, in base alla nuova normativa, la cessazione dal servizio determini una condizione più sfavorevole rispetto alla prosecuzione dell’attività lavorativa.

I provvedimenti di collocamento d’ufficio per limiti ordinamentali già disposti e notificati dai dirigenti scolastici al personale in base alla precedente normativa sono da ritenersi ANNULLATI.

Il Ministero ricorda che rimane confermata la data del 28 febbraio 2025 per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie, da parte dei dirigenti scolastici.

Si rende noto, infine, che il Ministero ha specificato nella circolare “de qua” le proposte formulate nella riunione informativa di ieri da questo sindacato, eccetto la richiesta di indicazioni precise in merito alle condizioni che potrebbero determinare, da parte dell’Amministrazione, il trattenimento in servizio dei dipendenti che raggiungono i requisiti del pensionamento di vecchiaia, ovvero 67 anni di età e almeno 20 anni di contribuzione entro il 31 agosto 2025. Il Ministero si è impegnato a fornire indicazioni più precise e dettagliate e modalità operative in merito a questo ultimo argomento, subordinando ogni successiva indicazione alla necessità di assumere adeguati contatti e accordi con gli uffici centrali dell’Inps.

 

 

 

 

Informiamo gli iscritti che con  la nota del 14/02/2024 n. 0004871 l’USP Bari, comunica, al personale scolastico interessato, la possibilità di accedere alla domanda di pensione, tramite le seguenti modalità:

  1. Opzione donna;
  2. Pensione anticipata flessibile;
  3. Ape sociale.

 

NEL DETTAGLIO:

Il legislatore ha introdotto la facoltà di accedere a “opzione donna” in capo alle lavoratrici, che entro il 31 dicembre 2023 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni e al ricorrere di una delle seguenti condizioni: assistenza ex art. 3 comma 3 legge 5 febbraio 1992 n. 104 oppure riduzione capacità lavorativa con invalidità civile pari o superiore al 74%.

Inoltre, il legislatore ha esteso – in via sperimentale – al 2024 il trattamento di “pensione anticipata flessibile” ( ex quota 103 ), prevedendo la facoltà di accedere alla pensione anticipata al raggiungimento, nell’anno 2024, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di almeno 41 anni. La norma prevede, altresì, che per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2024 il trattamento di pensione anticipata è determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo e in ogni caso “il trattamento di pensione anticipata è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico”.

Il termine ultimo per la presentazione delle relative istanze di cessazione dal servizio, con effetti dall’inizio dell’anno scolastico 2024/2024, è fissato al 28 febbraio 2024.

Le relative istanze dovranno essere presentate, tramite il sistema Polis, dal XX al 28 febbraio 2023 utilizzando le funzioni che saranno disponibili nell’ambito della sezione “Istanze Online” del sito.

Si invita la S.V. a prendere visione della circolare ministeriale allegata, con particolare riferimento ai passaggi da seguire ai fini della corretta presentazione della domanda.

Per quanto concerne, invece, “Ape sociale” è stato previsto il posticipo del termine di scadenza del periodo di sperimentazione dell’APE sociale al 31 dicembre 2024, con innalzamento dell’età anagrafica minima prevista a 63 anni e 5 mesi, e sono state confermate le condizioni per l’accesso a tale beneficio nei confronti dei lavoratori dipendenti che svolgono attività c.d. gravose ovvero anche i “professori di scuola primaria, pre– primaria e professioni assimilate”.

Si precisa, infine, che le lavoratrici che hanno presentato domanda di cessazione Polis per opzione donna con esito positivo circa la verifica del diritto a pensione, e che presenteranno anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale esclusivamente entro e non oltre il 31 marzo 2024 (cosiddetto 1° scrutinio 2024) potranno – dopo aver ricevuto la comunicazione dall’Inps dell’esito positivo dell’istruttoria a seguito dell’espletamento delle attività di monitoraggio della Conferenza di servizi per l’Ape sociale indetta da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

– comunicare tempestivamente alla competente struttura territoriale dell’Inps la rinuncia alla domanda di pensionamento opzione donna eventualmente già presentata.

