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Di seguito la scheda “DECRETO PNRR QUATER”, elaborata a cura della Segreteria Generale, degli Uffici e dei Coordinatori, relativa alla L. 56/2024 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2024, n.19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Si è svolto ieri in modalità mista l’incontro tra i Rappresentanti del MIM e le OO.SS per fornire l’informativa sugli incarichi temporanei del personale ATA, organico PNRR e Agenda Sud.
L’Amministrazione, rappresentata dai Capi Dipartimento, Dott. Jacopo Greco e Dott.ssa Carmela Palumbo, nonché dal Direttore Generale dell’Unità di Missione PNRR, Dott.ssa Simona Montesarchio
In apertura di seduta sono stati forniti dall’amministrazione i numeri complessivi dei contratti stipulati come risulta al SIDI: PNRR – Coll. Scolastici n. 4320 Agenda Sud – Coll. Scolastici n. 1419 Assistenti Amministrativi e Tecnici: Totale 3166 tra PNRR e Agenda Sud
L’Amministrazione ha comunicato che per quanto riguarda i Collaboratori Scolastici, nella legge di bilancio in fase di approvazione, sono stati stanziati 50 milioni di euro
che consentiranno la proroga dei contratti fino al 15 Aprile 2024.
Le istituzioni scolastiche riceveranno le indicazioni necessarie cui seguirà una ulteriore nota tecnico-operativa per garantire la proroga senza soluzione di continuità dato che la relativa funzionalità SIDI sarà attiva dall’8 gennaio prossimo. La proroga risulta obbligatoria poiché la disposizione utilizza la definizione “i contratti sono prorogati”. Per le eventuali sostituzioni si applicheranno le procedure già note che vedono il coinvolgimento dell’USR di riferimento.
Fonte delle risorse necessarie per questa proroga di contratti :
Per la prosecuzione dei contratti del personale amministrativo e tecnico, il canale di finanziamento è dato dal Decreto-legge n. 145 del 18 ottobre 2023, convertito dalla Legge n. 191 del 15 dicembre 2023. Secondo l’articolo 20-bis di detto decreto, sono attivabili dal 1° gennaio 2024 nuovi incarichi di personale amministrativo e tecnico soltanto a favore di coloro già destinatari di incarichi temporanei fino al 31 dicembre 2023. Tali incarichi, a differenza di quelli del personale ausiliario, saranno finanziati con le risorse del PNRR nella disponibilità delle istituzioni scolastiche. Ogni scuola, grazie ad un simulatore messo a disposizione dal Ministero, potrà: verificare la capienza dei fondi a ciò destinabili nell’ambito degli investimenti del PNRR di cui beneficia, gestire il relativo contratto e dovrà disporre i pagamenti conseguenti. L’Amministrazione ha garantito la disponibilità a SIDI di un modello di contratto ad hoc e ha assicurato il proprio supporto in vista dell’elaborazione dei cedolini.
Per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici invece sarà possibile attivare dei nuovi incarichi temporanei ovviamente in favore di coloro che erano già destinatari di un precedente contratto.
Nel corso della riunione sono state evidenziate alcune criticità della pur positiva notizia :
I TEMPI : è inopportuna una modifica delle regole in questo momento, in quanto il prelievo delle risorse PNRR per prorogare i contratti del personale amministrativo e tecnico – che riguarderà soltanto le linee di investimento 1.4 “Divari territoriali”, 2.1 “Didattica digitale integrata” e 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” – avverrà a progettazione ormai effettuata (investimento 1.4) oppure in stato avanzato (investimenti 2.1 e 3.1). Questa operazione potrebbe intaccare le risorse necessarie per garantire la prosecuzione dei contratti in essere ma non toccherebbe i compensi di altro personale già individuato (quali il dirigente scolastico, il DSGA e altre figure), ipotesi che potrebbe pregiudicare l’ordinata attuazione del PNRR stesso.
L’aggravio di lavoro delle segreterie delle scuole per gestire i pagamenti a valere sul PNRR del personale incaricato giunge in un momento già pieno di impegni per fare fronte ai vari interventi attuativi del Piano stesso.
I termini assegnati per tali operazioni sono molto ristretti e l’esiguità delle risorse rende quasi sicuramente impossibile sostituire il personale amministrativo e tecnico assente.
LA MODALITA’ : sia dalla lettera dell’art. 20-bis del decreto n. 145/2023 (“nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR, ovvero dei costi indiretti”) sia da quanto riferito in data odierna dall’Amministrazione, non si evince la modalità di calcolo del 10% dei fondi PNRR da destinare a detto scopo. Se si intaccassero i costi cosiddetti indiretti, si metterebbe a rischio la possibilità concreta di remunerare l’impegno del personale in servizio che contribuisce all’organizzazione dei percorsi progettuali ponendo il dirigente di fronte a uno sgradevole dilemma: retribuire il personale interno già individuato oppure garantire la prosecuzione dell’incarico temporaneo a suo tempo attivato?