Per ulteriori informazioni e fissare un appuntamento inviare una mail all’indirizzo info@snalsbari.it o dmpatronato@libero.it

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Chiariamo subito che è cosa diversa dalla pensione cosi detta quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni di età)
Viene anche definita :invio tempestivo .Vediamo la procedura e le condizioni per attivarla .
Prima di tutto la scadenza entro la quale on line chi ne ha diritto deve inviare la domanda di certificazione all’inps: le 23.59 dell’1/3/2023 ma si consiglia di inviarla appena possibile per collocarsi in graduatoria alla posizione utile per poter accedere alla prestazione. L’inps infatti annota sulla domanda la data e l’orario esatto di ricevimento e rilascia ricevuta.
Att. Le domande presentate in maniera diversa da quella telematica non vengono prese in considerazione
Le condizioni richieste per accedere a questo trattamento pensionistico devono essere presenti tutte e tre :
1^41 anni di anzianità utile a pensione entro il 31.12.2023;
2^ i dipendenti scuola che abbiano almeno 12 mesi di contributi di lavoro effettivo prima del 19 mo anno di età dove si intende la contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro espressa in mesi,settimane o giorni riferita all’anzianità contributiva utile secondo le rispettive discipline vigenti presso le varie forme assicurative previdenziali. Sono utili al tal fine anche i periodi di lavoro all’estero riscattati ed i periodi riscattati per omissione contributiva .Anche l’attività di apprendista è considerata contratto di lavoro.
3^ assistere un parente con handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 –legge 104 compreso parente o affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compito 70 anni din età o siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
oppure
chi è portatore di una invalidità pari o superiore al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche
oppure
docenti scuola dell’infanzia e non della primaria per lavoro gravoso che fino al 31/12/2022 abbiano lavorato per almeno 6 anni negli ultimi 7 ovvero 7 anni negli ultimi 10
L’inps comunica e certifica all’interessato che ha maturato le condizioni per accedere alla pensione precoci quota 41 entro il 30/6/2023. Ricevuta la certificazione positiva il dipendente deve presentare domanda cartacea di cessazione al dirigente scolastico entro il 31/8/2023.

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

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La pubblicazione della LEGGE BILANCIO 2023 (legge n.197/2022:Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.) ha reso definitive altre possibilità di uscita dal mondo del lavoro per il personale della scuola  dal 01/09/2023 nello specifico:
1^ Pensione anticipata flessibile (c.d. quota 103 62aa età+41aa contributi);
2^Ape sociale 2023 per docenti scuola dell’infanzia e primaria;
3^ Opzione donna (58-59-60 età+35 contributi+altri limiti)?

Per tali uscite dal mondo del lavoro la scadenza per presentare la domanda di dimissioni è il 28/02/2023.

Vediamo nel dettaglio le condizioni richieste per poter accedere.

Pensione anticipata la così detta quota 103 ( 62 anni di età + 41 anni di contributi)
Le regole sono:
I dipendenti del settore scuola(docenti ata dirigenti scolastici)che entro il 31/122023 compiranno 62 anni di età e che sempre alla data del 31/12/2023 abbiano versato almeno 41 anni di contributi utili ai fini pensionistici possono smettere di lavorare ed ottenere il pagamento della pensione dal 1/9/2023.

A quanto ammonterà la pensione mensile ?

La norma dice : Il trattamento di pensione anticipata di cui al presente comma è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico ai sensi dell’articolo 24, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214
Detto in cifre :
chi va in pensione con al quota 103 non può percepire un importo lordo mensile superiore a € 2.857,00 fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
L’importo massimo erogabile corrisponde al netto a € 2.149,48.
Nessun problema per docenti e anche per ata anche al gradone 35 le cui pensioni nette mensili nelle simulazioni fatte non superano € 2000.
Il problema riguarda i dirigenti scolastici che avendo mediamente una pensione netta mensile superiore ai 3000 euro fino al raggiungimento dei requisiti di pensione di vecchiaia (67 anni di età o più se aumenta la speranza di vita) non potranno percepire netto al mese più di 2149,48€
Inoltre attenzione : la pensione quota 103 non è cumulabile ,dal primo giorno di pensionamento e fino al conseguimento della pensione di vecchiaia, con redditi di lavoro dipendente o autonomo ad eccezionale di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale fino a 5000€ lordi annui.
2^ APE SOCIALE
Possono accedere gli insegnanti della scuola d’infanzia e della scuola primaria poiché anche l’attività di insegnamento nella scuola primaria viene considerata “lavoro gravoso”.
3^ PENSIONE OPZIONE DONNA
Le dipendenti in servizio presso scuola statale ,paritaria,scuola infanzia gestita dai comuni al 31/12/2022 devono avere:
a) Almeno 35 anni di contributi
b) Requisito età : 58 anni se con 2 o più figli / 59 anni se con 1 figlio / 60 anni senza figli
c) Assistere da almeno 6 mesi un parente con handicap grave (legge 104-art.3 comma 3°) oppure essere invalida al 74 %

Ricordiamo a tutti gli iscritti Snals –CONFSAL che possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS-CONFSAL operativo presso la sede Provinciale SNALS di Bari In Via Vincenzo de Romita ,8 .
Per informazioni inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it

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AVVISO IMPORTANTE

Si ricorda a tutti i pensionandi  dal 1 settembre 2023 che abbiano già presentato l’istanza  di dimissioni on line  e anche a  chi verrà collocato in pensione d’ufficio,  che entro il 31/3 /23 è necessario inoltrare domanda di pensionamento  anche all’INPS.

Tutti gli iscritti al sindacato SNALS –CONFSAL  possono contare sull’assistenza gratuita del patronato INPAS CONFSAL operativo presso la sede provinciale SNALS  di  Bari  In Via Vincenzo de Romita ,8 .

Per informazioni  inviare mail all’indirizzo: c.seccia@snalsbari.it .

Grazie per la collaborazione .

In data 30/07/2019, presso il Miur, il Capo Dipartimento, dr. Carmela Palumbo, ha dato la parola ai funzionari dell’INPS, intervenuti per relazionare sul andamento delle certificazioni diritto a pensione personale comparto scuola 2019. Il dr. Pallotta ha presentato sinteticamente i dati relativi all’andamento della certificazione da parte dell’Inps del diritto a pensione, aggiornati al 29 luglio. Le certificazioni relative a domande accolte positivamente sono 41.999. Si tratta del 99,64% della cosiddetta “prima platea” (vecchiaia, opzione donna…), (domande presentate entro il 12 dicembre 2018) e del 94,79% della cosiddetta “seconda platea”, (domande presentate entro il 28 febbraio 2019) che comprende prevalentemente le “quota 100”.

Estratto del documento INPS:

In allegato il documento completo dell’INPS: Certificazioni_scuola 2019

Sull’argomento provvedimento concessione diritto a pensione vedi anche il nostro precedente articolo del 27 luglio 2019.

L’Amministrazione ha diffuso una informativa sulle pensioni facendo presente che i posti relativi alle oltre 16.000 domande di pensionamento non saranno disponibili per i trasferimenti a causa dei tempi di certificazione da parte dell’Inps, che, orientativamente, ha previsto entro il mese di agosto.

Lo Snals ha contestato fortemente il ritardo nelle procedure dell’Inps, chiedendo che vengano espletati tutti gli adempimenti in tempi utili per la mobilità.

L’Amministrazione ha, poi, consegnato tre prospetti riepilogativi contenenti il numero delle domande presentate per la pensione ordinaria, con scadenza 12 dicembre 2018, il numero delle domande presentate per “quota cento“, per “opzione donna“ e per altre categorie, con scadenza 28 febbraio per quanto attiene al personale docente, educativo ed ata, ed il numero delle domande di pensione dei Dirigenti scolastici.