DUBBI:
non sono chiari i vincoli applicabili al personale così retribuito, posto quanto affermato dalla circolare RGS n. 4/2022 secondo cui “non è mai ammessa la rendicontazione di quota parte di costi del personale, anche se assunto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività ordinarie, né per il rafforzamento delle strutture amministrative, anche se connesse con progettualità finanziate dal PNRR (es. per attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo tipiche delle strutture di governance politico-amministrativa)”
non è chiaro se il termine dei relativi contratti debba essere il 15 aprile 2024, il 30 giugno di ciascun anno o possa essere, in caso di capienza di fondi, il 31 agosto
non è chiaro se l’istituzione scolastica possa decidere di prorogare il contratto per un numero inferiore di ore, data la probabile incapienza delle risorse a disposizione, e col rischio di contenzioso con il lavoratore
Lo SNALS-CONFSAL ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione nel trovare la soluzione per consentire la proroga di tali contratti ma ha evidenziato la necessità di un ulteriore sforzo per far sì che tali contratti vengano prorogati fino al termine dell’anno scolastico 2023/2024.
L’Amministrazione ha assicurato che :
che i contratti dei collaboratori scolastici saranno prorogati senza soluzione di continuità.
Nel caso del profilo tecnico e di quello amministrativo, potranno essere assegnati nuovi incarichi, a partire dal 1° gennaio 2024, solo allo stesso personale che sia stato precedentemente individuato quale destinatario di incarichi temporanei fino al 31 dicembre. Entro lo stesso termine, ogni istituzione scolastica dovrebbe operare – col supporto dell’Unità di Missione – una ricognizione delle risorse spendibili a tal fine. calibrando durata e impegno orario settimanale del personale coerentemente con i principi dell’autonomia scolastica.
La Dott.ssa Montesarchio ha precisato, inoltre, che è stata operata una ricognizione informativa delle risorse disponibili presso le scuole e che esse sono risultate sufficienti per attivare i nuovi incarichi. Una nota dell’Unità di Missione comunicherà a breve, a ciascuna istituzione scolastica, l’ammontare esatto delle risorse disponibili per operare in tal senso.
Ieri è pervenuta alle scuole la nota ministeriale n. 24757, relativa al cosiddetto “Organico temporaneo PNRR”. Tale organico aggiuntivo consentirà alle scuole di contrattualizzare fino al 31 dicembre 2023 una unità di personale ATA in più per l’attuazione degli interventi del PNRR. Le scuole devono scegliere, tramite una specifica rilevazione attiva sul SIDI dal 20 al 25 settembre, la qualifica del personale ATA aggiuntivo necessario, tra assistente amministrativo, assistente tecnico e collaboratore scolastico, oppure comunicare la rinuncia a tale risorsa, laddove non se ne ravvisi la necessità. La nota ministeriale è collegata al comma 4-bis dell’articolo 21 del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, in cui si prevedeva che “Le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione degli interventi relativi al PNRR possono attingere alle graduatorie di istituto per lo svolgimento di attività di supporto tecnico, finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR di cui hanno la diretta responsabilità in qualità di soggetti attuatori. Per le finalità di cui al primo periodo le istituzioni scolastiche sono autorizzate, nei limiti delle risorse ripartite ai sensi del terzo periodo, ad attivare incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023. Per le finalità di cui al presente comma, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo, con la dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2023, da ripartire tra gli uffici scolastici regionali con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito ”. E’ una goccia nel mare di carenza di personale che affligge le segreterie scolastiche ma è un piccolo successo per i sindacati che da mesi anzi ormai anni hanno più volte evidenziato al ministro di turno le enormi difficoltà affrontate dalle scuole nella gestione ordinaria e SOPRATTUTTO dei fondi PNRR, anche per la carenza di personale adeguatamente formato nelle segreterie,a volte senza DSGA e prive di numero sufficiente di addetti.
Si è svolto presso il MIM – Dipartimento per la programmazione delle risorse – il previsto incontro con i rappresentanti sindacali sul riparto delle risorse previste dal PNRR per la formazione del personale sui nuovi linguaggi e le nuove competenze. Per l’amministrazione erano presenti il Capo Dipartimento Jacopo Greco, i Direttori generali Montesarchio, Tozza e D’Amico.
La dottoressa Montesarchio ha illustrato i contenuti degli investimenti 2.1 e 3.1 del PNRR.
Per l’investimento 2.1 il PNRR stanzia risorse per 800 milioni di euro di cui 165,77 relativi a progetti in essere.
La linea d’azione prevede la formazione sulla didattica digitale integrata e la transizione digitale di circa 650.000 tra docenti, dirigenti e personale ATA attraverso la realizzazione di circa 20.000 corsi di formazione e la creazione di centri di formazione locali. La misura mira a creare un sistema permanente per lo sviluppo della didattica digitale, delle competenze digitali e didattiche del personale scolastico attraverso :
- la creazione di un sistema per la formazione continua di tutto il personale scolastico per la transizione digitale
- l’individuazione di un quadro di riferimento nazionale per la didattica digitale integrata, finalizzata a promuovere l’adozione di curricula in materia di competenze digitali in tutte le scuole.
Riguardo la prima azione l’Italia si è impegnata con l’UE nel PNRR a realizzare le seguenti iniziative:
- sviluppo di un polo nazionale italiano sulla formazione digitale per la formazione del personale scolastico
- creazione di una rete integrata di hub formativi territoriali, realizzati in collaborazione tra scuole, centri provinciali per l’educazione degli adulti, uffici scolastici regionali, università e centri di ricerca, in linea con quanto previsto dal Piano d’azione europeo per l’educazione digitale 2021-2027 e in coordinamento con l’hub nazionale
- attivazione di circa 20.000 corsi di formazione sull’uso della didattica digitale in tutte le discipline del curriculum scolastico e per l’apprendimento del pensiero computazionale e dell’intelligenza artificiale, nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e secondaria e nella formazione degli adulti;
Riguardo la seconda azione si prevede:
- la creazione di una piattaforma sui contenuti dell’educazione digitale e sui metodi didattici innovativi ad uso di insegnanti, studenti e famiglie
- la creazione di “Patti per l’educazione digitale e le competenze per il futuro” anche attraverso l’attivazione di percorsi di formazione diffusa e intergenerazionale per docenti, studenti, adulti
Per la misura 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” è prevista la ripartizione delle seguenti risorse:
– 600 milioni di euro per attività di orientamento alle discipline STEM. Le risorse saranno ripartite in base al numero degli studenti.
– 150 milioni di euro per corsi di formazioni di lingua e metodologia per gli insegnanti. Le risorse saranno ripartite in proporzione alle dotazioni organiche.
Per l’investimento 3.1 il PNRR stanzia 1,1 miliardi di euro ed è realizzata dal MIM in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri- Ministro per la famiglia, la natalità, e le pari opportunità.
Lo Snals Confsal ha richiesto di avere maggiori dettagli sulla ripartizione delle risorse e sulla loro gestione, sulla governance nazionale delle attività formative e sul raccordo tra indicazioni nazionali e compiti affidati alle scuole.
PIATTAFORMA APERTA DAL 28 DICEMBRE AL 28 FEBBRAIO 2023
.
Sono state pubblicate le istruzioni operative per l’attuazione della linea di
investimento 3.2 del PNRR, nuove aule e laboratori.
Sul sito https://pnrr.istruzione.it/ si trovano anche la guida alla presentazione
dei progettisulla piattaforma e le indicazioni per la generazione del CUP.
Il Piano “Scuola 4.0”
La linea di investimento 3.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 4,
Componente 1), denominata “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi
ambienti diapprendimento e laboratori”, intende promuovere un forte
impulso alla trasformazionedegli spazi scolastici in ambienti innovativi
di apprendimento e alla realizzazione dilaboratori per le professioni digitali
del futuro, investendo complessivamente 2,1 miliardi.
Con il decreto del Ministro dell’istruzione 14 giugno 2022, n. 161, è stato adottato lo
strumento di programmazione di tale investimento, previsto anche quale milestone
europea del PNRR, il “Piano Scuola 4.0”, che costituisce il quadro concettuale e
metodologico in base al quale le istituzioni scolastiche progettano e realizzano i nuovi
ambienti didattici educativi e relativi laboratori e al quale si fa più ampio rinvio
per tutti gli aspetti connessi con la relativa progettazione esecutiva.
Con decreto del Ministro dell’istruzione 8 agosto 2022, n. 218, sono state ripartite
le risorse tra le istituzioni scolasti che in attuazione del Piano, articolato in due azioni:
per la trasformazione delle aule in ambienti di apprendimento innovativi (Azione 1
Next generation classrooms) sono stati destinati euro 1.296.000.000,00 alle scuole
primarie e secondarie di primo e di secondo grado in proporzione al numero
delle classi attive;
per la realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro (Azione 2
Next generation labs) sono stati destinati euro 424.800.000,00 alle scuole
secondarie di secondo grado (euro 124.044,57 per i licei ed euro 164.644,23
per le scuole del secondo ciclo di istruzione che abbiano attivo almeno un
indirizzo di istituto tecnico o professionale).
La piattaforma
L’accesso alla piattaforma FUTURA PNRR Gestione progetti avviene dall’area riservata
disponibile sul portale https://pnrr.istruzione.it/ o dall’area riservata del Ministero
dell’istruzione (nel menu Tutti i servizi , cliccare su “ Futura PNRR Gestione progetti ”).