Inoltre, lo Snals ha chiesto un tavolo tecnico tra le OO.SS., la Dirigenza nazionale dell’Inps e l’Amministrazione, per individuare procedure, sinergie ed eventuali forze aggiuntive di personale da impiegare per semplificare ed accelerare le operazioni relative alle domande di pensione.

L’Amministrazione si è impegnata ad approntare un piano di interventi su questa problematica.

Comunicato stampa

Pensioni. Confsal: “Bene Quota 100,  purché vada nella direzione  di riformare la legge Fornero”.

Roma, 25 feb. 2019 – La delegazione Confsal – guidata dal Vice segretario generale Bruno Mariani, con Vincenzo Di Biase ed Alfredo Mancini – ha partecipato insieme agli altri sindacati, al tavolo col Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon sul tema delle pensioni

In  quanto ai contenuti del provvedimento all’esame del parlamento  la Confsal   ha sollevato diverse  questioni, quali: rendere immediatamente  fruibile il Trattamento di fine rapporto, rendere permanenti “Opzione donna” e “Ape sociale”,  prevedere finestre per i lavori gravosi.

Alla luce dell’incontro odierno, il Segretario generale della Confsal Margiotta ha dichiarato: “Bene l’impegno del Governo a ripristinare le commissioni miste Ministero-parti sociali; prendiamo atto della disponibilità a recepire proposte emendative e siamo pronti a fornire il nostro contributo.  Sosteniamo, però, che,  occorre, al di là dei correttivi al decreto Quota 100, mettere mano a un’ampia riforma del sistema pensionistico, a una riscrittura della Legge Fornero,  rivedendo ad esempio il  coefficiente di trasformazione che è determinante per un  equo trattamento, e migliorando i requisiti di accesso alla pensione per le nuove generazioni.

Angelo Raffaele Margiotta

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L’INPS con il Messaggio n. 395 del 29.01.2019 ha diramato  le modalità di presentazione delle domande di pensione, sulla base del decreto del 28.01.2019 in attuazione degli:

  • art. 14 Quota 100 trattamento di pensione (almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi);
  • art. 15 Pensione Anticipata, fissa il requisito contributivo per il periodo 2019-2026 a 41 anni e 10 mesi per le donne e a 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
  • art. 16 Opzione Donna, diritto al trattamento pensionistico anticipato secondo le regole del calcolo contributivo, alle donne che al 31.12.2018 hanno maturato una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni o una età pari o superiore a 58 anni.

Le domande possono essere presentate:

Dall’interessato/a in possesso delle credenziali richieste (PIN, SPID o carta dei servizi) per via telematica sul sito www.inps.it, o tramite Patronato o altri soggetti abilitati.

Una volta effettuato l’accesso al sito, accedere alla sezione:

  • Domanda Pensione, ricostruzione, ratei, Ecocert, Ape sociale e Benefici precoci.

Scegliere l’opzione “NUOVA DOMANDA”.

Nel menù di sinistra selezionare la sequenza relativa alla propria tipologia di pensione:

  • Quota 100: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 100”;
  • Pensione anticipata: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione anzianità/anticipata” > “Ordinaria”;
  • Opzione Donna: “Pensione anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.

Per tutte e tre le tipologie di pensione deve essere selezionato il Fondo e la Gestione di Liquidazione.

La comunicazione riguarda tutti i lavoratori iscritti alle Gestioni private, Pubblica, spettacolo e sport, anche per poter permettere agli interessati, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi.

Quindi è una disposizione generica, che interessa la maggior parte di lavoratori dipendenti.

In considerazione delle molte comunicazioni allarmistiche da parte dei nostri iscritti pensionandi pervenute fin da ieri pomeriggio al diffondersi della notizia della presentazione delle domande.

Si fa presente che per il comparto scuola siamo in attesa di una circolare dell’INPS e del Miur per disciplinare i termini e modalità della riapertura dei pensionamenti.

Si ricorda che per poter andare in pensione il 1.09.2019, rispettando il preavviso dei sei mesi, si deve presentare la domanda all’Amministrazione, entro il 28 febbraio p.v.