Nella nota ministeriale del 21 dicembre si comunica che la piattaforma
per la progettazioneresterà aperta dalle ore 15.00 del 28 dicembre 2022
alle ore 15.00 del 28 febbraio 2023.
Le scuole possono inoltrare i progetti e gli accordi di concessione in qualsiasi
momentoper la successiva validazione e sottoscrizione dell’accordo di
concessione da parte dell’Unità di missione per il PNRR.
Spese
Il Piano “Scuola 4.0”prevede che “la rendicontazione delle spese da parte
delle istituzioni scolastiche beneficiarie avviene sulla base dei costi reali
effettivamente sostenuti”.
Sono spese ammissibili:
Spese per acquisto di dotazioni digitali (attrezzature, contenuti digitali, app e
software, etc.): min. 60%
Eventuali spese per acquisto di arredi innovativi/tecnici: max 20%
Eventuali spese per piccoli interventi di carattere edilizio strettamente funzionali
all’intervento: max 10%
Spese di progettazione e tecnico operative (compresi i costi di collaudo e le spese
per gli obblighi di pubblicità): max 10%.
Non sono ammissibili :
i costi relativi alle attività di preparazione, monitoraggio, controllo,
rendicontazione, audit e valutazione, quali: studi, analisi, attività di
supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione
e comunicazione,consultazione degli stakeholders, spese legate a reti
informatiche destinate all’elaborazione e allo scambio delle informazioni.
Non sono ammissibili nemmeno i costi relativi al funzionamento
ordinario dell’istituzione scolastica.
Dall’inizio della pandemia covid19 tutti abbiamo attinto coraggio e speranza per resistere pensando a quando sarebbe finita e facendo progetti per quel momento. Adesso come di solito dicono gli ottimisti : cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel e ci sentiamo tutti meglio e forse anche un po’ euforici. Ma i pessimisti dicono anche : speriamo che la luce in fondo al tunnel non sia un treno che ci travolge ed in questo caso la prudenza a cui ci invitano forse è bene ascoltarla . La società dopo la pandemia non sarà più la stessa perché tutti noi che abbiamo vissuto questo periodo ne usciremo cambiati forse in qualche caso trasformati. E la scuola ? la scuola è fatta soprattutto dalle persone , da chi ci lavora e da chi la frequenta per apprendere e costruire il proprio domani: anche la scuola non sarà più la stessa . Ma tutti vogliamo e speriamo e lavoreremo perché sia migliore. C’è una grossa opportunità per la scuola di Puglia in cui operiamo , e che ci auguriamo gli enti preposti sappiano sfruttare al meglio: le risorse del Pnrr. Da sempre ci siamo lamentati perché le risorse per la scuola sono state sempre e soltanto briciole ma adesso ci sono cifre ben definite:800 milioni di euro per la costruzione di nuovi edifici scolastici per sostituire quelli fatiscenti e avere plessi innovativi, sicuri, sostenibili ed inclusivi: scadenza per i bandi che devono essere presentati dai comuni l’8 febbraio. Scuole innovative non solo architettonicamente parlando ma con il massimo dell’efficienza energetica ed in grado di garantire una didattica che utilizzi metodologie innovative .Il 28 febbraio invece la data di scadenza per presentare richieste volte ad utilizzare 33,7 milioni di euro per realizzare strutture sportive nelle scuole, mense scolastiche ed iniziative per il tempo pieno. Ben 231 milioni di euro per realizzare asili nidi, scuole per l’infanzia e servizi per l’educazione e cura per la prima infanzia dovrebbero nel breve termine aiutare le famiglie con bambini piccoli ad organizzare la loro quotidianità e incoraggiare le coppie nel medio periodo ad avere figli.
Oggi tante difficoltà scoraggiano ad avere figli:
– a chi affidare i bambini, se non si hanno nonni disponibili che fanno da ammortizzatore sociale
– i costi degli asili privati
-il dover essere per molte donne al bivio :lavoro o maternità quando magari col proprio stipendio si collabora al pagamento di un mutuo.
E’ una spirale che sta portando la società ad un invecchiamento sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che ad oggi nonostante il costante aumento della denatalità solo il 18,9 % dei bambini trova accoglienza negli 831 asili nido della Puglia.
Tornando ai fondi del Pnrr altri 84,6 milioni di euro sono destinati all’efficienza energetica, ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici esistenti.
Lo Snals puglia sente doveroso vigilare perché queste risorse non vadano perse o siano male impiegate perché ha a cuore gli ambienti dove tutto il personale della scuola e i suoi iscritti in particolare ogni giorno vanno con passione e grande senso del dovere a dare il contributo per le future generazioni del paese e la serenità delle famiglie.
Vito Masciale
Segretario provinciale Snals