La domanda prevista dal messaggio INPS n. 395 corrisponde a quella che normalmente si presenta all’Ente di Previdenza per il pagamento della pensione dopo aver presentato la domanda di pensionamento su istanze online nel sito del Miur.

Quindi non c’è alcun motivo di allarme o agitazione.

Chi vuole può, tranquillamente, in attesa della “circolare concordata” attivarsi per presentare la domanda di pensionamento secondo le modalità e le indicazioni diramate dall’INPS.

Quando poi sarà diramata la circolare Miur/Inps ci si dovrà attenere alle disposizioni e modalità in essa riportate. Ricordiamo che comunque per poter operare su istanze online l’interessato deve essersi registrato ed essere in possesso del codice personale di accesso e della relativa password, senza le quali non sarà possibile l’inoltro della domanda di pensionamento.

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Lo Snals ha evidenziato che le difficoltà legate alle procedure pensionistiche non potranno essere superate, se prima l’Inps non riconosce la assoluta peculiarità del Comparto scuola

In data 09 Ottobre, presso la sede del MIUR di Viale Trastevere, si è svolto un incontro con una delegazione dell’amministrazione, guidata dalla dottoressa  Novelli, Direttore generale per il personale scolastico, i funzionari dell’Inps e le OO.SS. Scopo dell’incontro è stato l’individuazione di un percorso comune, per il superamento delle molteplici criticità incontrate, nello scorso anno scolastico, dal personale della scuola, per riuscire ad avere dall’Inps la certificazione del diritto alla pensione.

Lo Snals ha subito evidenziato che le difficoltà legate alle procedure pensionistiche non potranno essere superate, se prima l’Inps non riconosce la assoluta peculiarità del Comparto scuola. Infatti il lavoratore della scuola, avendo una sola finestra di uscita, il 1° settembre, quando non riesce ad ottenere dall’Inps la certificazione del diritto alla pensione nei tempi previsti, è costretto alla permanenza in servizio per un intero altro anno scolastico. Inoltre, ha evidenziato che il personale della scuola trova, nel proprio estratto conto INPS, molteplici errori dovuti alla mancanza di interi periodi lavorativi sia di pre-ruolo che di ruolo. In particolare, i lavoratori della scuola, con servizi antecedenti al 1996, si ritrovano con vuoti anche di 10 anni e gli estratti conto di moltissimi di loro non solo sono privi del periodo di ruolo dal 01/01/1995 al 31/08/1995, ma spesso sono privi dei periodi che sono stati oggetto di determina di computo o riscatto.

Anche la richiesta di variazione, da caricare sul sito dell’Inps, non è semplice, perché presuppone il possesso di certificati di servizio, CUD, cedolini risalenti ad oltre 30 anni prima, e l’acquisizione dei suddetti documenti, fra l’altro, deve avvenire, obbligatoriamente, in file di dimensioni non superiori ai 2 mega. È richiesta anche l’indicazione degli importi delle retribuzioni percepite. Tutto questo diventa un’operazione quasi impossibile per chi ha il servizio pre-ruolo prestato come supplenze brevi, magari un giorno in una scuola e il giorno dopo in un’altra. Alcune volte, pur riuscendo ad avere tutta la documentazione necessaria ed avendola acquisita in modo corretto, al momento di caricarla al sistema viene visualizzato: “Errore di sistema. Contattare l’amministratore”.

Tutte le altre organizzazioni sindacali sono state concordi sull’urgenza di individuare soluzioni che possano agevolare la procedura pensionistica dei lavoratori della scuola.

Il Miur ha comunicato di avere inviato all’Inps l’elenco dei lavoratori della scuola nati dal 1952 al 1957 e si è, anche, impegnato a predisporre una circolare “a due mani” con l’Inps, per stabilire le date sia per la presentazione delle domande, prevedendo un anticipo rispetto allo scorso anno, sia per la verifica dei requisiti da parte dell’ente di previdenza.

In conclusione Il Miur ha chiesto alle organizzazioni sindacali di comunicare eventuali proposte di modifica alla domanda di pensionamento su istanze on line, da far pervenire in tempi brevi.